fonte: www.farmacianews.it

Le temperature alte rappresentano un rischio per i farmaci che possono subire alterazioni per via del caldo. Dall’AIFA un vademecum di consigli pratici per proseguire la terapia in sicurezza

Elena D’Alessandri23 luglio 2024
L’estate non è solo sinonimo di vacanze, sole e mare. Le temperature alte – che rappresentano un rischio soprattutto per le persone anziane – possono danneggiare anche i farmaci.

Proprio per questo l’Agenzia italiana del Farmaco – AIFA, suggerisce alcune accortezze per godersi l’estate e proseguire la terapia in sicurezza.

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Controllare la temperatura e rispettarla
Per prima cosa – ricorda l’AIFA – è importante controllare il foglietto illustrativo in cui è riportata la corretta temperatura di conservazione di un medicinale.

In assenza di specifiche, tutti i farmaci devono essere conservati in ambienti freschi e asciutti, a temperatura inferiori ai 25°. E’ buona norma dunque, in viaggio, sistemarli in borse refrigerate per almeno tutta la durata dello spostamento.

Dove posizionarli in auto e in aereo
All’interno dell’auto, inserirli nell’abitacolo, solitamente più fresco rispetto al portabagagli. In aereo invece, è sempre bene portare i medicinali salvavita nel proprio bagaglio a mano unitamente alle prescrizioni, così da non rimanerne sprovvisti anche in caso di smarrimento della valigia.

Piace qui ricordare che i liquidi di volume non superiore a 100 ml devono essere inseriti in buste trasparenti, mentre per compresse e capsule non esistono restrizioni.

Attenzione ai farmaci con specifiche condizioni di conservazione
Alcuni farmaci devono però essere conservati in condizioni particolari: è così per l’insulina – che deve rimanere in frigo a temperatura controllata compresa tra 2° e 8° – ma anche i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali a base ormonale sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. In tutti i casi deve essere evitata l’esposizione diretta al sole o a fonti di calore.

Controllare i farmaci prima di assumerli
Se un farmaco sembra diverso nella forma, nel colore o presenta un odore anomalo è bene rivolgersi al medico o al farmacista prima di assumerlo.

Medicinali e controindicazioni all’esposizione al sole
Occorre ricordare che alcuni farmaci possono provocare reazioni legate all’esposizione solare, come dermatiti o eczemi.

Questo è vero in particolare per gli antibiotici (tetracicline, chinolonici), i sulfamidici, i contraccettivi orali (pillola), gli antinfiammatori non steroidei (FANS), la prometazina (antistaminico) e i farmaci impiegati in alcune malattie infiammatorie dell’intestino (mesalazina). In questi casi è sempre bene leggere quanto riportato nel foglietto illustrativo e utilizzare una adeguata protezione.

In casi particolari, come ad esempio dopo l’uso di cerotti o gel a base di ketoprofene, è necessario evitare di esporsi al sole fino a due settimane dopo il trattamento.

Portare i farmaci con la confezione originale
Per ridurre il volume dei bagagli, sovente i farmaci vengono inseriti in valigia senza la loro confezione o all’interno di portapillole. I rischi connessi a questa scelta possono essere molteplici: difficoltà nel riconoscere i medicinali, rischio di fare confusione con scadenze, avvertenze o dosaggi.

Inoltre, blister e scatole riparano i farmaci da luce e umidità, al contrario dei portapillole. Inoltre, nel caso fosse necessario acquistare un farmaco in vacanza, la confezione originale che riporta la composizione potrà essere d’ausilio per rivolgersi a medici e farmacisti del luogo.

Occorre ricordare altresì che in estate è sempre preferibile optare per medicinali in compresse piuttosto che in formulazioni liquide più soggette ad alterazioni legate alla temperatura.

Ricordarsi degli orari
Per non dimenticare l’orario di assunzione dei medicinali, soprattutto in vacanza in cui è più facile “distrarsi” con il cambio delle abitudini, AIFA ricorda che è possibile scaricare l’App “AIFAmedicinali” e creare il proprio armadietto farmaceutico con l’attivazione di alert per ricordare quando assumerli o per ricevere segnalazioni relative a carenze.