fonte: www.farmacista33.it

La Fip ha reso disponibile una Guida aggiornata per l’approccio al dolore muscoloscheletrico in farmacia per raccogliere informazioni sul paziente, individuare red flag, fornire il consiglio adeguato sul trattamento dai Fans fino alle terapie a base di calore e freddo

di Simona Zazzetta
Dolore muscoloscheletrico. Gestione in farmacia con farmaci e terapia caldo freddo. Guida Fip aggiornata
Il dolore muscoloscheletrico è una condizione ad alta prevalenza ed è una ragione molto frequente di consultazione nelle farmacie di comunità, dove i farmacisti sono spesso il primo punto di contatto per i pazienti che cercano sollievo dai sintomi. Raccogliere informazioni sul paziente, individuare red flag per eventuale rinvio al medico, e fornire il consiglio adeguato sul trattamento dai Fans fino alle terapie a base di calore e freddo, in un approccio olistico sono il focus di una nuova Guida pubblicata dalla Fip.

Aggiornamento delle linee guida per i farmacisti
Il dolore muscoloscheletrico (MSK) si riferisce al dolore acuto o cronico che colpisce ossa, muscoli, legamenti, tendini e nervi. Colpisce circa 1,71 miliardi di persone in tutto il mondo, il che la rende la seconda causa di disabilità, rappresentando il 17% di tutti gli anni vissuti con disabilità. La gestione del dolore muscoloscheletrico cronico è particolarmente impegnativa a causa della sua natura multifattoriale, che richiede un modello di cura collaborativo tra i professionisti sanitari, compresi i farmacisti, per ottenere migliori risultati di salute.

Il dolore muscoloscheletrico, sottolinea la Fip nella Guida, può essere gestito con una combinazione di trattamenti farmacologici e non farmacologici. Le opzioni farmacologiche comuni includono analgesici come il paracetamolo, FANS orali, rilassanti muscolari, cerotti a base di FANS e FANS topici. Inoltre, le terapie a base di calore e freddo sono ampiamente utilizzate per alleviare il disagio del dolore muscoloscheletrico ed è stato rilevato il potenziale beneficio dell’integrazione di trattamenti non farmacologici con gli approcci farmacologici tradizionali.

La nuova guida per i farmacisti, che aggiorna un approfondimento della Fip del 2023, sottolinea l’importanza di un approccio olistico e multidisciplinare nella gestione del dolore muscoloscheletrico e descrive l’approccio multimodale alla gestione del dolore muscoloscheletrico, includendo trattamenti farmacologici come i FANS e metodi non farmacologici.

Raccolta di informazioni e red flags
La Guida consiglia ai farmacisti di condurre una valutazione approfondita del paziente, raccogliendo informazioni su segni, sintomi, anamnesi e potenziali segnali di allarme (red flags) che potrebbero richiedere il rinvio a un medico. Questo include la comprensione dell’intensità, delle caratteristiche e dei fattori scatenanti del dolore, tenendo conto delle preferenze e dei valori del paziente.

Le informazioni da raccogliere sui sintomi del paziente possono includere:

  1. Posizione del dolore
  2. Durata del dolore (quando è iniziato e per quanto tempo è durato)
  3. Intensità del dolore (lieve, moderata, grave)
  4. Come è iniziato il dolore (dopo uno sforzo maggiore, un sollevamento o un infortunio)
  5. Caratteristiche del dolore (acuto, sordo, bruciante, pulsante)
  6. Andamento del dolore (se il dolore sta migliorando, peggiorando o è stabile nel tempo)
  7. Aspetto temporale (intermittente, continuo o in momenti specifici, come il dolore notturno)
  8. Sensibilità ai cambiamenti di temperatura o agli indumenti

Mentre i campanelli d’allarme per inviare il paziente a un medico senza iniziare alcun piano di trattamento sono:

