Fonte: www.farmacista33.it
Indagine Altroconsumo, liberalizzazioni fanno bene al mercato La liberalizzazione ha fatto bene al mercato, ma bisogna fare di più. È questa la conclusione dell’inchiesta condotta da Altroconsumo all’interno della campagna Liberalizziamoci, in occasione dell’anniversario dall’avvio della liberalizzazione per i farmaci senza ricetta, nel 2006. Dall’indagine, condotta in collaborazione Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e Conad, emerge come il canale dei corner salute negli ipermercati sia il più conveniente, seguito dalle parafarmacie. L’analisi ha confrontato i prezzi di 24 farmaci tra i 50 più venduti nei tre canali di vendita: corner salute degli ipermercati, farmacie, parafarmacie. Questi ultimi due, sottolinea la nota di Altroconsumo, da quest’anno possono vendere i farmaci online, un elemento che articola l’offerta in modo innovativo e in alcuni casi spiazzante per la forchetta di prezzo registrata.
In totale sono stati analizzati 141 punti vendita: 101 farmacie e 20 parafarmacie e 21 ipermercati. I risultati sono significativi. Nel canale ipermercato in media i prezzi de farmaci di fascia C sono diminuiti rispetto al 2006, una diminuzione dell’1%. Tendenza che si intravede anche in farmacia, dove i farmaci hanno avuto un aumento medio contenuto: +10.9% in 10 anni, contro a un tasso di inflazione generale, nello stesso periodo, del 16%. Online, continua la nota, si registra una variabilità di prezzi ben oltre le aspettative, anche dell’82.7% per le farmacie online.
L’apertura ad altri canali di vendita rispetto alle farmacie e l’abolizione del prezzo fisso hanno giocato un ruolo fondamentale sul contenimento dell’aumento dei prezzi dei farmaci, continua Altroconsumo, evidenziando un aspetto costante ma critico della liberalizzazione stessa: l’ampia variabilità dei prezzi del singolo farmaco. Aspetto acuito se si passa all’analisi dell’offerta online, condotta per verificare se il canale web sia competitivo rispetto alla grande distribuzione. In media la forchetta di prezzi è: farmacia on line: 82.7%; parafarmacia on line: 47.4%; corner Ipermercato: 44.8%. Variabilità, continua l’analisi dei dati, che è permessa anche dalla poca trasparenza dei prezzi. Si tratta, infatti, di beni che si acquistano al bisogno, che non hanno un prezzo impresso sulla confezione e che spesso vengono direttamente dispensati dal farmacista. Tutto questo fa sì che il singolo cittadino non abbia esperienza e non sappia riconoscere facilmente se un prezzo è troppo alto e gli converrebbe quindi cambiare punto vendita oppure se quel prezzo è accettabile o addirittura conveniente. La soluzione? Secondo Altroconsumo bisogna liberalizzare anche i farmaci di fascia C con ricetta.