Fonte: www.farmacista33.it

Galenici a scopo dimagrante, tornano i divieti su efedrina e pseudoefedrina Torna in vigore il divieto di prescrizione e di preparazione magistrale dei farmaci galenici a scopo dimagrante contenenti le sostanze medicinali efedrina e pseudoefedrina, in quanto ritenuto pericoloso per la salute pubblica. Il decreto del Ministro della Salute recante tale divieto è stato pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 189 ed è in vigore dal 14 agosto. Nel provvedimento si specifica che il divieto relativo alla pseudoefedrina riguarda quantitativi superiori a 2.400 mg per ricetta.

Il ripristino del divieto sancito da un provvedimento del 2 dicembre 2015, arriva dopo un annullamento stabilito dal Tar del Lazio (n. 2173/2016) che lo scorso gennaio lo aveva contestato per carenza di prove sulla nocività del farmaco e aveva auspicato «un certo approfondimento presso l’Iss che, date le sue competenze, avrebbe potuto rendere ragione del divieto quantomeno con un minimo fondamento scientifico sganciato da mere supposizioni». Approfondimento che l’Iss ha fornito affermando per l’efedrina, la necessità di «confermare il divieto di prescrizione e di preparazione magistrale».

Mentre per la pseudoefedrina si è espresso sostenendo che «potrebbe essere riconsiderata la necessità di un divieto (…), almeno per dosaggi sovrapponibili a quelli delle confezioni in commercio contenenti il principio attivo (prescrivibili con ricetta medica e da banco)”. Secondo l’Iss, «tenuto conto della disponibilità della pseudoefedrina in prodotti da banco (in confezioni contenenti fino a 720 mg di principio attivo), e in farmaci erogabili dietro presentazione di una ricetta medica (in confezioni fino a 2400 mg di principio attivo), potrebbe non essere considerato coerente un divieto per ragioni di sicurezza, almeno per dosaggi sovrapponibili a quelli in commercio. Sebbene le indicazioni approvate della pseudefedrina siano diverse dalla finalità dimagrante, la prescrizione magistrale per brevi periodi appare compatibile con quanto previsto dalla legge n. 94/1998, anche se non ci si può attendere una rilevante efficacia ai fini dimagranti». Sulla base di questo parere il Ministero ha emanato il decreto a fine luglio.