fonte: www.farmacianews.it

Avere le idee chiare, definire a monte le mansioni e il ruolo che il farmacista dovrà ricoprire, fare una stima delle ore di lavoro e della disponibilità richiesta, la remunerazione. Profilare accuratamente anche la farmacia: punti di forza, ambiente di lavoro, offerte, compresi eventuali premi e benefit per il professionista.

Sono le “credenziali” da cui partire per la stesura di un annuncio di ricerca di nuovo personale da introdurre nel team della farmacia. Se ne è parlato a Cosmofarma nel corso dell’evento: “Selezione e gestione del personale in farmacia”.
Profilo e annuncio
Farmacista che serve al banco, specialista in dermocosmesi o che lavori in laboratorio; disponibilità di servizio, vicinanza dal luogo della farmacia. Definire il ruolo, senior o junior, a seconda che si abbia necessità di formare una risorsa o se la si cerchi con esperienza.

«Così come il farmacista presta attenzione alla selezione di una risorsa profilata, altrettanto il farmacista non trascura di informarsi sulla farmacia cui si propone. Pertanto è importante – spiega Sara Tramannoni, farmacista e formatrice – che nell’annuncio, sfruttando anche i canali social, venga ben identificata la farmacia, i punti di forza che la contraddistinguono ad esempio l’ambiente di lavoro, il team, la relazione con la clientela o l’assortimento degli scaffali nelle varie categorie di prodotti, la formazione, l’offerta declinata nelle sue diverse voci: la tipologia di livello, l’orario di lavoro, le mansioni richieste, quali assistenza e consulenza alla clientela, gestione dei servizi presenti in farmacia, cura dell’allestimento, sviluppo di strategie di marketing, back o front office, responsabile di reparto, e così via.

L’annuncio, oltre a queste specifiche deve includere anche le modalità di contatto, dalle più tradizionali (mail) alle più moderne (whatsapp). I sociali sono, infatti, un canale consultato, anche per ricerche professionali, soprattutto da giovani farmacisti e di nuova generazione. Ciò impone che si curi anche l’immagine “digital” della farmacia. Particolare attenzione va riservata nell’annuncio alla descrizione degli elementi di forza della propria farmacia, affinché il professionista sia spinto a scegliere la “nostra” farmacia rispetto ad un’altra».

Requisiti di base richiesti
Dovranno contenere nella descrizione sia le hard skills, quindi le capacità di utilizzo di software e gestionali, sia le soft skills, di peso maggiore per la farmacia, ovvero l’insieme di abilità che riguardano l’intelligenza emotiva, la capacità di relazione con colleghi e clientela, le “doti” di problem solving e/o di lavorare per obiettivi.

Per scrivere l’annuncio è possibile avvalersi della tecnologia ad esempio servendosi di ChatGPT che propone una serie di possibili ipotesi di testo in funzione degli input che gli vengono dati, come ad esempio “farmacista specializzato” intendendo cioè che si sta cercando un professionista con una formazione di maggiore livello, come il possesso di un Master.

«Con ChatCGT – prosegue la farmacista – è importante dettagliare quanto più possibile le qualità della risorsa e una volta redatto l’annuncio, questo va pubblicato su specifiche piattaforme, tra le migliori: i classici canali di LinkedIn e i social, dove può essere di maggiore efficacia un video piuttosto che un annuncio scritto, o piattaforme dedicate al settore tra cui Farmalavoro, Federfarma.it, il sito dell’Ordine dei farmacisti, ma anche le bacheche universitarie». Alcune piattaforme consentono poi anche di ricondividere l’annuncio.

Pre-colloquio e colloquio
Il candidato prescelto dalla selezione dei curricula pervenuti, va messo a proprio agio fin dal momento dell’accoglienza: occorre evitare l’interferenza di fattori distraenti, pertanto il colloquio va condotto in un ambiente che consenta di fare e di porre domande mirate. In questo contesto potrebbe essere utile preparare un elenco di domande che permette di indagare hard e soft skills, le competenze, le aspettative e così via.

«Durante il colloquio – precisa la dottoressa Tramannoni – è importante ascoltare, imparare, indagare sulle competenze in termine di prodotti e servizi ad esempio. Un elevato profilo produce valore, con la raccomandazione di comunicare l’esito del colloquio positivo o negativo, quindi la motivazione richiamando il candidato».

È bene condurre i colloqui con “l’umore giusto”, prendere appunti per evitare che qualche aspetto possa sfuggire o non essere più ricordato, ascoltare ciò che il candidato dice e poi sottoporre a verifica, indagare infine il percorso formativo, attuale e precedente.

«Fare attenzione a non commettere tipici errori durante il colloquio – sottolinea la dottoressa – come l’effetto sandwich, evitando che la persona ricordi solo l’inizio e la fine dell’incontri, l’effetto di salienza, valutando cioè solo persone che hanno sempre le stesse caratteristiche e l’effetto alone, facendo in modo che una caratteristica del profilo influenzi tutto il resto o la valutazione».

Ancora, durante il colloquio usare un tono di voce attrattivo, fare domande aperte, non creare barriere, non contraddire ma correggere, chiedere piuttosto che interrogare, suggerire piuttosto che imporre, semplificare laddove possibile. Fare domande di approfondimento sull’esperienza professionale, dal percorso di studi, agli obiettivi del post-laurea, indagare il ruolo che il candidato ha in farmacia e quello che amerebbe ricoprire, quali ritiene siano i propri punti di forza e quelli migliorabili.

Lasciare, infine, spazio infine alle domande del candidato, dandogli anche dei motivi di incentivazione, ad esempio parlando di valori e volumi, quali il numero di clienti per collaboratore, il valore dello scontrino, il valore commerciale.