fonte: www.farmacista.it

I farmacisti sono al centro del processo di cura e delle attività di prevenzione in molte patologie, tra queste anche l’ambito delle dislipidemie, tra cui l’ipercolesterolemia. Se ne è parlato nel simposio dal titolo:” Ipercolesterolemia tra prevenzione e trattamento: il ruolo del farmacista” che si è svolto durante FarmacistaPiù 2022.

Malattie cardiovascolari sono la principale causa di decessi
Clara Mottinelli, Presidente di Ferfarma Brescia e il Gianfranco Picciau, Componente Comitato Centrale Fofi, hanno portato i loro saluti istituzionali: “Questo tema ha senza ombra di dubbio una rilevante importanza sanitaria. Oggi sappiamo che la principale causa di decessi è rappresentata dalle malattie cardiovascolari che sono responsabili di quasi il 35% dei decessi totali. Queste patologie sono anche un grande costo sanitario, che si aggira intorno ai 21 miliardi di euro all’anno. Tra i vari fattori di rischio come diabete, alcool, fumo, sovrappeso, il più significativo è il livello alto del colesterolo nel sangue che è anche causa dell’insorgenza dell’arteriosclerosi e di eventi cardiovascolari gravi. Questi numeri potrebbero essere drasticamente ridotti attraverso una seria presa in carico del paziente dopo un evento cardiovascolare. È fondamentale agire soprattutto sulla prevenzione, anche con campagne di sensibilizzazione sulla popolazione. In questo contesto il ruolo del farmacista, attraverso la farmacia dei servizi, può diventare determinante in tutte le azioni di screening, di presa in carico dei trattamenti al paziente e di diventare punto informativo sugli stili di vita, sull’alimentazione e sul corretto uso dei farmaci. La popolazione da sempre ci ha riconosciuto un valore importante e anche il decisore politico ha capito come la farmacia possa essere un punto di assistenza territoriale importante. Sta ora a noi meritare la fiducia che è stata riposta nella nostra categoria”.
Cinzia Falasco Volpin, General Manager Zentiva Italia, ha sottolineato l’incidenza che le patologie cardiovascolari che, con quasi 200.000 decessi all’anno, risultano la prima causa di decesso nel Paese:” riguardo questa patologia sappiamo quanto sia fondamentale agire nella prevenzione e in questo ambito il ruolo del farmacista diventa fondamentale. Ormai, ha spiegato Volpin, le farmacie sono diventate a tutti gli effetti presidi sanitari di prossimità del SSN. Abbiamo visto in questi ultimi due anni come la farmacia sia diventata l’anello di congiunzione fra il sistema sanitario e i cittadini. Zentiva – ha continuato il General Manager – negli ultimi anni ha notevolmente concentrato gli investimenti nel promuovere prevenzione e innovazione, soprattutto in ambito cardiovascolare, anche attraverso una Business Unit dedicata a contrastare i principali fattori di rischio di questa patologia, ipertensione e ipercolesterolemia. Inoltre, abbiamo costituito – ha concluso Volpin – una rete di esperti a supporto del farmacista e focalizzata sulla sensibilizzazione del paziente allo screening preventivo costante grazie alla telemedicina. Tutti questi progetti che abbiamo introdotto valorizzano il concetto della farmacia dei servizi che tutti noi, anche come cittadini, vogliamo più concreta sul territorio a favore del sistema, della sostenibilità del SSN e del paziente”.