  1. Il paziente riferisce una risposta inadeguata al trattamento iniziale da parte di un medico
  2. Il paziente ha un dolore grave, persistente o in peggioramento
  3. Il paziente ha una storia di cancro, osteoporosi o artrite infiammatoria
  4. Il paziente presenta segni e sintomi che indicano una patologia grave, come una rigidità mattutina prolungata di più di un’ora (1) (suggestivo di artrite infiammatoria) o dolore notturno
  5. Il paziente presenta segni e sintomi neurologici gravi e progressivi, tra cui formicolio, intorpidimento
  6. Il paziente presenta altri segni e sintomi sistemici non muscoloscheletrici, come febbre, malessere e perdita di peso inspiegabile, che indicano una patologia grave
  7. Il paziente richiede un trattamento con oppioidi
  8. Il paziente è tollerante agli oppioidi o in fase di recupero da un disturbo da uso di oppioidi.

Trattamenti con farmaci e terapia del calore o del freddo
I trattamenti non farmacologici, in particolare la terapia del calore e del freddo, sono rilevanti per il sollievo dal dolore: la terapia del calore è particolarmente efficace per condizioni croniche, promuovendo la circolazione e il rilassamento muscolare, mentre la terapia del freddo è raccomandata per l’infiammazione acuta. I farmacisti dovrebbero educare i pazienti sulle tecniche di applicazione sicura per evitare effetti avversi come ustioni o congelamento.

Dolore lombare, al collo e osteoartrite
La guida descrive anche approcci terapeutici per condizioni particolari come il dolore lombare aspecifico, il dolore al collo e l’osteoartrite. Per queste condizioni, la terapia del calore può essere utilizzata da sola o in combinazione con altri trattamenti come i FANS.
Dolore lombare aspecifico. La prima linea di trattamento dovrebbe includere rassicurazione al paziente (il dolore non è indicativo di una patologia grave) e l’incoraggiamento a mantenere uno stile di vita attivo. L’esercizio aerobico, ad esempio, migliora flessibilità, riduce la rigidità e promuove il benessere generale.

Dolore al collo aspecifico. Il farmacista dovrebbe incoraggiare l’attività fisica e suggerire esercizi di stretching mirati, che possono ridurre la tensione muscolare. Può consigliare la terapia del calore per alleviare il dolore da sola o in combinazione con analgesici orali o topici. In caso di infiammazione acuta, la terapia del freddo può essere presa in considerazione. Paracetamolo è raccomandato per il dolore al collo a causa del suo profilo di sicurezza favorevole, mentre i FANS possono essere usati con cautela, soprattutto nei pazienti con storia di problemi gastrointestinali, associandoli a inibitori della pompa protonica. Suggerire esercizi di rafforzamento specifici per il collo, le spalle e la parte superiore della schiena può anche aiutare a ridurre il dolore cronico.

Osteoartrite. La gestione può iniziare con interventi non farmacologici come l’esercizio fisico come camminare, nuotare e andare in bicicletta per migliorare la mobilità e ridurre il dolore. Cruciale il supporto nella gestione del peso per i pazienti in sovrappeso o obesi. La terapia del calore può essere utilizzata come trattamento aggiuntivo per ridurre il dolore cronico e la rigidità, soprattutto in combinazione con l’esercizio fisico. Tuttavia, diverse linee guida indicano che l’uso dei FANS, in particolare in forma topica, è tra le opzioni più sicure ed efficaci per ridurre il dolore nei pazienti con OA. Anche i FANS orali possono essere impiegati, ma con cautela, utilizzando la dose minima efficace per evitare effetti collaterali gastrointestinali.

In generale, è importante che i farmacisti educhino i pazienti su misure di stile di vita, come un esercizio fisico appropriato, per prevenire e alleviare il dolore muscoloscheletrico e quando dispensano trattamenti, farmacologici e non, si assicurino che i pazienti comprendano e seguano le necessarie precauzioni di sicurezza.