fonte: www.farmacista33.it

A FarmacistaPiù 2022 convegno Afen “Promozione della salute e consulenza del farmacista: guadagnare qualità della vita, risparmiando sulla spesa sanitaria
Esiste l’urgenza di educare i cittadini a un corretto stile di vita e a una sana alimentazione, focalizzando l’attenzione sui principi della dieta mediterranea e sulla necessità di mantenere il corretto apporto nutritivo di tutti gli elementi e il farmacista, opportunamente formato, è autorizzato a erogare consulenze, anche dietro remunerazione, sui corretti stili di vita e può rappresentare un volano per contrastare la diffusione di obesità e sovrappeso.

Questi i temi emersi durante il convegno curato da Afen “Promozione della salute e consulenza del farmacista: guadagnare qualità della vita, risparmiando sulla spesa sanitaria”, tenutosi durante la recente edizione del convegno FarmacistaPiù 2022.
“L’obesità è una patologia che a sua volta ne causa altre – cardiovascolari, osteoarticolari, epatiche – ha affermato Michele Carruba, direttore Centro studi e ricerche obesità dell’Università statale di Milano, relatore del convegno. – La prevalenza di obesità e sovrappeso è in continuo aumento a livello mondiale. In Italia la situazione, se pur meno grave con una prevalenza tra gli adulti del 10%, desta preoccupazione soprattutto per i bambini, che detengono insieme a quelli greci il primato di prevalenza di obesità in Europa. C’è urgenza di educare popolazione a un corretto stile di vita e a un sana alimentazione, focalizzando l’attenzione sui principi della dieta mediterranea e sulla necessità di mantenere il corretto apporto nutritivo di tutti gli elementi”.
C’è consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione corretta ma molti non seguono comportamenti adeguati: “Solo il 18 e 31% – ha spiegato – introduce la giusta quantità di frutta e verdura; i latticini sono consumati correttamente solo dal 21 per cento della popolazione; esiste, in generale, uno scarso apporto di omega 3 derivanti da pesce e frutta a guscio, e inoltre per una persona su due l’apporto quotidiano di acqua è insufficiente. Il rispetto, anche solo parziale, dei principi alla base della dieta mediterranea potrebbe permettere di ridurre la mortalità del 20 per cento, e di ottenere importanti risparmi per il Ssn”.

“In qualità di operatore sanitario il farmacista, che può operare in sinergia con medici e pediatri, può rappresentare un volano per contrastare la diffusione di obesità e sovrappeso; le stime prevedono un peggioramento di questo quadro entro il 2030, con prevalenza dell’obesità pari al 20% e del 55% per il sovrappeso, con una maggior concentrazione nelle regioni del centro sud – ha affermato Francesco Settembrini, presidente dell’ordine dei farmacisti di Taranto. – Questi aspetti uniti all’aumento dell’aspettativa di vita comportano, in generale, il problema della gestione delle cronicità. Già con il Dl. 153/2009, al farmacista e alla farmacia territoriale è stato attribuito un nuovo ruolo, con sviluppo di competenze trasversali acquisite con una formazione professionale all’interno della programmazione strategica del sistema salute, mirata a dare un impulso alla qualificazione dell’offerta di nuovi servizi sociosanitari. In seguito, Fofi si è assunta l’impegno di dare al farmacista una nuova veste giuridica, in qualunque ambito professionale operi, con l’approvazione nel 2018 di un nuovo codice deontologico del farmacista”.
“Il farmacista, opportunamente formato, – ha proseguito Settembrini – è autorizzato a erogare consulenze, anche dietro remunerazione, sui corretti stili di vita. A tal fine sono in corso modifiche dei percorsi universitari, con adeguamento dell’offerta formativa alla nuova veste professionale a opera di Fofi, Miur e della Conferenza dei presidi delle facoltà di farmacia (con pubblicazione del DM 1147 del 10/10/2022). Esiste poi la possibilità di partecipare a corsi di formazione post laurea specifici, e di iscriversi all’Afen, Associazione farmacisti esperti in nutrizione” ha concluso Settembrini. “Le potenzialità della farmacia sono enormi, con attività che possono essere svolte in sinergia con i medici di medicina generale – ha commentato Pierluigi Pompei, presidente Afen e docente presso la facoltà di Farmacia dell’Università di Camerino – tra queste, l’esecuzione di screening diagnostici, per la valutazione di test da proporre ai clienti/pazienti che vadano a integrare la diagnosi del medico, così come l’esecuzione di test di nutrigenetica e di nutrigenomica, mirati a evidenziare alterazioni geniche responsabili dello sviluppo di patologie metaboliche, così da indirizzare verso appropriati interventi nutrizionali. Altri test possono, per esempio, portare a individuare eventuali alterazioni del microbiota e la presenza di intestino permeabile, oppure al monitoraggio della disbiosi, attraverso test sulle urine mirati alla rilevazione di specifici parametri derivanti dai processi di elaborazione degli alimenti. Il settore è in continuo fermento, e il farmacista, come primo baluardo del controllo di micro e macropatologie, sta attraversando un cambiamento del proprio assetto culturale per spostarsi verso l’ambito biomedico, per il quale possiede la professionalità. La laurea in farmacia oggi è complementare a quella di medicina, in grado di fornire conoscenze molto valide, ed esistono numerose possibilità di ampliare il proprio curriculum professionale. Afen propone corsi post laurea mirati agli aspetti della nutrizione e integrazione; l’università può introdurre, e noi lo stiamo già facendo, laboratori di pratica clinica per qualificare il farmacista in quella direzione”.