fonte: www.farmacista33.it

Integratori allestiti in farmacia: solo con piante in elenco ministeriale e claim ammessi in etichettaL’allestimento di preparati vegetali a scopo salutistico è permesso in deroga alla farmacia in base ad alcune note ministeriali e utilizzando solo piante incluse nell’elenco delle piante ammesse negli integratori dal Ministero della salute. L’obiettivo di questi preparati è di promuovere il mantenimento dello stato di benessere e il raggiungimento di un ottimale stato di salute favorendo i processi fisiologici. Tali prodotti a base di piante non possono ovviamente vantare attività curative e devono attenersi ai claims riportati nell’elenco di cui sopra.
Sta al farmacista effettuare correttamente la preparazione, prestando attenzione non solo al fatto che la pianta sia inserita nell’elenco di cui sopra e che tutti gli aspetti formali, compresa l’etichettatura, siano corretti; ma anche si deve restare al passo con tutte le normative che riguardano l’utilizzo di queste piante (vedi i recenti casi della curcuma e del riso rosso fermentato, fino al divieto di utilizzo di alcune sostanze utilizzate nel colore delle capsule).

Allestire integratori a base di Passiflora incarnata
Tra le piante che si possono impiegare, possiamo pensare alla Passiflora incarnata, che oltre ad essere inserita nella lista delle piante ammesse, ha vari studi a supporto della sua potenziale efficacia contro stati di forte stress. Ad esempio, in uno studio (sebbene ormai abbia qualche annetto) è stata confrontata con l’oxazepam. In questo studio, durato 4 settimane, ai pazienti venivano somministrate giornalmente o 45 gocce di estratto fluido di passiflora o 30mg di oxazepam. I pazienti non hanno riportato significative differenze tra i due protocolli di trattamento; differenze che si sono invece manifestate riguardo le performance lavorative che erano ostacolate dall’assunzione della benzodiazepina.

Un esempio formulativo potrebbe essere il seguente
Materiali: cilindro graduato, incapsulatrice, mortaio, pestello
Passiflora 120 mg
Eccipienti qb.
Nel cilindro trasferire la quantità totale di eccipiente fino ad arrivare ad un volume confacente il tipo di capsule da impiegare. Ad esempio, per 100 capsule tipo 2 il cilindro dovrà arrivare a 30 ml.
Si pesa a parte il principio attivo e quindi si leviga su mortaio in progressione geometrica con l’eccipiente precedentemente calcolato fino ad omogeneità.
Dopo aver preparato l’incapsulatrice si procede quindi al riempimento delle capsule. Si effettuerà quindi il saggio di uniformità di massa, di tenuta delle capsule e del confezionamento e si valuterà la correttezza delle dosi posologiche allestite.
La conoscenza delle proprietà delle piante potrà poi permettere al farmacista di aggiungere altri componenti a queste capsule (esp. Valeriana, luppolo, ashwaganda, etc) conforme al beneficio che si vuole puntare ad ottenere.