Fonte:http://www.farmacista33.it/ – 28 gennaio 2020
di Carlo Ranaudo – Dip. Farmacia Università di Salerno
Concorsi, grazie allo sblocco delle graduatorie in Campania oltre 200 nuove sedi di farmacie da assegnare tra Napoli e altre province, e più di 500 farmacisti interessati
Grazie allo sblocco delle graduatorie in Campania ci sono oltre 200 nuove sedi, tra Napoli e altre province, da assegnare e più di 500 farmacisti interessati. A commentare le ricadute occupazionali delle nuove aperture è Carlo Ranaudo, docente del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno.
La regione Campania pubblica la graduatoria definitiva sul Burc n. 6 del 27 gennaio per la copertura delle 209 sedi inserite nel concorso straordinario in regione Campania. Partirà ora la fase degli interpelli che come ormai è noto a tutti prevede che ogni partecipante indichi in maniera preferenziale un numero di sedi pari alla propria posizione in graduatoria. In caso di partecipazione associata il referente sarà l’unico interlocutore della regione sia per la fase della indicazione delle sedi sia della successiva fase della accettazione.
La Campania arriva per ultima nel panorama delle regioni italiane e trattandosi di un concorso a titoli saranno molti i farmacisti associati di origine campana ad essere già diventati titolari di sedi in altre regioni.
Cosa faranno questi farmacisti? Forse fino a ieri c’era una possibilità di poter tentare la carta della doppia assegnazione, oggi alla luce della pronuncia del Consiglio di Stato in seduta plenaria tale ipotesi è divenuta molto improbabile. Ribadito infatti il principio della alternatività e non della cumulabilità delle sedi.
E allora cosa succederà? O rinunciare ad una sede già aperta su cui sono state investite anche risorse economiche e ricominciare dall’inizio nella propria terra o abbandonare l’idea o il sogno di rientrare a casa. Una scelta non facile che però ha anche un rovescio della medaglia positivo. È molto probabile che le sedi assegnate al primo interpello saranno molte di meno delle 209 previste ed è facile prevedere che ci saranno diponibilità ampie anche per la platea degli interpelli successivi. Per non parlare poi di quanto già visto in tutti gli altri interpelli. I tempi lunghi hanno spesso creato delle sopraggiunte incompatibilità per chi nel frattempo è entrato per esempio nella pubblica amministrazione, pensiamo ai farmacisti ospedalieri, nella scuola o in altre occupazioni che rendono incompatibile la partecipazione alle costituende società. Legge 362/91 articolo 8. Cosa succederà in questi casi? La rinuncia di uno renderà nulla la assegnazione. Per molti una opportunità unica che forse non si ripeterà più ma attenzione a partire con il piede giusto. Scegliere con attenzione le sedi e l’ordine di preferenza, basandosi soprattutto sul proprio vissuto e prepararsi bene ora per poter affrontare insieme un cammino sicuramente difficile ma che può diventare anche entusiasmante.