fonte: Pensa pharma
Grazie all’attivismo di Giorgia Soleri e di molte altre donne e associazioni, oggi si parla di vulvodinia, una patologia che colpisce il 15% delle donne.
Parlare di malattie e problemi relativi alla sfera sessuale e riproduttiva è ancora un tabù. Noi di Pensavital, invece, riteniamo che sia fondamentale parlare di benessere a tutto tondo e quindi sapere cos’è la vulvodinia è importante perché intacca la sfera emotiva, psicologica e fisica di molte donne, compromettendone la qualità della vita.
COS’è LA VULVODINIA
Cos’è la vulvodinia? La parola è composta da “vulvo”, parte anatomica che interessa l’apparato genitale esterno femminile e “-dinia”, che significa “dolore”.
Da questa semplice analisi capiamo che si tratta di “dolore vulvare” che persiste (secondo il Dott. Francescangeli) da 3 a 6 mesi.
Chi ne è affetto, spiega cos’è la vulvodinia parlando del tipo di dolore e disagio che provoca: è un bruciore o dolore persistente all’interno della vagina e dalla vulva. Non sono presenti segni o lesioni visibili, anche per questo motivo è molto difficile diagnosticarla e riconoscerla.
CAUSE E SINTOMI DELLA VULVODINIA
Ora che sappiamo in linee generali cos’è la vulvodinia, capiamo quali sono le cause e i sintomi.
CAUSE
Ancora non è chiaro quale sia l’origine di questa patologia: potrebbe essere la comparsa di infezioni come la candida albicans, traumi fisici che possono avvenire in corrispondenza del parto, dopo rapporti violenti o traumi psicologici. Uno dei fattori che è stato rilevato è lo sviluppo incontrollato di terminazioni nervose nell’area che aumentano e controllano la percezione del dolore.
Il dolore vulvare, a sua volta, può portare a contrazioni muscolari incontrollabili che, in un circolo vizioso, aumentano i disturbi.
Per molti, troppi anni, la vulvodinia è stata scambiata per un problema psicologico mentre oggi, per fortuna, le cause biologiche sono comprovate.
Le donne che ne sono affette presentano:
processo sensoriale alterato
iperattività delle cellule periferiche localizzate nel derma, vasi sanguigni e terminazioni nervose che determinano il rilascio di sostanze infiammatorie nel tessuto circostante l’area interessata
contrazioni alterate del pavimento pelvico
TERAPIA
Formulare diagnosi di vulvodinia non è affatto semplice, quando ciò avviene, però, si possono suggerire terapie che potrebbero non eliminare completamente il dolore ma lo ridurranno considerevolmente.
Una delle tecniche utilizzate si chiama “TENS” (Transcutaneus Electric Nerve Stimulation) consiste nello stimolare elettricamente la vulva per “resettare” il sistema che rileva e provoca la sensazione del dolore. In alternativa esistono farmaci che agiscono sulle contrazioni della muscolatura pelvi-perineale, aiutando quindi a decontrarre la muscolatura.
Abbiamo visto cos’è la vulvodinia e sappiamo che può essere dovuta a una iperattività delle cellule periferiche. Solitamente il nostro organismo cerca di riequilibrare questa attività producendo sostanze endogene PEA che diminuiscono il dolore. In caso di vulvodinia le donne che ne sono affette potrebbero non produrne a sufficienza, per questo una terapia possibile consiste nella somministrazione orale di PEA.
In questo senso è fondamentale cercare aiuto medico esperto e richiedere più pareri se necessario.
IL SOSTEGNO PSICOLOGICO
Un aspetto fondamentale che, purtroppo, continua a essere un argomento tabù per molti, è il supporto psicologico. La consulenza psicologica e sessuale è importantissima per aiutare donne e coppie ad affrontare l’impatto che questa malattia ha sulla vita quotidiana.