fonte: www.farmacianews.it
Una survey Ipsos 2023, presentata alla terza edizione di Retail4Pharma, mostra un farmacista sempre più consapevole del proprio ruolo, pronto a dare spazio a prestazioni ancora più efficienti
Tiziana Corti14 novembre 20230
Nel corso della terza edizione di Retail4Pharma, il 5 luglio 2023, Stefania Fregosi, head of healthcare di Ipsos Italia, ha presentato i risultati di una ricerca intitolata “Il farmacista e la farmacia in continua evoluzione nel mondo della salute”.
L’indagine ha coinvolto un panel di circa 700 farmacisti, dei quali il 71% titolare di farmacia, il 15% direttore di farmacia, l’8% farmacista socio e il 5% farmacista dipendente/collaboratore.
«È il terzo anno consecutivo che Ipsos realizza questa indagine», ha dichiarato Stefania Fregosi, «con l’obiettivo di comprendere il punto di vista del farmacista sulla sua nuova funzione, le prossime sfide e le criticità. Quest’anno la survey si è focalizzata su più punti, tra i quali l’implementazione della farmacia dei servizi, un tema già indagato negli anni scorsi, ma volutamente riproposto per tracciare un trend nel tempo sia dell’evoluzione di questo processo sia di come viene vissuto dai farmacisti».
Tra le prime evidenze emerse dall’indagine, spicca l’elevata consapevolezza da parte dei farmacisti del proprio ruolo sanitario e sociale. In particolare, l’86% degli intervistati è consapevole che oggi questo professionista “svolge un ruolo di pubblica utilità in area salute attraverso l’offerta di numerosi servizi”; l’83% ritiene che sia “sempre più una figura di riferimento per il cittadino e abbia sempre più un ruolo di consiglio in area salute”; per l’81% “deve essere sempre più informato sui diversi farmaci/prodotti in modo da poter consigliare al cliente il farmaco/ prodotto più adatto”.
Inoltre, per il 65% del panel il farmacista ha sempre più un ruolo manageriale. Purtroppo, però, l’86% si ritiene “oberato da pratiche burocratiche e amministrative”, che sottraggono tempo alle funzioni principali della professione.
Il quadro delle proposte
L’indagine Ipsos ha delineato un quadro dei servizi attualmente attivi nelle farmacie italiane, ma anche di quelli che i farmacisti vorrebbero implementare nel prossimo futuro.
Tra quelli ormai consolidati nell’ambito sanitario troviamo la misurazione della pressione, presente nel 96% delle farmacie, la misurazione della glicemia (80%) e quella di colesterolo e trigliceridi (74%). Ancora poco erogati sono, invece, servizi come la spirometria (12%) e quelli legati ai network professionali, come l’assistenza infermieristica domiciliare (11%), le prestazioni infermieristiche in farmacia (10%), la consulenza dello psicologo (9%), del fisioterapista (3%) e dell’ostetrica (1%).
In merito alla dispensazione del farmaco, invece, il 92% delle farmacie dispensa farmaci in Dpc, il 69% ordina medicinali mancanti con consegna in farmacia, il 57% effettua la consegna a domicilio. C’è poi una buona percentuale di farmacie (72%) che prenota esami e visite specialistiche (Cup), che effettua servizi di telemedicina (64%) e che noleggia ausili/strumenti/apparecchiature mediche (59%). Infine, per quanto riguarda i vaccini, il 42% effettua quello antinfluenzale e il 36% quello anti Covid 19.
I servizi da implementare
Consapevoli del potenziale di molti servizi ancora poco presenti in farmacia, i farmacisti intervistati da Ipsos hanno espresso l’intenzione in futuro di implementare o potenziare diverse prestazioni.
Quelli avvertiti come più urgenti sono risultati i servizi infermieristici in farmacia (41%), la spirometria (38%), la telemedicina (31%), la consulenza del fisioterapista (27%) e dello psicologo (23%) e il deblistering-riconfezionamento personalizzato di farmaci (25%).