fonte: www.farmacista33.it

Tra i rimedi per ridurre il senso di fatica indotto dallo stress ci sono i preparati a base di piante ad attività adattogena. Il consiglio del farmacista
Non è infrequente che si presenti in farmacia una persona che chieda un rimedio per ridurre il senso di fatica indotto dallo stress, soprattutto in questo protratto periodo di crisi pandemica di Covid-19. Se di breve durata lo stress costituisce una componente essenziale per la sopravvivenza in quanto induce una risposta fisiologica dell’organismo per prepararlo a reagire a situazioni di pericolo.

Quando però lo stress è prolungato e intenso può indurre conseguenze dannose, essenzialmente tramite la stimolazione dell’ipotalamo che provoca il rilascio di corticotropina da parte dell’ipofisi, ormone che, a sua volta, induce la liberazione di cortisolo (definito “l’ormone dello stress”) dalle ghiandole surrenali. Ed è in condizioni di stress cronico che la prolungata secrezione di cortisolo determina atrofia muscolare.

In farmacia preparati a base di piante ad attività adattogena
Tra le strategie più efficaci che si possono proporre in farmacia per ridurre la sensazione di fatica vi sono trattamenti fitoterapici che inducono la resistenza allo stress, in particolare preparati a base di piante ad attività “adattogena”. Nel corso del counselling, è utile che il farmacista spieghi che, con il termine adattogeno, in fitoterapia si intende un regolatore metabolico di origine naturale che aumenta la capacità di adattamento di un individuo per contrastare gli effetti negativi dovuti allo stress di diversa origine, offre un maggiore stato di resistenza generale e quindi incrementa la soglia di resistenza alla fatica. Peraltro, solo un limitato gruppo di estratto vegetali ha mostrato effetti significativi in studi randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo nell’uomo: è il caso per l’appunto di Rhodiola rosea. Quest’ultima, chiamata anche radice artica o radice d’oro, è una pianta di origini siberiane, ma oggi cresce spontaneamente anche nel Nord Europa, in Scandinavia e nel Nord America ed è diffusa anche sulle Alpi. Le proprietà adattogene sono state attribuite a specifici composti (rosavine e salidroside) che influenzano i livelli e le attività delle monoamine e dei peptidi oppioidi centrali e periferici, compresi i sistemi cardiovascolare e respiratorio. In particolare, Rhodiola rosea attiva i sistemi di stress, preparando l’organismo a insulti più gravi. In questo senso, agisce come lieve fattore di stress (mimetico dello stress), dando origine a effetti adattativi e protettivi, principalmente associati all’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
Tra gli adattogeni la Rhodiola rosea è una scelta terapeutica razionale sia in termini di risultati clinici che di sicurezza terapeutica, come testimoniato dalla letteratura scientifica. Si può citare come esempio un recente studio clinico che ha valutato l’efficacia di un estratto standardizzato di radici di Rhodiola rosea in soggetti caratterizzati da fatica stress-correlata. In questa ricerca in doppio cieco, controllata con placebo, 60 partecipanti tra i 20 e i 55 anni sono stati suddivisi in due gruppi, sottoposti a vari test di valutazione, uno dei quali ha assunto 4 compresse al giorno per un periodo di 28 giorni, pari a 576 mg di estratto di Rhodiola rosea quotidiano.

Rhodiola rosea migliora le condizioni di fatica
I risultati hanno dimostrato che l’assunzione di Rhodiola rosea ha migliorato le condizioni di fatica dei soggetti in trattamento, con una maggiore percezione soggettiva di salute fisica. Inoltre, un altro studio clinico ha valutato gli effetti di un trattamento con un una dose di 200 mg di estratto di Rhodiola rosea per due volte al giorno per 4 settimane in 101 pazienti affetti da stress. Tutte le variabili analizzate hanno mostrato un miglioramento costante per quanto riguarda i sintomi correlati a stress, affaticamento, qualità della vita, umore, concentrazione, disabilità, compromissione funzionale ed effetto terapeutico complessivo. I primi effetti positivi sono stati osservati dopo solo 3 giorni di trattamento, seguiti da continui miglioramenti dopo 1 e 4 settimane, con effetti riscontrabili sia nell’ambito familiare/sociale che in quello lavorativo. L’estratto di Rhodiola rosea è risultato sicuro e generalmente ben tollerato come suggerito dalla bassissima incidenza di reazioni avverse negli studi clinici. Nel complesso, la maggior parte degli studi ha evidenziato la sicurezza e gli effetti benefici della Rhodiola rosea nel ridurre la fatica mentale e nel migliorare lo stato fisico e lo stato di benessere generale. Tutte queste informazioni possono essere fornite dal farmacista anche a chi solitamente non fa ricorso a preparati fitoterapici e potrebbe verificarne la validità.