Fonte: www.federfarma.it| 15 luglio 2016
Con l’approvazione, l’altro ieri, dell’atto d’indirizzo da parte del Comitato di settore-Sanità delle Regioni, si riazzera e riparte il countdown che porta all’avvio delle trattative con la Sisac per la nuova Convenzione. A quanto pare, non dovrebbe trattarsi di un conto alla rovescia troppo lungo: il documento prodotto dal Comitato (che integra e sostituisce il precedente, vecchio di un anno e mezzo) deve ora andare a Palazzo Chigi, Mef e ministero della Salute, che avranno venti giorni per esaminarlo e richiedere eventuali modifiche. In caso contrario, trascorso l’intervallo la Sisac userà l’atto d’indirizzo per elaborare la piattaforma con cui, formalmente, si aprirà il tavolo di confronto. E comunicherà ai sindacati la data del primo incontro, nel quale la stessa Sisac illustrerà le proposte di parte pubblica e calendarizzerà la trattativa.
La normativa che regola le negoziazioni dell’area sanitaria convenzionata non fissa scadenze per questa seconda parte di percorso, ma è ovvio che le dinamiche della politica rendono improbabili attese troppo lunghe. E poi, che i tempi siano sempre più maturi lo suggerisce anche il “go”, impartito ieri sempre dalla Sisac, alla procedura per la rilevazione delle deleghe, il sistema di conteggio che consente alla struttura interregionale di convocare al tavolo soltanto le organizzazioni che abbiano un numero di iscritti pari ad almeno il 5% della categoria.
Intanto dalla politica arrivano commenti positivi sul via delle Regioni all’atto d’indirizzo. «Una volta concluso il rinnovo della convenzione» è il parere del sottosegretario alla Salute, Vito Defilippo «la farmacia non sarà più solo un centro di erogazione bensì diventerà il primo presidio sanitario di prossimità nel nuovo e potenziato sistema delle cure primarie territoriali. Si potrà così dar vita a una rete delle farmacie che costituisca uno strumento ulteriore per il governo della spesa, nonché per le attività di affiancamento ai servizi territoriali del Ssn». Soddisfazione dal presidente del Comitato di settore-Sanità, Massimo Garavaglia: «Siamo riusciti a chiudere una partita ferma da più di sei anni» dice «ma soprattutto aggiorniamo un sistema contrattuale ad un mondo che è completamente cambiato, puntando sulla realizzazione di quanto previsto dal Patto per la salute con la maggiore integrazione ospedale-territorio, valorizzando l’integrazione tra le professioni sanitarie».
Anche da Federfarma arrivano commenti soddisfatti. «Finalmente si fa sempre più vicina l’apertura della trattativa per il rinnovo della convenzione» osserva la presidente, Annarosa Racca «il nostro obiettivo è arrivare a un contratto aggiornato e moderno, che renda omogenei accesso e distribuzione del farmaco a beneficio di tutti gli assistiti. E che dia fondamenta a una farmacia dei servizi integrata nel Ssn e remunerata per le prestazioni che eroga. L’atto d’indirizzo presenta passaggi apprezzabili e altri che ci piacciono poco, lo stiamo valutando approfonditamente per presentare le nostre controproposte quando sarà il momento».