Fonte: www.farmacista33.it

Professione farmaceutica, Mallarini (Sda Bocconi): no a derive commerciali Le farmacie sono una grande opportunità per il sistema sanitario ma non sono percepite come tali. A ricordarlo a margine della presentazione di una ricerca sull’evoluzione della professione farmaceutica tra stato e mercato nel corso di FarmacistaPiù la prof.ssa Erika Mallarini della Sda Bocconi. «Oggi in tutti i paesi» sottolinea Mallarini «i sistemi sanitari sono costretti ad evolvere perché stanno cambiando i bisogni sanitari dei cittadini. Questo non rappresenta un fallimento del Ssn italiano o dei sistemi pubblici in generale bensì una naturale evoluzione. Nella ricerca abbiamo cercato di capire come si stanno evolvendo i sistemi e come il sistema pubblico si sta integrando con il privato dal punto di vista dell’offerta e dei sistemi assicurativi per coprire al meglio le esigenze dei cittadini» spiega la docente della Bocconi. Tra gli aspetti più rilevanti della ricerca la percezione della farmacia da parte dei direttori generali e delle istituzioni che sta cambiando profondamente e non in meglio per la categoria.

«È così» conferma l’esperta «prima era percepita come presidio dal 60% oggi solamente il 2% degli interpellati la considera tale. Per il 98% si tratta di un esercizio commerciale convenzionato». Numeri di cui tenere conto perché come spiega Mallarini profilano il rischio che «la farmacia venga tagliata fuori dal sistema, dalla governance e dalla gestione del territorio. Un esempio emblematico è rappresentato dai modelli di gestione delle cronicità che di fatto non prevedono le farmacie. Per questo» conclude è importante che i farmacisti facciano quello che sanno fare: sono grandi professionisti della salute, sono quelli che maggiormente si formano in ambito sanitario e hanno grande fiducia da parte dei cittadini quindi possono combinare competenza e fiducia. Una deriva commerciale nei loro comportamenti è estremamente rischiosa» conclude Mallarini «anche i cittadini, oltre alle istituzioni, iniziano a perdere fiducia. Se perde la farmacia perdono tutti, in primo luogo i cittadini».