Fare sistema con campagne e screening
Stefano Carugo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa del Policlinico di Milano, ha invece spiegato le caratteristiche dell’ipercolesterolemia e delle patologie cardiovascolari: “La maggioranza dei pazienti che arriva nelle unità coronariche per una criticità, ha il colesterolo alto. Buona parte della popolazione non lo sa e purtroppo se ne rende conto solo nel momento dell’evento. Occorre fare sistema con campagne comuni per sensibilizzare la popolazione e fare prevenzione, in particolare per le LDL, la porzione di colesterolo più critica. Se poi sommiamo anche pressione alta, sovrappeso o il diabete, i rischi aumentano notevolmente. Abbiamo tante armi ed opzioni ma, oltre agli ottimi trattamenti e farmaci che possiamo utilizzare, è importante promuovere una giusta dieta e dei corretti stili di vita, eliminando la costante sedentarietà, perché non bastano solo le terapie. Inoltre, ricordiamoci che il colesterolo non è un problema che riguarda solo le persone adulte o anziane, ma anche per la fascia di popolazione più giovane. Non ci possiamo permettere di avere ragazzi che non sanno il proprio valore di colesterolemia o che vengono a conoscenza dei propri profili lipidici solo dopo un evento critico. In questo ambito – ha spiegato il professore – anche il ruolo del farmacista è importante, perché può tranquillamente seguire il paziente, facendo da collante tra ospedale e territorio. Solo il 30% – ha concluso Carugo – dei pazienti in terapia ha un buon controllo dei valori di colesterolemia. Dobbiamo fare sistema per invertire questa rotta”.
Per Arrigo Cicero, Presidente Società Italiana Nutraceutica, un corretto stile di vita per evitare rischi cardiovascolari è fondamentale, ma spesso non basta ad incidere sui livelli di colesterolemia. È impensabile poter pensare di trattare farmacologicamente tre quarti della popolazione con valori più alti del normale -ha spiegato Cicero – e quindi occorre pensare a tutto ciò che ci può aiutare e che può essere complementare o alternativo al farmaco. Per una dieta corretta – ha sottolineato il Presidente – si è sempre pensato che bastasse solo eliminare la sedentarietà e ridurre i grassi saturi o artificiali, ma in realtà i dati recenti ci spiegano che i benefici di un certo rilievo si possono ottenere solo in situazioni estreme, ovvero dall’esclusione di alimenti in diete fortemente sbilanciate su questo tipo di grassi. Invece, per tutto il resto delle casistiche l’esclusione non porta a benefici visibili e profondi. Quindi – ha continuato Cicero – tra il miglioramento dello stile di vita ed il farmaco esistono alcune sostanze di origine per lo più vegetale che hanno un impatto della modulazione del metabolismo del colesterolo e possono aiutare allo scopo. Esse, hanno una azione fisiologica, come ad esempio gli estratti del carciofo e gli estratti del bergamotto, e sono sostanze che naturalmente, anche nell’alimentazione, portano benefici. Quando questo approccio alimentare – ha concluso il Presidente – viene trasportato in un’ottica nutraceutica, con un livello di concentrazione e standardizzazione dei prodotti che superano il concetto di stagionalità venendo assunti durante tutti i periodi dell’anno – ecco che, come indicano diversi studi clinici controllati in doppio cieco, si osserva una riduzione costante della colesterolemia. Tutto questo può aiutare il paziente a superare anche quei limiti che il solo corretto stile di vita non aiuta a superare”.
Dario Castelli, farmacista e Vicepresidente rurale Federfarma Milano, ha spiegato l’esperienza al banco del farmacista nell’approccio al paziente: “Per noi farmacisti il tema della cronicità in campo cardiocircolatorio è estremamente attuale, anche alla luce dei più di 4.000.000 di pazienti che ogni giorno entrano nelle nostre farmacie e, nello specifico, l’ipercolesterolemia è una delle patologie più frequenti. La legislazione – ha spiegato Castelli – ci ha dato degli strumenti in più e oggi le farmacie sono sempre più concretamente cardine di congiunzione tra territorio e SSN, grazie soprattutto alla Farmacia dei Servizi, progetto ormai concreto. La forza della farmacia – ha evidenziato il Vicepresidente – è la prossimità e l’approccio al paziente ipercolesterolemico la possiamo esercitare attraverso la professionalità sul farmaco. Infatti, il farmacista non è solo un dispensatore, ma fornisce nozioni e informazioni con l’obiettivo di un ampliamento dell’aderenza terapeutica, rendendo il paziente più consapevole. Il farmacista ha anche tutti gli strumenti per prevenire le criticità ed eventi gravi, fornendo al paziente informazioni e monitoraggi utili al medico curante con feedback in tempo reale, in modo che il medico possa intervenire con tempestività”.