Fonte: www.farmacista33.it
Meningite, il punto sui vaccini nelle farmacie. Richieste nella norma e qualche difficoltà di approvvigionamento «Non c’eÌ attualmente un’epidemia di meningite. L’andamento rispecchia il trend degli ultimi anni». Si apre con poche parole concise il primo dei 10 punti stilati dal Ministero della salute, in collaborazione con l’Iss e l’Aifa, parte del vademecum che chiarisce tutto ciò che serve sapere sulle infezioni batteriche da meningococco, pneumococco e haemophilus influenzae. E se da una parte i 10 comandamenti della meningite sono appena stati resi accessibili al pubblico sui siti governativi, dall’altra a fare il punto della situazione sulle richieste dei vaccini in farmacia sono proprio i farmacisti territoriali. Nelle Asl di diverse parti d’Italia, da Bologna ad Asti, da Genova a Sassari, la corsa al vaccino si è tradotta in una vera e propria psicosi, come si evince dalla stampa nazionale e locale.

Su una cosa sono d’accordo tutti i farmacisti territoriali: «Sicuramente c’è stato un aumento della richiesta di informazioni sui vaccini – afferma il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Genova Giuseppe Castello parlando con Farmacista33 – ma la quantità di vaccini dispensata da noi privati ha subìto un incremento minimo, al limite del non quantificabile. In provincia di Genova su circa 800 mila abitanti di vaccini ne saranno usciti una cinquantina». E a confermare quanto detto da Castello anche i presidenti di altri Ordini provinciali come quello di Rimini, Giulio Mignani: «Non abbiamo registrato particolari richieste al momento, se non di informazioni – commenta con Farmacista33 – In provincia di Rimini c’è stato un caso di infezione che ha colpito un 41enne ma l’episodio non ha generato il panico, d’altra parte, il vaccino dev’essere prescritto da un medico solo in caso di necessità». E un aumento significativo dei farmaci acquistati in farmacia non è stato osservato nemmeno in Toscana, l’unica regione dove è stata registrata una «variazione epidemiologica negli ultimi due anni che riguarda il focolaio di meningococco C – riporta il vademecum governativo – e che eÌ peroÌ circoscritto in un’area specifica nella quale la Regione ha immediatamente predisposto l’offerta gratuita della vaccinazione ad una ampia quota della popolazione».

D’altra parte «la vaccinazione negli adulti non eÌ raccomandata a meno che non siano presenti i fattori di rischio o le condizioni sopra riportate», ricorda il vademecum. In particolare, «in Toscana c’è stato un lieve incremento delle vendite del vaccino quadrivalente per la meningite C – afferma il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Pistoia e della Consulta degli Ordini della Toscana Andrea Giacomelli – un aumento comunque non paragonabile a quello che c’era stato all’inizio del 2016, anche perché c’è stata una pronta risposta da parte della struttura pubblica». Discorso diverso, invece, quello dell’approvvigionamento a partire dai grossisti: «Il quadrivalente per la meningite C si trova con una certa difficoltà – afferma Giacomelli – quindi talvolta facciamo fatica anche a soddisfare le non eccezionali richieste che ci stanno pervenendo. Anche il vaccino per la meningite b non si trova facilmente. L’anno scorso quando si trovava con difficoltà era perché buona parte della produzione era destinata alle Asl». Non la pensa diversamente Castello che ha confermato che «effettivamente alcuni dei vaccini non si riescono a trovare, probabilmente perché vengono indirizzati alle strutture pubbliche».