Fonte: www.federfarma.it
“I farmacisti forniscono un servizio essenziale alla popolazione. Ciò è particolarmente evidente ora, durante la pandemia Covid. Anche se molti servizi quotidiani sono stati bloccati o limitati, i farmacisti hanno continuato a fornire servizi ai pazienti. Inoltre, i professionisti hanno continuato a preparare, dispensare e vendere i medicinali di cui i pazienti avevano bisogno e hanno fornito consigli sul loro uso corretto e sui possibili effetti collaterali”.
Il riconoscimento arriva direttamente da Eurostat, ufficio statistico dell’Unione europea in seno alla Commissione europea che raccoglie ed elabora dati provenienti dagli Stati membri dell’Unione europea a fini statistici. Nel Rapporto pubblicato, dal titolo “Pharmacists in the EU”, viene evidenziato che l’Italia si trova al terzo posto per numero di farmacisti per ogni 100mila abitanti, con un numero di 119 unità, per un totale di 71.953, riferiti al 2018. Dato che ha avuto una leggera flessione nel 2019, dove in Italia il numero di farmacisti si è portato a 69.269.
Nell’Unione europea, il numero di farmacisti per abitante varia notevolmente. Lo Stato membro dell’UE con il numero più alto è Malta, dove nel 2018 c’erano 129 farmacisti praticanti ogni 100.000 abitanti. Numeri elevati anche in Belgio (125), Spagna e Italia (119 in entrambi). La maggior parte degli Stati membri ha segnalato 50-110 farmacisti ogni 100 000 abitanti, sebbene i Paesi Bassi (21) fossero al di sotto di questo intervallo.
A fronte di questi dati, va considerato che il numero di abitanti per farmacia in Italia, pari a una farmacia ogni 3.077 abitanti, è inferiore alla media europea, pari a una farmacia ogni 3.200 abitanti. La farmacia italiana quindi garantisce un elevatissimo livello di capillarità e prossimità nei confronti dei cittadini