fonte: www.farmacista33.it

Accanto al suo ruolo nel fornire servizi sanitari al cittadino in modo equo, il farmacista sarà sempre più impegnato nell’educare i pazienti anche a un corretto stile di vita La promozione dell’aderenza alle terapie, i consigli in merito agli specialisti cui rivolgersi in determinate circostanze o la possibilità di accedere ai test di screening sono tutti aspetti che rientrano nell’ambito della salute generale della persona e del suo benessere; aspetti in cui il farmacista avrà un ruolo sempre crescente.

A sottolinearlo è stata Rina Shah, vicepresidente del gruppo americano Pharmacy of the Future, che ha rilasciato un’intervista a Pharmacy Times, a margine della National Association of Chain Drug Stores 2022 Total Store Expo.

Negli Usa farmacia è spesso il primo punto di contatto per i pazienti
Con la diffusione capillare delle farmacie, i farmacisti hanno da sempre un ruolo nel prestare in modo equo i servizi per la salute. L’esperta fa l’esempio degli Stati Uniti, dove c’è una farmacia entro una decina di chilometri per il 90% della popolazione. Anche per questo, la farmacia è spesso il primo punto di contatto per i pazienti, non solo per accedere ai farmaci, ma anche per chiedere consiglio sullo specialista cui rivolgersi in caso di bisogno. Il farmacista, in questo contesto, è in grado di consigliare al paziente se assumere un farmaco di auto medicazione o se è opportuno una visita medica. Negli ultimi due anni, poi, con la pandemia di COVID-19, tutto questo è stato ancora più evidente, con i farmacisti che, in aggiunta ai servizi già offerti, sono stati in grado di fornire le vaccinazioni e fare test di screening.

Gli aspetti su cui puntare per il benessere generale della persona
Secondo l’esperta, il primo aspetto da tenere in considerazione è la prevenzione, quindi si parla di vaccini o di integratori, come quelli a base di vitamine. È importante, poi, che il farmacista si assicuri che i pazienti si sottopongano a screening e che sappiano come accedere a questi servizi e perché sono importanti. Accanto alla prevenzione, c’è l’aspetto delle terapie, a partire dai farmaci da banco e dal loro coretto utilizzo. Quindi, c’è l’educazione alla gestione delle patologie croniche, con aspetti di stile di vita che possono fare la differenza, per esempio, tra chi soffre di diabete, un ambito nel quale è importante educare a una corretta alimentazione e sensibilizzare a mantenere un’adeguata attività fisica. Il farmacista, infine, deve conoscere anche le differenze tra le varie popolazioni cui si rivolge, per creare programmi su misura. In questo modo, in futuro, ci si aspetta che la professione possa colmare quel gap per chi non ha assistenza sanitaria adeguata, ha spiegato Shah, evidenziando che, per farlo, è importante anche digitalizzarsi e automatizzare i processi, per far sì che i farmacisti siano in grado di seguire con maggiore attenzione i pazienti.