Fonte: www.farmacista33.it

Aderenza, intervento farmacisti ottimizza beneficio farmaci. Iniziativa di Celesio Uk Un programma di supporto ai pazienti ha mostrato che un intervento organizzato da parte dei farmacisti è in grado di migliorare notevolmente l’aderenza terapeutica delle persone con diabete. L’ennesima conferma del ruolo essenziale dei farmacisti e della possibilità di un suo ulteriore potenziamento arriva dal Regno Unito e si riferiscono a una delle patologie più diffuse nella popolazione.

Il programma è nato da un’iniziativa di Msd e Celesio UK ed è Laura Southall, che presso quest’ultima si occupa proprio di supporto ai pazienti e di aderenza terapeutica, a spiegarne l’obiettivo: «abbiamo voluto fornire un supporto mirato, ritagliato sui bisogni individuali dei pazienti; per questo li abbiamo suddivisi in tre gruppi in base al rischio di non aderenza, distinguendo anche quella intenzionale da quella non intenzionale».
A influire sull’aderenza ci sono numerosi fattori: dalle opinioni e preoccupazioni del paziente riguardo ai farmaci assunti, al costo, alla complessità del regime terapeutico.
Al programma hanno partecipato 225 pazienti e i farmacisti hanno coordinato gli operatori del centro che ha mantenuto il contatto per sei mesi con i pazienti, attraverso telefonate e messaggi Sms. Il team, costituito da esperti di diabete, è stato formato sulle tecniche di cambiamento comportamentale e in particolare sulle modalità di colloquio motivazionale, in modo da aiutare i pazienti ad assumere in prima persona il controllo della loro condizione patologica e ottenere il massimo beneficio dai farmaci.

Il maggiore successo si è ottenuto per i 74 pazienti “difficili”, quelli classificati come a maggior rischio di non mantenere un’aderenza alle terapie, che invece è aumentata dal 57,2 fino all’80,9%. Anzi, proprio coloro che all’inizio del programma avevano l’aderenza più bassa hanno fatto registrare il miglioramento più significativo, passando dal 33,6% al 95,1%: un aumento di ben 61 punti percentuali. Invece, i 38 pazienti classificati come “a medio rischio” hanno fatto segnare un aumento dell’aderenza dal 69,2% al 96,9%.
Nel commentare i positivi risultati del programma, Samuel Pygall, responsabile del programma, ha affermato che «i farmacisti sono in un’eccellente posizione per poter effettuare interventi di grande impatto sui pazienti» e si è augurato che questo tipo di progetti possa estendersi.