fonte: www.farmacista33.it

Dalla sindrome associata all’uso prolungato di dispositivi elettronici alla congiuntivite lieve: sono diversi i disturbi per i quali ci si reca in farmacia. I consigli da dare al banco

di Sabina Mastrangelo
Salute dell’occhio: dalla secchezza oculare alla congiuntivite lieve: i consigli da dare al banco
L’uso prolungato di device digitali può provocare sintomi a livello oftalmico, come secchezza oculare, mal di testa e vista offuscata. Questi effetti possono manifestarsi sia negli adulti che nei bambini. I farmacisti, in questo ambito, hanno un ruolo chiave nel consigliare prodotti di automedicazione per patologie oftalmiche lievi o nell’inviare il paziente a una valutazione specialistica. Ad affrontare il tema è un articolo su PharmacyTimes curato da Yvette Terrie.

L’importanza della cura degli occhi
Una cura degli occhi di routine è essenziale per mantenere la salute generale e ridurre o trattare vari disturbi oftalmici, che possono influire negativamente sulla vista e sulla qualità della vita correlata alla salute. L’uso prolungato e continuo dei dispositivi elettronici, come cellulari, computer e tablet, contribuisce ad aggravare i problemi oftalmici, tanto che l’American Optometric Association ha identificato una sindrome particolare associata all’uso di device, la Digital Eyestrain Syndrome (DES) o Computer Vision Syndrome (CVS), che può aumentare il rischio di soffrire di secchezza oculare, con occhi rossi e pruriginosi, nonché mal di testa, vista offuscata, sensazione di corpo estraneo negli occhi, irritazione, lacrimazione, fotofobia, affaticamento degli occhi e strabismo.

I disturbi più comuni per i quali ci si rivolge in farmacia
Accanto alla DES, spesso le persone si rivolgono al farmacista per chiedere consigli sulla sindrome dell’occhio secco (DED), nel qual caso, secondo l’esperta, è consigliabile raccomandare di rivolgersi al medico di medicina generale o a uno specialista per determinarne la causa e per verificare che l’autogestione sia appropriata. Altri comuni problemi oftalmici che possono essere trattati autonomamente includono: congiuntivite allergica da lieve a moderata, edema corneale, blefarite e dermatite da contatto della palpebra. Anche in questi casi, i pazienti dovrebbero essere incoraggiati a chiedere un consulto medico.

Il consiglio del farmacista
Oltre a indicare di rivolgersi al medico nei casi più gravi, i farmacisti possono avere un ruolo nell’identificare medicinali che possono contribuire ad aggravare comuni patologie oftalmiche e fornire raccomandazioni cliniche in base alle esigenze del paziente. Inoltre, questi operatori sanitari possono educare i pazienti sull’importanza della salute oftalmica e istruirli sulla corretta somministrazione di farmaci oftalmici, sulla loro conservazione e preparazione, sul corretto dosaggio, sulla frequenza di somministrazione e sulla durata di utilizzo consigliata.

I farmacisti, poi, dovrebbero ricordare ai pazienti l’importanza di sottoporsi a esami oculistici di routine, soprattutto nei casi di cataratta, retinopatia diabetica, glaucoma e degenerazione maculare correlata all’età, oltre che di mantenere una dieta sana e fare frequenti pause quando si passa tanto tempo davanti allo schermo durante il giorno. Infine, i farmacisti dovrebbero incoraggiare i pazienti a discutere dei fattori di rischio per patologie oculari con il loro medico di base, per preservare la vista.