fonte: www.farmacista33.it

Per la congiuntivite il farmacista può essere la sentinella che consiglia al paziente un giusto percorso di trattamento
Il farmacista è molto spesso la prima persona a venire a contatto con il cittadino che ha un problema di salute, anche per le congiuntiviti. È, quindi, molto importante per il farmacista avere le nozioni base su come riconoscerle, per poter consigliare al meglio il paziente. In questo contesto si è tenuto l’incontro online “Congiuntivite in farmacia: dalla corretta diagnosi differenziale alla terapia più appropriata”, che si è svolto durante l’ottava edizione tutta in digitale di “FarmacistaPiù 2021”, il congresso dei farmacisti italiani.

In pandemia farmaci ha risposto a bisogni di salute
Florindo Cracco, componente del comitato centrale della Fofi e Daniele Dani, membro del consiglio di Presidenza di Federfarma, hanno aperto i lavori sottolineando come questa tematica si presenti frequentemente al farmacista di comunità, specialmente negli ultimi tempi in cui la situazione pandemica ha creato difficoltà di accesso alle strutture del Ssn. Proprio in un momento così difficoltoso, la farmacia ed il farmacista, sono diventati un presidio accessibile per i bisogni di salute della popolazione, specialmente nelle aree disagiate. Anche in questo caso, per la congiuntivite, ma anche per tutte le altre malattie oculari, il farmacista può essere la “sentinella” che può consigliare al paziente un giusto percorso di trattamento, anche indirizzandolo presso uno specialista, onde evitare gravi danni alla salute.

L’approccio terapeutico e il consiglio del farmacista
Luca Vigo, referente di Oftalmologia per il Centro Carones di Milano e responsabile del Centro Studi Lacrimazione, si è soffermato a spiegare come riconoscere e distinguere la congiuntivite, sia essa di origine infettiva o allergica, soprattutto grazie ai segnali e ai sintomi che si presentano al paziente, mentre Saverio Lucarelli, responsabile del servizio Cornea dell’ospedale San Giuseppe di Milano, ha spiegato come gestire la congiuntivite infettiva in farmacia. Per quel che riguarda le congiuntiviti infettive, entrambi ritengono sia importante non usare immediatamente gli antibiotici, se non in alcuni casi particolari, dato che non sono curativi e potrebbero indurre resistenza antimicrobica nel paziente. Viceversa, nelle forme meno gravi, la congiuntivite può anche risolversi senza intervento terapico nel giro di 7-14 giorni. Come primo interlocutore il farmacista può consigliare al paziente alcune strategie di trattamento, come ad esempio sospendere l’uso di lenti a contatto, asportare le secrezioni oculari con garze sterili, fare applicazioni con garze raffreddate oppure, in casi di estremo fastidio, consigliare di consultare un oculista e, in base al sospetto ed in attesa del consulto medico, suggerire dei colliri. Visto l’alta contagiosità della patologia, importanti sono anche le strategie per prevenire le trasmissioni: lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone o in alternativa usare disinfettante che contenga almeno il 60% di alcool, evitare ti toccare gli occhi con le mani, usare asciugamani o salviette monouso ogni giorno per non condividerli con gli altri (ad esempio in famiglia), cambiare le federe dei cuscini frequentemente, eliminare trucchi e non condividerli ed evitare di andare in piscina. Tutti i relatori presenti ritengono il ruolo del farmacista fondamentale nel dialogo col cittadino nell’informazione corretta al paziente e, in questo particolare caso, anche nella patologia delle congiuntiviti, per aiutare il paziente a capire il giusto percorso di cura.