Fonte: www.farmacista33.it

Report sui generici: consumi in crescita nel canale farmacia Guadagna punti percentuali il consumo degli equivalenti: nel periodo gennaio-marzo guadagnano uno 2,8% nei consumi in classe A del canale farmacia rispetto al primo trimestre del 2016 con cui totalizzano il 20,88% del totale mercato a volumi, contro il 52,56% detenuto dai brand a brevetto scaduto. È quanto dato emerge dal Report trimestrale sui trend del mercato italiano di settore, realizzato dal Centro Studi di Assogenerici, che assegna ai generici equivalenti il 20,88% del totale del mercato farmaceutico a volumi nel canale delle farmacie aperte al pubblico (11,6% a valori). Il mercato dei generici equivalenti vale 1,5 miliardi (in prezzi ex factory), con un giro d’affari concentrato essenzialmente in classe A (1,17 miliardi; 77% del totale della spesa per farmaci generici). Dal punto di vista dei volumi, sempre in classe A, i generici equivalenti rappresentano a unità l’88,9% del mercato complessivo di settore.
L’analisi di Assogenerici segnala una performance comunque positiva degli equivalenti nel canale farmacia che si chiude con un +1,9% a unità e un +4% a valori, a fronte di segnali di retrocessione dei restanti segmenti del mercato farmaceutico. In questo senso il fattore a maggiore incidenza su questi trend è rappresentato dalle immissioni in commercio di nuovi farmaci generici equivalenti a seguito delle recenti scadenze brevettuali.
Ciò nonostante l’analisi sulla segmentazione del mercato a volumi nel canale farmacia evidenzia comunque una distanza tra i generici equivalenti e i brand a brevetto scaduto (20,88% vs 52,56%). Le specialità sotto brevetto coprono il 26,56% dei consumi. Ammonta invece al 14%, sempre nel mercato farmacia, la quota del mercato totale a valori totalizzata dagli equivalenti mentre i brand (sotto brevetto e a brevetto scaduto) si spartiscono a pari merito il restante 86%. Con riferimento ai soli consumi off patent, i generici equivalenti assorbono invece il 28% del mercato a volumi del canale farmacia contro il 72% detenuto dai brand a brevetto scaduto.
Il Report entra nel dettaglio dei consumi in classe A: nel periodo gennaio-marzo 2017 emerge una crescita complessiva dello 0,7% delle confezioni rimborsate dal SSN a fronte di una flessione delle confezioni relative ai prodotti ancora coperti da brevetto (-2,7% a gennaio-marzo rispetto allo stesso periodo del 2016) e – come già accennato – di una crescita del 2,8% dei generici equivalenti. Coerentemente in crescita il dato a valori: nel primo trimestre dell’anno la spesa rimborsata da SSN nel canale farmacia e cresciuta del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di una flessione dello 0,8% per i prodotti ancora coperti da brevetto e una crescita del 5,6% per il segmento dei generici-equivalenti.
Infine un’analisi dei consumi per area geografica, il consumo degli equivalenti si concentra soprattutto al Nord (34,5% a unità; 27,7% a valori), mentre risultano distanziati il Centro (25,2%; 17,6%) e il Sud Italia (20,1%; 13,8%). In particolare, a guidare la classifica dei consumi di equivalenti è la Provincia Autonoma di Trento (40,9% sul totale delle unità dispensate Ssn nel periodo gennaio-marzo), seguita dalla Lombardia (36,9%) e dall’Emilia Romagna (34,4%). Fanalino di coda Calabria (18,2%), Basilicata (18,3%), Campania e Sicilia (19,8%).
Il totale del differenziale di prezzo pagato dal cittadino nel trimestre, per ottenere il farmaco brand invece del generico, ammonta a 286 milioni di euro.