Fonte: www.retailwatch.it

I volantini, ancor oggi, rappresentano quasi il 50% degli investimenti promo-pubblicitari della gdo italiana. Ah! Il tanto vituperato volantino, gioie e dolori del marketing. La percentuale e di conseguenza l’investimento in euro ne fanno un grande testimonial di branding e di politiche commerciali e di marketing.

Al secondo posto troviamo la comunicazione in store, che dovrebbe essere in aumento anche se in voci molto frammentate. Al web e alla televisione vanno identiche incidenze. A questo proposito, se via sembra bassa la % di internet, bisogna dire che in questa voce i costi sono molto meno impegnativi che nelle carta che possiede investimenti prima e dopo la stampa davvero considerevoli. Anche questa voce dovrebbe essere in aumento.

Buono il risultato della radio che, a fronte degli investimenti ricevuti, non dedica moltissimo nei contenuti, forse a causa della difficoltà di parlare di contenuti molto tecnici. I direttore marketing farebbero bene ad insistere sia sulla valorizzazione degli investimenti effettuati, sia dei contenuti a supporto, non dovrebbe essere difficilissimo…

In flessione la stampa, alla ricerca di nuovi modi di comunicare e nuovi posizionamenti.

A valore gli investimenti promo-pubblicitari assommano a 450 mio di euro, senza i taglio prezzi, e incidono per lo 0,6% del fatturato del retail alimentare.

A valore il taglio prezzi promozionali vale qualcosa come 7 mld di euro e rappresenta il 9,5% dell’intero fatturato della gdo.