Fonte: www.farmacista33.it

L’e-commerce dei farmaci non decolla in molte regioni d’Italia. In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Valle d’Aosta e nelle Provincie autonome di Trento e Bolzano, infatti, non è stata ancora rilasciata alcuna autorizzazione alla vendita di farmaci online presso le farmacie. Al nord, come al centro e al sud, restano insomma dei buchi nella distribuzione online che stenta a partire proprio in quelle regioni che soffrono più l’isolamento geografico o che hanno una maggiore concentrazione di rurali.

«Nella nostra regione – spiega il presidente di Federfarma Molise, Luigi Vito Sauro – su 160 farmacie, ben 130 coprono un bacino al di sotto dei mille abitanti e quindi devono essere escluse a priori. Quelle che restano sono comunque così piccole che non avrebbe senso per loro la vendita online. Ma anche le farmacie più o meno grandi non hanno la forza per entrare in un mercato così competitivo. Mi risulta però che delle richieste in Regione siano comunque arrivate».

Per Vincenzo De Filippo, presidente di Federfarma Calabria, invece, la situazione sarebbe ancora più tragica visto che le cose «nella regione avvengono molto lentamente». Qui la Regione, spiega De Filippo, «non sarebbe infatti ancora pronta per il disbrigo delle richieste avanzate dalle farmacie, sebbene sia un punto all’ordine del giorno dei prossimi lavori del Consiglio». Di isolamento geografico, parla invece Matteo Bonvicini, presidente di Federfarma Alto Adige: «Per la conformazione del nostro territorio, credo che non avrebbe molto senso la vendita di farmaci online. L’Alto Adige, preso a modello in molti settori in quanto “avanti” rispetto al resto del Paese, è fra gli ultimi in Italia in questo ambito e per quanto riguarda la ricetta elettronica». La normativa per l’e-commerce impone ai titolari di rivolgersi alle Regioni per chiedere l’autorizzazione alla vendita online ma per tutelare in ogni modo il cliente la farmacia che richiede l’autorizzazione per l’e-commerce, prima di entrare a far parte del circuito online, deve attendere un particolare bollino digitale, che arriva dal Ministero. Questo “marchio”, senza il quale non si può effettuare vendite, certifica qualità e serietà non solo della farmacia ma anche dei prodotti venduti.