Di Mauro Miserendino| Farmacista33.it
Notizia molto importante per i cittadini dell’angolo sudoccidentale delle Marche devastato dal terremoto di mercoledì: la Regione Marche ha varato una delibera (“intervento straordinario in materia sanitaria”) con scadenza per ora al 30 novembre 2016 a seguito della quale i cittadini dei comuni colpiti nel territorio regionale – un’area da individuare nei prossimi giorni – usufruiranno di un nuovo codice di esenzione, T16, da apporre a mano.
Per questi cittadini il medico di famiglia dovrà apporre a mano il codice in ricetta nella casella esenzioni sulla base dell’indicazione fornita e non dovrà compilare la ricetta de materializzata ma -a penna o al computer – utilizzerà i modelli “rossi” del Servizio sanitario regionale. «Nelle Marche già il ticket sui medicinali non c’è – premette Pasquale D’Avella Presidente Federfarma Marche – ma i pazienti pagano la differenza tra il generico e il farmaco “branded” per tutte le specialità per le quali sia sul mercato un equivalente. Ebbene: i pazienti con il codice T16, fino a tutto novembre almeno, non dovranno pagare quella differenza.
Tutta la spesa farmaceutica in fascia A per loro sarà sostenuta dalla Regione Marche, che si farà carico anche della spesa sostenuta per i farmaci di fascia C, previa presentazione dell’indicazione del medico di famiglia sempre su ricetta del Servizio sanitario regionale. Il farmacista consegnerà i medicinali al paziente, a fronte dell’indicazione del medico staccherà il bollino e ve lo applicherà, valorizzando a fine mese la transazione, per la quale verrà remunerato in base al listino Farmadati con uno sconto del 10% concordato con i sindacati dei farmacisti. Altra importante agevolazione: non ci sarà bisogno di presentare un piano terapeutico per i pazienti che assumono farmaci del prontuario ospedale-territorio la cui dispensazione è subordinata alla presentazione del piano stesso, che di fatto a seguito del terremoto potrebbe essere irreperibile, così come potrebbe essere difficile in questa fase l’accesso allo specialista». Infine, per l’acquisto di alimenti ai celiaci, sempre limitatamente alla popolazione colpita, è sospeso l’obbligo di presentare nuova autorizzazione.