Fonte: www.federfarma.it
L’industria degli integratori alimentari taglia importanti traguardi grazie alla capacità di innovare e di realizzare prodotti dall’elevato profilo qualitativo, il cui valore nella prevenzione primaria è riconosciuto da medici e farmacisti che li consigliano ai loro pazienti-utenti. Una fiducia che si traduce in una crescita media del 7,3% delle vendite nel 2017, definendo un mercato nazionale valutato in quasi 3 miliardi di euro in farmacia e GDO. A supportare medici e farmacisti nel consiglio, ci sono le informazioni medico-scientifiche che il 66,7% delle aziende rispondenti fornisce attraverso informatori e agenti. La farmacia, si conferma canale di elezione per l’acquisto di integratori alimentari, con un fatturato pari a 2.572,3 milioni, che deriva per il 32,3% dall’attività di informazione e comunicazione degli integratori alimentari al medico e per il 37,2% al farmacista.
Una tutela per il consumatore che acquista prodotti sicuri autorizzati dal Ministero della Salute senza cadere nella trappola degli acquisti online attraverso canali non autorizzati. A rilevare questo scenario è la terza indagine di settore (2017) “La filiera italiana dell’integratore alimentare” a cura del Centro Studi FederSalus, un punto di riferimento a livello nazionale per la comprensione delle dinamiche della filiera del settore in Italia. La stima relativa al fatturato industriale del settore dell’integratore alimentare risulta pari a 2.385 milioni di euro, per un totale di 19.977 addetti. Il valore espresso dalla compagine delle aziende associate a FederSalus, che rappresenta circa il 50% dell’intero comparto, è stimato in 1.186 milioni euro con 10.583 addetti occupati. Un ruolo importante è quello svolto dal contoterzismo: le aziende italiane specializzate in ricerca, sviluppo e produzione in conto terzi rappresentano il 16% del fatturato industriale dell’intero comparto. Il resto del fatturato del settore è appannaggio per l’11% delle aziende di materie prime e per il 73% delle aziende a marchio. “Il contesto regolatorio su cui si sono strutturate le aziende italiane di integratori alimentari, adeguato e proporzionale alla natura del prodotto, ha costituito nell’ultimo decennio un terreno fertile per la crescita e lo sviluppo del mercato.
La crescita del comparto italiano degli integratori alimentari si sta consolidando e il mercato sta raggiungendo una fase di maturità – afferma Andrea Costa, Presidente FederSalus – I dati dell’indagine di settore mostrano un comparto dinamico e resiliente, in grado di mantenere buone performance. Medico e farmacista sono un driver di crescita importante per il mercato degli integratori rappresentando la porta d’accesso del cittadino alle cure e alla prevenzione. Per accompagnare il cambiamento culturale in atto, è necessario supportare i professionisti con un aggiornamento costante e approfondito sul prodotto”. Il peso del fatturato che deriva dall’export, tra i motori della crescita del settore, è sempre più importante e testimonia la qualità dei prodotti italiani riconosciuta a livello internazionale. La terza indagine conferma il trend positivo delle attività estere: il 74,6% delle aziende associate dichiara di aver aumentato le esportazioni. Complessivamente la quota generata dalle attività verso i mercati esteri sul totale fatturato industriale delle aziende associate vale circa il 21%, il valore dell’export è pari a circa 250 milioni di euro. I paesi più ambiti in prospettiva, oltre all’area euro, sono Russia, Cina e Nord America.