fonte: www.farmacista33.it

La perdita olfattiva, manifestazione comune dell’infezione da Covid-19 viene recuperata in quasi l’80% dei casi entro 6 mesi dall’infezione
Secondo diversi studi la perdita olfattiva, manifestazione comune dell’infezione da Covid-19, viene recuperata in quasi l’80% dei casi entro 6 mesi dall’infezione. Un aiuto al recupero può arrivare dall’uso di oli essenziali secondo un protocollo utilizzato dal Baylor College of Medicine, a Houston.

Recupero più rapido in soggetti giovani
I risultati di uno studio pubblicato sull’American Journal of Otolaryngology, ribadiscono che la disfunzione chemio-sensoriale è sorprendentemente comune nei pazienti con Covid-19 e due recenti meta-analisi riportano una prevalenza di circa il 50% della perdita olfattiva. Un sondaggio longitudinale prospettico, condotto in America su 798 soggetti positivi al Covid-19 e che manifestavano una perdita dell’olfatto o del gusto, mostra che 4 partecipanti su 5 riacquisiscono le loro funzioni chemio-sensoriali entro sei mesi. Dall’analisi emerge che i partecipanti con un’età inferiore a 40 anni avevano tassi di recupero più rapidi rispetto ai soggetti più anziani. Inoltre, coloro che manifestavano una congestione nasale, durante l’infezione Covid-19, avevano più probabilità di recuperare l’olfatto rispetto ai soggetti che presentavano difficoltà respiratorie o un precedente trauma cranico. “Più impariamo da coloro che sono stati colpiti, meglio possiamo consigliare i fornitori di assistenza sanitaria e persino gli stessi individui su come gestire questi sintomi”, ha detto Coelho, autore principale dello studio.

Le perdite chemio-sensoriali hanno un impatto negativo sulla qualità di vita
Le perdite chemio-sensoriali associate a COVID-19 hanno un impatto sostanziale sia sulla qualità della vita che sulla sicurezza dei soggetti. I risultati di un sondaggio, pubblicato ad aprile sull’ sull’American Journal of Otolaryngology, rivelano che il 43% dei partecipanti era depresso e aveva una diminuzione della qualità di vita mentre sperimentava la perdita dell’olfatto o del gusto. Per l’87% dei soggetti uno dei problemi più impatti sulla qualità di vita era la riduzione del piacere del cibo, con la conseguente perdita di appetito, mentre l’incapacità di sentire l’odore del fumo (45%) era il rischio più comune relativo alla sicurezza.

L’allenamento dell’olfatto con oli essenziali
Per coloro che cercano una tregua dalla perdita dell’olfatto, l’allenamento con oli essenziali può essere d’aiuto. Si tratta di un’opzione di trattamento economica, semplice e senza effetti collaterali che permette il recupero basandosi sulla neuroplasticità del cervello, ovvero sulla capacità di riorganizzarsi per compensare un cambiamento o una lesione. Ai pazienti si consiglia inizialmente di effettuare dei lavaggi nasali per la rimozione degli antigeni, mediatori dell’infiammazione, e successivamente se il problema persiste di effettuare una riabilitazione olfattiva. I pazienti annusano delicatamente diversi oli essenziali (come eucalipto, chiodi di garofano, limone, rosa) per 20 secondi mentre si concentrano sui loro ricordi ed esperienze.