Fonte: Farmacista33– 2 settembre 2016
«Le farmacie italiane sono dalla parte delle donne e della famiglia e per questo aderiscono con entusiasmo al Fertility Day, la Giornata della fertilità organizzata dal ministero della Salute per il 22 settembre». La presidente nazionale di Federfarma, Annarosa Racca, interviene nella polemica esplosa attorno all’iniziativa del ministro Lorenzin, ribadendo che un Paese senza bambini è senza futuro.
«Trovo la battaglia del ministro della Salute giusta e importante. Siamo un Paese che invecchia – ha aggiunto Racca in un’intervista all’Adnkronos Salute – dove nascono sempre meno bambini e dove è importante dare informazioni corrette ai cittadini. Parlo anche da farmacista. In Italia servono politiche per la fertilità e come Federfarma – precisa – assicuro che parteciperemo con entusiasmo al Fertility Day». Definita da molti «retrograda e fuori luogo», la campagna di comunicazione per la giornata di prevenzione e informazione sulla fertilità e la procreazione, ha spaccato il mondo della ‘rete’ e gli schieramenti politici ma viene difesa da Lorenzin, che rilancia l’iniziativa rivendicando di aver spezzato un tabù», portando invece il tema della fertilità al centro del dibattito politico.
E in un’intervista a La Stampa, il ministro si difende contro quella che definisce una «polemica strumentale». «Il tasso di infertilità in Italia è al 30% – spiega – non ho mica fatto scrivere che le donne devono per forza fare bambini». E insiste poi sulla necessità di distinguere l’aspetto sociologico da quello sanitario. «Si affronta il tema della salute riproduttiva, si fa prevenzione e si propongono percorsi terapeutici per chi ne ha bisogno», ha precisato Lorenzin. «A chi polemizza dicendo che dovremmo occuparci di rendere accessibile la procreazione per le coppie sterili, faccio presente che ho inserito la fecondazione assistita tra i servizi gratuiti, così come gli screening», ha aggiunto.
Ma sul fronte politico, attorno alla campagna, arriva anche il disappunto del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «Se vuoi creare una società che scommette sul futuro e fa figli – ha dichiarato il premier – devi creare le condizioni strutturali: gli asili nido, la conciliazione col lavoro. Le persone fanno figli se possono finalmente avere un lavoro a tempo indeterminato, investire su un mutuo, avere l’asilo nido sotto casa. Questa è la vera campagna. Non conosco nessuno dei miei amici che fa un figlio perché vede un cartellone pubblicitario».