fonte: www.farmacista33.it

Abitudini di vita sane, un peso corporeo normale e la pressione arteriosa nella norma riducono il rischio di sviluppare il diabete
Sebbene la genetica contribuisca alla probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, mantenere abitudini di vita sane e avere un peso corporeo normale, pressione arteriosa nella norma, riduce il rischio di sviluppare la malattia, come mostra uno studio pubblicato sull’ European Journal of Preventive Cardiology che ha monitorato la salute cardiovascolare in quasi 6.000 soggetti.

Fattori di rischio per il cuore
Lo studio ha incluso 5.993 partecipanti senza diabete di tipo 2, con un’età media di 69 anni. I partecipanti al basale hanno ricevuto un punteggio sulla loro salute cardiovascolare (CVH), da 0 a 12, in base all’indice di massa corporea, pressione sanguigna, colesterolo nel sangue, abitudine al fumo, dieta e attività fisica (punteggi più alti indicano una migliore CVH). Tra i partecipanti, al basale, il 17,4% aveva una CVH ideale, il 45,6% intermedio e il 37,0% scarsa. Per valutare la predisposizione genetica al diabete di tipo 2, i ricercatori hanno utilizzato 403 varianti genetiche indipendenti. I risultati mostrano che il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nel corso della vita era inferiore nei soggetti con un migliore salute cardiovascolare. In particolare, i partecipanti con CVH ideale avevano un rischio del 22,6%, quelli con CVH intermedia e scarsa avevano un valore, rispettivamente, del 28,3% e 32,6%. Prendendo in considerazione il rischio genetico, la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2 era ancora più bassa nei soggetti con una migliore salute cardiovascolare. All’età di 55 anni, infatti, il rischio era del 23,5% per i soggetti con CVH ideale, del 33,7% e 38,7% per quelli con CVH intermedia e scarsa.

Il farmacista nella prevenzione primaria e secondaria
Tali risultati evidenziano l’importanza della salute del cuore nella prevenzione del diabete di tipo 2 tra gli adulti di mezza età, indipendentemente dal fatto che siano geneticamente ad alto o basso rischio per questa condizione. In altre parole, uno stile di vita sano è associato a un rischio significativamente più basso di diabete di tipo 2 all’interno di qualsiasi categoria di rischio genetico. Il farmacista svolge un ruolo rilevante nella prevenzione primaria e secondaria, attraverso l’individuazione e il controllo di specifici fattori di rischio, l’educazione e la consulenza del paziente, la gestione e il monitoraggio dei farmaci. Revisioni sistematiche di studi randomizzati controllati e osservazionali hanno documentato che l’intervento del farmacista può portare ad un miglior controllo dell’ipertensione, dei valori lipidi, alla cessazione del fumo e ad una ridotta ospedalizzazione.