Fonte: www.farmacista33.it

È al via oggi la cosiddetta Fase 3 che vede nuove riaperture per il Paese, in vista di un riavvio (quasi) totale il mese prossimo. A sancirla l’ultimo Decreto del Presidente del consiglio dei ministri (Gu 147 dell’11 giugno) che riconferma molte delle misure già introdotte in precedenza e prevede alcune novità.
In particolare, per quanto riguarda le farmacie sono soprattutto due i capitoli interessati da modifiche: gli impianti di condizionamento, che vedono alcune precisazioni, e i prodotti per l’igiene delle mani. A fare un punto una circolare di Federfarma di oggi, che ricapitola tutte le misure attualmente operative per le farmacie.

Da soluzioni idroalcoliche a prodotti igienizzanti: regole per aree di libero accesso
Tra i vari aspetti viene segnalato, come si legge, che nel nuovo testo «si fa riferimento a “prodotti igienizzanti” e non più alle “soluzioni idroalcoliche”», mentre per quanto riguarda il capitolo della sicurezza sul lavoro, resta operativo il Protocollo tra Governo e Parti sociali aggiornato il 24 aprile. In generale, nei confronti dell’utenza, è confermata la previsione di «regole di accesso tali da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti. A tal fine dovranno essere stabiliti accessi regolamentati e scaglionati» che potranno essere realizzati anche «attraverso ampliamenti delle fasce orarie». Chi opera al banco «deve procedere a una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, prima e dopo aver gestito il cliente-paziente» e «nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente». Le «aree comuni vanno pulite e igienizzate almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura». Andranno comunque «favorite modalità di pagamento elettroniche» e per i servizi, come per esempio quelli relativi alla cabina estetica, il saldo al momento della prenotazione.

Precisate le disposizioni sui condizionatori. I consigli per i filtri
Nel testo ci sono poi «precisazioni» per quanto riguarda i condizionatori. In generale, «occorre favorire il ricambio d’aria. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria».

Servizi nella cabina estetica: cosa prevede la Scheda tecnica
Infine, per quanto riguarda i servizi nella cabina estetica della farmacia, il quadro di riferimento è composto dalle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell’11 giugno 2020” e da una Scheda tecnica servizi alla persona contenuta nell’allegato 9. Tra le disposizioni, che confermano quanto già fissato, oltre a «prevedere l’accesso solo su prenotazione, occorre mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg». Materiale informativo che possa essere consultato da più persone non va reso disponibile, mentre indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro sacchetti, anche qualora depositati in appositi spazi, e in generale l’uso promiscuo di qualsiasi oggetto, tra cui appunto eventuali armadietti, è da evitare. «L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina Ffp2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, associati a rischi specifici propri della mansione). L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti (prima e dopo ogni servizio reso al cliente) e utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale. È consentito praticare massaggi senza guanti, purché l’operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell’avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso».