fonte: www.farma7.it
Una recente ricerca di Human Highway, condotta per Assosalute, dimostra che, in caso di influenza, i farmaci di automedicazione sono i rimedi più usati per alleviare i sintomi, con una percentuale pari al 64% della popolazione. Seguono poi gli integratori e le vitamine (18,3%), gli antibiotici (15,1%), le “bevande della nonna” (13,5%) e i preparati erboristici e omeopatici (10,6%). Solamente il 7,9% degli intervistati dichiara di non prendere nulla, perché il disturbo passa da sola. Sono dati da tener presente, sia perché ormai siamo alle porte del “Generale Inverno”, con le sue tipiche patologie stagionali, sia perché i cittadini sono abituati a ricorrere al farmacista per ottenere, oltre a un buon consiglio, anche un rimedio di automedicazione.
Va considerato che la classe terapeutica leader del mercato Otc è proprio la “R05 – Preparati per la tosse e il raffreddore”, che da sola porta in farmacia 396 milioni di euro, con un incremento nell’ultimo anno del 4%.
Sono dati recenti, relativi al prezzo al pubblico dei farmaci venduti nell’anno mobile a settembre 2024, forniti da Pharma Data Factory che rileva le vendite effettivamente fatte dalle farmacie. Vale la pena allora considerare anche quali siano le altre classi terapeutiche leader del comparto automedicazione, tenuto presente che i farmaci Otc e Sop rappresentano proprio l’armamentario terapeutico del farmacista, quello tipico che rientra nel suo ruolo di educatore sanitario.
Precisiamo subito che le prime 10 classi del mercato dell’automedicazione realizzano il 77% del fatturato, pari a 2,2 miliardi di euro. Oltre alla prima, già indicata, abbiamo al secondo posto la classe M01 – Antinfiammatori e antireumatici, con 300 milioni di euro, anch’essa relativa a disturbi che con il freddo stendono ad aggravarsi, che peraltro registra un decremento nelle vendite del -3%. In crescita del 5% risulta la terza classificata, la N02 – Analgesici, con 250 milioni di euro venduti nel periodo. Seguono poi tre classi con un fatturato compreso tra i 210 e i 220 milioni di euro, A07- Prodotti per disturbi intestinali, con un incremento del fatturato del 4%, M02 – Antireumatici topici, con +2% mentre la R02 – Preparazioni per la gola ha fatto registrare un decremento del 3%. In crescita con tassi di sviluppo molto interessanti le ultime classi della tabella, in particolare della A02 – Antiacidi antiflatulenza e antiulcera con +12%, la C05 – Anti-varicosi/antiemorroidari con +8% e la R01 – Preparazioni nasali +5%. Risulta in positivo, ma con una percentuale modesta (+2%) anche la A06 – Farmaci per la stitichezza e la pulizia dell’intestino, che pur sempre porta alle casse della farmacia oltre 146 milioni di euro.