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Una review ha analizzato 11 studi su 477 atleti che hanno assunto integratori postbiotici da 2 a 12 settimane durante gli allenamenti. Ecco gli effetti
Integratori postbiotici, supporto a sportivi per salute mentale e fisica
Assumere postbiotici può apportare benefici nel migliorare la salute mentale, nel ridurre la stanchezza e nell’aumentare la prontezza degli atleti che affrontano diverse settimane di allenamento. È quanto evidenzia una review pubblicata su Nutrients. Lo studio è stato coordinato da Chad Kerksick della Lindenwood University di St. Charles, negli USA.

Probiotici e postbiotici: che differenza c’è?
I probiotici sono organismi vivi che, somministrati in adeguate quantità, assicurano benefici all’ospite, a livello di salute dell’intestino, umore, stress e depressione, nonché qualità e quantità del sonno, funzionalità del sistema immunitario, salute orale e cardiovascolare. I probiotici avrebbero un effetto benefico regolando il sistema immunitario, riducendo il pH intestinale e rafforzando la barriera intestinale e la diversità del microbiota.

Con il termine postbiotici, invece, si intende una preparazione di microgranismi inanimati e/o loro componenti, derivati dai probiotici. Anche in questo caso, le evidenze mostrano che i postbiotici possono apportare effetti positivi alla salute su malattie gastrointestinali, dermatologiche e respiratorie. Tra i vantaggi di questi prodotti, inoltre, vi sono una maggiore durata di conservazione e la ridotta suscettibilità alla degradazione.

I postbiotici vengono preparati da microrganismi vivi tramite trattamento termico, sonificazione, trattamento chimico o irradiazione ultravioletta e ciascun metodo, così come le condizioni di lavoro, ha un impatto diverso sulla funzionalità dei postbiotici risultanti.

Attività fisica e integrazione con probiotici e postbiotici
Un regolare esercizio fisico modulerebbe la composizione del microbiota intestinale e un position paper dell’International Society of Sports Nutrition ha evidenziato diverse aree in cui i probiotici possono aiutare gli atleti durante gli allenamenti, come rafforzare e modulare il sistema immunitario per limitare l’impatto delle malattie e delle infezioni, potenziare la capacità di recupero e migliorare o rafforzare il mantenimento della permeabilità dell’intestino. A livello di postbiotici, invece, gli effetti dell’assunzione nei periodi di allenamento non sono ben studiati.

Il team, così, ha condotto un’analisi sistematica della letteratura, alla ricerca di evidenze su integrazione postbiotica e impatto sulle prestazioni fisiche. Nella review sono stati inclusi 11 studi, per un totale di 477 partecipanti e periodi di integrazione postbiotica che variavano da 13 giorni a 12 settimane.

Solo tre studi hanno confrontato le versioni probiotiche e postbiotiche dello stesso ceppo, Lactiplantibacillus plantarum, Lactobacillus paracasei e Weizmannia coagulans, evidenziando attività paragonabile, ma differente, da parte del postbiotico rispetto al probiotico. Il Lactobacillus paracasei, sia come probiotico che come postbiotico, per esempio, può ridurre il tasso di danno muscolare causato dal salto in verticale e può facilitare il recupero rapido e mitigare l’affaticamento, mentre solo la preparazione postbiotica è associata a una maggiore capacità di migliorare il recupero. Una ricerca su Lactiplantibacillus plantarum, poi, ha mostrato effetti simili di probiotici e postbiotici sulle prestazioni fisiche, ma i probiotici sarebbero superiori nel ridurre i livelli di glucosio, lattato e ammoniaca in risposta agli stimoli dell’esercizio fisico. Mancano, invece, studi che combinano i due preparati per valutare eventuali effetti additivi o sinergici.