fonte: www.farmacista33.it

In alcune regioni si stanno avviando ad aggiornare i documenti o a effettuare i passaggi necessari alla partenza dei servizi in farmacia. Quali sono gli step necessari? Arruolamento di pazienti per il progetto di misurazione di Holter pressorio, Holter cardiaco, ECG e Cambio del medico sono i primi servizi disponibili nelle farmacie liguri, da luglio, nell’ambito della sperimentazione della farmacia dei servizi, mentre altri sono previsti in autunno.

Intanto, alcune regioni si stanno avviando ad aggiornare i documenti o a effettuare i passaggi necessari alla partenza. Ma quali sono gli step necessari? E come funzionano operativamente i servizi?

Le deadline per la proroga ed estensione della sperimentazione
Come si ricorderà, a fine marzo, da parte della Conferenza Stato-Regioni era stata sancita l’Intesa relativa alla ripartizione del finanziamento – a valere sul FSN 2021-2022 – destinato alla proroga e alla estensione della Sperimentazione della farmacia dei servizi. La proroga aveva interessato le nove regioni già incluse nella prima tranche per il triennio 2018-2020 (Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, Puglia, Lombardia, Veneto, Campania, Umbria e Sicilia), mentre l’estensione aveva riguardato le restanti regioni. A essere ripartita, quindi, è la cifra di 25,3 milioni di euro per il 2021 e altrettanti per il 2022. Ma, come indicato dal Ministero della Salute, per la sperimentazione riferita al biennio 2021-2022, si dovrà tenere conto delle nuove funzioni introdotte con le ultime normative, tra le quali, per esempio, il prelievo di sangue capillare. Resta, in ogni caso, confermata la previsione che l’attività di sperimentazione sia sottoposta al monitoraggio da parte del Comitato paritetico e del Tavolo tecnico, con una serie di adempimenti da parte delle Regioni. In particolare, entro 60 giorni dall’intesa del 30 marzo va presentato un cronoprogramma delle attività da svolgere con le risorse oggetto del riparto dalle regioni che non appartengono alla prima tranche, mentre quelle già coinvolte nel precedente triennio devono aver provveduto a inviare anche una relazione sugli esiti della precedente attività svolta, corredata dalle schede. I documenti verranno quindi approvati dal Comitato e dal Tavolo e devono riportare l’elenco dei servizi che si intendono sperimentare.
Entro il 31 gennaio 2023, poi, sarà da consegnare una prima Relazione contenente tutte le informazioni sulle attività svolte nel corso del primo anno del biennio di riferimento, su cui sarà verificata la presenza di eventuali criticità attuative e fornite le indicazioni per consentire alle regioni di completare, entro il termine del biennio, le attività programmate. Infine, entro il 31 gennaio 2024, sarà da inoltrare una Relazione finale sulle attività effettivamente svolte nel biennio di riferimento, corredata dalle schede.

Step indispensabili e ricadute sui finanziamenti
Si tratta di passaggi quanto mai importanti perché la mancata presentazione o approvazione del cronoprogramma o della relazione finale comporta lo stop all’erogazione delle quote spettanti e il recupero di quelle già erogate. L’erogazione delle risorse destinate alla proroga e alla estensione della sperimentazione prevede un primo slot pari al 70% delle quote corrispondenti alle annualità 2021 e 2022, erogata successivamente alla valutazione positiva del cronoprogramma da parte del Comitato paritetico e del tavolo tecnico; il residuo importo del 30% sarà successivo all’approvazione da parte del Comitato paritetico e del tavolo tecnico della relazione finale.
L’attività di sperimentazione si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2023.

