fonte: www.farmacista33.it

In un mondo sempre più digital, quest’anno al Cosmofarma Exhibition 2022 è stato istituito un vero e proprio “Social Corner” con lo scopo di dare voce ai professionisti digitali ed aiutare i farmacisti ad utilizzare il web al meglio, contrastando le fake news e rispondendo in maniera sempre adeguata alle domande dei pazienti.

Per approfondire il tema, sabato 14 si è tenuto una vera e propria tavola rotonda alla quale hanno partecipato 4 farmacisti digital: Leyla Bicer, Ilaria Lion, Valentina Antonini, Francesco Garruba ed Eugenio Genesi. Quest’ultimi, due giovani farmacisti che da un po’ di anni si sono affermati nei canali social con il profilo “In caso Di”, raccontano a Farmacista33 i temi emersi dalla tavola rotonda.

Come si è svolta la tavola rotonda?
Il primo giro di tavola ha dato la possibilità a ciascuno di presentarsi. Un’occasione per far notare come sono nati i diversi profili in quale momento storico e perché soprattutto sono nati. Il nostro blog è nato in piena pandemia e abbiamo deciso di essere in due perché crediamo molto che fare rete possa essere corretto in un mondo in cui si premia sempre di più la collettività. Questo concetto ha ben introdotto quello che è stato il secondo giro di tavolo, in cui è stato possibile affrontare il tema dei diversi modi che ci sono di comunicare e come sfruttarli al meglio. E così si è parlato di come organizzare una diretta su Instagram, come fare un Reel e come promuovere correttamente un prodotto qualora un’azienda abbiamo la necessità di farlo attraverso un farmacista digitale. Un evento con tantissimi partecipanti che ha visto sul palco oltre a noi, tre colleghe, che come noi lavorano in farmacia e si dedicano all’attività digitale. Ognuno, con la propria identità, cerca di offrire al pubblico contenuti freschi e sempre di alta qualità in base alle proprie competenze.

Quali temi sono stati affrontati?
Si è affrontato il tema se sia giusto o meno accostare la parola “influencer” a quella di farmacista, oggi spesso declinata a figure meno professionali se vogliamo di un soggetto laureato e iscritto ad un albo professionale. Ci si è confrontati su questo con il fine di trovare un corretto punto di equilibrio tra la parola influencer e il titolo di farmacista. Per alcuni infatti definire un farmacista, influencer, è un attributo markettaro e commerciale che rischia di svilire anziché elevare il professionista. Se però il farmacista che opera sul digital è in grado di selezionare il prodotto e l’azienda con cui collaborare, proprio come fa tutti i giorni nella propria farmacia, allora il prodotto che viene consigliato on-line non è né più né meno quello che sarebbe stato consigliato al banco. On line c’è un’esigenza di consiglio e questa deve essere necessariamente colmata. E’ stato infine bello notare come la maggior parte dei presenti conoscesse almeno uno dei farmacisti che erano sul palco e si è percepito alto interesse nell’ascolto. Abbiamo visto molti giovani in sala, tanti di loro erano studenti e per una manifestazione come Cosmofarma questo non è un aspetto banale. Siamo contenti dell’attenzione ricevuta e pensiamo di essere sulla strada giusta!

Quanto ritenete importante il confronto?
Fare rete per noi è fondamentale ed essere in due sullo stesso profilo rimarca ancora di più questo concetto. Siamo consapevoli che essere presente sui social è un’opportunità per conoscere nuovi colleghi e confrontarsi con loro. Questo avviene molto spesso perché nel tempo abbiamo instaurato dei rapporti nuovi e con alcuni di questi il confronto è settimanale, sia per quello che avviene in farmacia sia per quello che avviene in digitale. Il mondo farmacia in generale è ancora un po’ indietro rispetto ad altre realtà e le aziende del settore si affacciano a intercettare una figura professionale per la prima volta passando spesso proprio dagli stessi profili presenti sul palco di Cosmofarma o tra il pubblico dell’evento stesso. La crescita che verrà nel prossimo periodo riguarderà chiaramente anche il farmacista che opera online che dovrà essere in grado di cogliere le opportunità che verranno, rimanendo all’interno della propria professionalità.