fonte: www.farma7.it

Si fa un gran parlare di Intelligenza artificiale, ma quale potrà essere il contributo di questa innovazione sia sull’attività della farmacia, sia nel suo rapporto con il paziente/cliente? Le ipotesi più credibili (ovviamente ancora da verificare e consolidare) riguardano soprattutto l’automazione di diversi processi, come per esempio -sul piano dell’attività professionale- la verifica automatica delle prescrizioni, tale da ridurre eventuali errori e consentire così al farmacista di operare in sicurezza e di dedicarsi ad altre incombenze. Nei riguardi dell’attività gestionale, invece, l’Ai aiuterà a tenere sotto controllo il magazzino, a verificare scorte e riordini, ad analizzare i dati di vendita.

Il contributo dell’AI nella farmacia riguarderà soprattutto l’automazione e la verifica automatica delle prescrizioni, così da ridurre gli errori e aumentare la sicurezza. Importanti anche la gestione del magazzino, l’analisi dei dati di vendita e le attività promozionali.
Permetterà anche di elaborare migliori strategie sia di marketing, grazie all’analisi dell’andamento dei diversi comparti della farmacia, sia di merchandising, verificando le diverse aree d’esposizione, i prodotti più gettonati e qual è l’iter delle promozioni. Così come permetterà di ottimizzare il layout dei locali e di monitorare il flusso della clientela, individuando le aree calde e fredde e consentendo così di migliorare la disposizione degli espositori e delle gondole. Consentirà anche di rilevare le diverse esperienze del cliente, come e dove si sofferma di più e come si può rendere più coinvolgente la sua esperienza in farmacia.

Molti i servizi poi che, grazie all’intelligenza artificiale, potranno essere offerti alla clientela e consentiranno di ottimizzare il rapporto con i pazienti. Aiuterà, per esempio, a offrire risposte competenti e consigli corretti sui sintomi e sui trattamenti dei disturbi lievi, grazie all’accesso ai database medici e alle linee guida aggiornate. Così come sarà utile nel monitorare l’aderenza terapeutica e nella presa in carico dei pazienti cronici. L’analisi dei consumi e delle carte fedeltà, la loro cronologia e metodologia permetterà inoltre di migliorare i servizi offerti e favorirà anche il consiglio complementare, con miglior soddisfazione del cliente e, in ultima analisi, della redditività della farmacia.

Insomma, la possibilità di delegare alcuni compiti, di ottimizzare i processi operativi e di migliorare la consulenza personalizzata al paziente/cliente non potranno che garantire maggiore efficienza e valore, con benefici sia professionali, sia economici.