Fonte: www.federfarma.it | 09 luglio 2016
Accolta a pieno titolo nei Livelli essenziali di assistenza grazie alla bozza di dpcm approvata l’altro ieri da Stato e Regioni, la farmacia dei servizi non può comunque permettersi di sottovalutare il crescente mercato della Sanità privata. Dove stanno cominciando ad affacciarsi nuovi competitor agguerriti e ben attrezzati. E’ il caso per esempio delle cosiddette “retail clinic”, ossia poliambulatori multispecialistici che nei centri commerciali offrono trattamenti per le piccole patologie o servizi per la salute e la prevenzione. Il format è già ben radicato negli Usa (dove si contano più di 2mila strutture), in Italia è sbarcato da poche settimane con l’inaugurazione di Humanitas Medical Care, prima retail clinic del gruppo ospedaliero Humanitas.

Aperta nel centro commerciale di Arese, in provincia di Milano, la clinica copre circa 1.200 mq di superficie e mette a disposizione oltre 20 specialità mediche: dalla ginecologia alla dermatologia, dalla cardiologia all’urologia, dall’oculistica all’ortopedia, dalla dietologia alla pediatria. E poi un punto radiologico, un ambulatorio odontoiatrico e un centro prelievi, di prossima apertura. Un ospedale insomma, ma senza le sembianze dell’ospedale: l’architettura degli ambienti ricalca l’impronta del mall, all’accoglienza non c’è personale medico ma hostess e i sanitari in servizio sono stati preventivamente formati in corsi affidati a esperti del retail e del mass market.

«Humanitas Medical Care» spiega il direttore della retail clinic, Alessandro Russo «vuole incentivare la cultura della salute e del take care della persona, con un approccio globale a 360 gradi. L’offerta clinica è pensata per rispondere ai bisogni delle persone e include percorsi dedicati e specifici per il mondo femminile, per quello infantile e per gli sportivi, con specialità proprie della medicina dello sport, completate da consulenza fisiatrica e terapie fisioterapiche. Il posizionamento all’interno del centro commericiale (il più grande d’Italia, ndr) è strategico e consente a Humanitas di avvicinarsi al territorio, instaurando una relazione continuativa».

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