Fonte: www.federfarma.it
E alla fine viene il sospetto che sia stato soprattutto clamore mediatico. Sulla pelle dei farmacisti, accusati nei mesi scorsi da diversi sondaggi di non dispensare senza ricetta la pillola dei 5 giorni dopo per ignoranza delle riclassificazioni dell’Aifa o per obiezione deontologica. Ora però i dati di mercato fanno finalmente giustizia: a un anno dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della determina che ha “switchato” ellaOne a Sop, il farmaco ha decuplicato le vendite. E’ quanto emerge dal bilancio dell’azienda produttrice della pillola, HRAPharma Italia: nel 12 mesi che hanno preceduto il provvedimento dell’Aifa (cioè dal maggio 2014 all’aprile 2015), ulipristal acetato rappresentava il 6,8% del mercato della contraccezione d’emergenza. Nell’anno successivo ha raggiunto il 53,8%. con punte di oltre il 70% in alcune Regioni e una crescita, per l’intero territorio nazionale, del 686,7%.

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I dati, peraltro, ridimensionano anche i rischi di abusi e inappropriatezze: i dati, infatti, dicono che in Italia il ricorso alla contraccezione d’emergenza resta stabile. «A un anno di distanza» afferma Alberto Aiuto, general manager di HRAPharma Italia «i consumi ci indicano che la scelta della donna, del farmacista e del medico si è orientata su un’opzione farmacologica per la contraccezione d’emergenza in grado di ridurre più efficacemente il rischio di una gravidanza indesiderata». Le vendite della “contraccezione di scorta” sono rimaste sostanzialmente stabili «con una media di 365mila confezioni annue vendute dal 2008 al 2015».