Liguria e Molise: ecco i servizi e i cronoprogrammi presentati
Per quanto riguarda l’attività delle Regioni, tra quelle che non erano incluse nella prima tranche, Liguria e Molise hanno presentato – prima della deadline del 30 maggio – il cronoprogramma, mentre altre stanno provvedendo ad aggiornare i documenti o a effettuare gli step necessari. In particolare, in merito alla Liguria, il cronoprogramma prevede tre fasi. Al primo luglio, come attività di front end, partirà il cambio medico di famiglia e, come servizi di secondo livello, l’arruolamento di pazienti per il progetto di misurazione dell’Holter pressorio, Holter cardiaco, ECG. L’obiettivo – insieme all’arruolamento di pazienti per la misurazione dell’autospirometria, al via ad ottobre – è di coinvolgere 5600 soggetti che necessitano un controllo dei parametri respiratori e cardiovascolari al fine di agevolare l’accesso a questa tipologia di esami e ridurre le liste di attesa.
Un secondo step è previsto, infatti, a ottobre, quando ci potrà essere la partenza di Servizi di individuazione e monitoraggio di patologie croniche. Tra questi, va ricordato il progetto per il monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con BPCO (broncopneumopatia cronico ostruttiva) – con un target di 400 pazienti che utilizzino medicinali per i disturbi ostruttivi delle vie respiratorie e l’obiettivo di migliorare aderenza alla terapia – e il progetto di monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con ipertensione – il target è di 5.000 pazienti e l’obiettivo è di evidenziare soggetti a rischio aggravamento a causa di una mancata aderenza alla terapia, anche attraverso questionari, nonché ridurre eventi pressori non controllati. Sempre all’interno di questa categoria, c’è poi il progetto per il monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con diabete tipo 2 che prevede come soggetti da arruolare circa 2400 persone tra coloro che utilizzano medicinali per trattamento diabete tipo 2 (insulina o ipoglicemizzanti orali e/o iniettabili) e il progetto di screening per individuare pazienti affetti da patologia diabetica – target di 5400 pazienti per individuare pazienti a rischio. Oltre a questa tipologia, si punta anche a far partire il progetto per il prelievo sangue capillare per la rilevazione dell’emoglobina glicata – target 2400 pazienti e obiettivo di aiutare i pazienti diabetici nella gestione della patologia. Infine, un ulteriore passaggio è stato fissato a gennaio 2023.

In merito, poi, al Molise, al centro ci sono le attività di ricognizione della terapia farmacologica e di monitoraggio dell’aderenza terapeutica per Bpco, ipertensione e diabete, con l’obiettivo di arruolare tutte le farmacie molisane, per reclutare un numero definito di pazienti – la platea è di circa 4000 assistiti, pari a una decina per farmacia. Le risorse a disposizione ammontano complessivamente a circa 290mila euro.

Puglia: Documento programmatico sulla professione della Consulta degli Ordini regionali
Di recente, anche, l’Emilia-Romagna aveva compiuto alcuni passaggi, con una delibera che “oltre a prorogare fino a dicembre il protocollo di intesa tra Regione e le associazioni di categoria delle farmacie già vigente, per la prosecuzione di alcuni servizi attivati durante il periodo della pandemia, ha formalizzato anche l’intenzione di elaborare una nuova visione della farmacia dei servizi, con un maggior ruolo di presidio e la possibilità di supportare il servizio sanitario nella presa in carico di pazienti, attraverso attività mirate, in particolare per le zone disagiate, con meno di 3 mila abitanti”.
In Puglia, infine, la Consulta degli Ordini dei Farmacisti ha di recente varato un Documento Programmatico per la Professione – siglato da Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine di Bari-Bat e presidente della Fondazione Cannavò, Antonio Di Noi, presidente dell’Ordine di Brindisi, Alfonso Bevere, presidente dell’Ordine di Foggia, Domenico Di Tolla, presidente dell’Ordine di Lecce, e Francesco Settembrini, presidente dell’Ordine di Taranto – come guida per consolidare “il ruolo del farmacista e la funzione della farmacia in maniera organica e strutturale, per garantire ai cittadini l’efficienza e l’appropriatezza dei “servizi” in modo uniforme su tutto il territorio nazionale”. Il documento, che ripercorre “la profonda riconversione culturale che gli Ordini sono impegnati a promuovere con responsabilità”, è stato anche occasione per sollecitare la ripresa di un Tavolo di confronto regionale, in maniera estesa ai rappresentanti di Federfarma e degli Ordini professionali dei Farmacisti e per rinnovare “la leale collaborazione ed ogni necessario supporto, nell’esercizio delle funzioni ausiliarie dello Stato svolto dagli Ordini, per un più efficace e tempestivo conseguimento degli obbiettivi istituzionali, a garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, a beneficio della comunità e a tutela delle prerogative della Professione farmaceutica”.