Fonte: www.logisticaefficiente.it

Nel corso degli ultimi anni, il panorama delle promozioni è cambiato radicalmente: i retailers ed i negozi specializzati hanno subìto un duro contraccolpo causato dall’ingresso sul mercato italiano di multinazionali come AMAZON ed EBAY che hanno adottato una strategia vincente basata sull’investimento in innovazione.

Partendo quindi dal concetto di innovazione, questi colossi hanno cominciato a personalizzare servizi e offerta promozionale. Questa tendenza ha ovviamente influenzato l’approccio alla leva promozionale che va indirizzata ai nuovi trend di consumo, a target specifici, oltre che integrata tra canale fisico e canale digitale.

Nel panorama dei processi di acquisto risulta particolarmente complesso, in ambito distributivo, orientare le decisioni d’acquisto per i prodotti che stanno all’interno di una promozione, poiché i consumatori sono sempre più esigenti e con una domanda sempre più variabile. In funzione delle informazioni che riescono a reperire in autonomia dal canale digitale in cui operano gli “etailers”, i consumatori giudicano in maniera sempre più critica e competente i programmi promozionali dei distributori, i quali molte volte reagiscono con misure volte ad estendere l’assortimento offerto più che a ottimizzare gli approvvigionamenti degli articoli effettivamente più importanti per i consumatori.

Quali difficoltà caratterizzano queste fasi del processo? Il buyer deve cercare di tener conto di diversi fattori a volte correlati fra di loro come la cannibalizzazione, la numerosità degli articoli e la complessità delle promozioni, per non parlare del fatto che il tempo medio speso da un buyer per la gestione delle promozioni è pari al 50% del totale.

Non serve la previsione perfetta della domanda ma uno strumento che, all’interno dell’intervallo di confidenza della previsione generata, suggerisca una proposta d’acquisto coerente con livelli di rischio di stock out e over stock accettabili.

Benefici della soluzione:

diminuzione del 40% del tempo necessario per generare scenari di simulazione della previsione di vendita;
aumento del margine e del fatturato dovuto alla diminuzione dello stock-out;
aumento della fidelizzazione del cliente grazie alla migliore gestione dei problemi di stock-out;
diminuzione del valore Inventariale e degli oneri finanziari derivanti da situazioni di over-stock, normalmente generate con un processo tradizionale per contenere i livelli di stock-out.