Fonte: www.pharmaretail.it

Il recente studio di New Line Ricerche di Mercato ci offre un’approfondita analisi della categoria Dermocosmesi in Farmacia con una prospettiva inedita che guarda allo scontrino del consumatore di questi prodotti nel canale, per comprendere a fondo le dinamiche del sell-out e cogliere aree di opportunità.
L’analisi, che parte dal presupposto che il farmaco Etico continui ad essere il driver principale degli ingressi in Farmacia, analizza la categoria per poi focalizzarsi sullo scontrino e sul confronto tra la Farmacia media Italiana e la Farmacia specializzata.

Lo scontrino medio del cliente in Farmacia nel primo trimestre 2017
Analizzando il flusso degli ingressi in Farmacia, si rileva un dato pressoché stabile sul totale mensile del primo trimestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la media giornaliera è la più bassa degli ultimi 5 altri anni. Aspetto ancora più accentuato se si guarda alla sola quota di ingressi legata alla prescrizione di un farmaco Etico.
Ciò dimostra come in realtà non ci sia un problema di traffico in assoluto, ma che il cliente con una ricetta medica abbia a disposizione un periodo di tempo più ampio per accedere alla Farmacia: i giorni lavorati nel primo trimestre 2017 sono infatti dello 0,6 in più rispetto al 2016.
I risultati del primo trimestre 2017 sugli altri indicatori confermano una sostanziale stabilità: a fronte di un valore medio, di 25,21 euro, e di 2,54 pezzi medi per scontrino, si osserva come il 57% sia ancora composto da soli Farmaci e il 28% da solo Extrafarmaco, con una quota del 15,2% di scontrini misti, molto interessanti per valore e numero di confezioni medie (rispettivamente 41,20 euro, 4,29 pezzi).
Lo scontrino medio della Dermocosmetica
Concentrando poi l’attenzione sulla Dermocosmetica, pressoché stabile in Farmacia, con alcuni segmenti in calo (igiene intima, igiene orale, capelli, trucco e pulizia viso) e altri in crescita (Solari +13,3% nel primo trimestre, Trattamenti Corpo +2,8%, Trattamenti Viso +1,2% nell’anno mobile e +0,2% nel trimestre), si osserva che il 9,9% degli scontrini commerciali contiene almeno un prodotto Dermocosmetico, con un valore medio di 21,48 euro a scontrino e un valore medio di 16,50 euro a pezzo, una delle performance più interessanti del comparto.
Entrando nel dettaglio, l’analisi svela che le Farmacie che si sono specializzate in questa categoria registrano una quota di scontrini con prodotti di Dermocosmesi e Igiene Corpo doppi rispetto alla media Italia (18,5% contro il 9,2%) mentre, sorprendentemente, il dato degli acquisti accompagnati da ricetta è praticamente identico.

Ciò dimostra che la quota di prodotti Dermocosmetici acquistati insieme ad una prescrizione non viene potenziata dalla specializzazione e che le vendite della categoria sono semmai influenzate da altri fattori, quali l’esposizione, il layout e l’assortimento.
In entrambe le tipologie di Farmacia, il banco dell’Etico non sembra influenzare le scelte del consumatore che viene considerato più come paziente che come cliente, la cui salute e benessere non riguarda anche la bellezza.
Si tratta dunque di una categoria che può dare non solo fatturato ma anche margini alla Farmacia migliorabili con la progressiva specializzazione e maggiore focalizzazione al benessere complessivo del cliente.
Prossimamente tratteremo l’aspetto della canalizzazione sempre in relazione a questa categoria per scoprire lo scenario generale nella sua complessità.