Fonte: www.federfarma.it

Entro il 2022 tutti gli ambulatori scozzesi di cure primarie disporranno di un farmacista clinico abilitato alla prescrizione. E’ quanto prevede il nuovo Piano sociosanitario pubblicato a dicembre dal Governo di Edimburgo, che nell’ambito della Devolution britannica amministra la sanità pubblica nel regno scozzese: i farmacisti lavoreranno nelle “Gp practice” (in pratica l’equivalente delle Uccp italiane) nell’assistenza ai pazienti cronici, in modo da permettere ai medici di famiglia di concentrarsi sull’acuzie e sui casi di maggiore complessità.

L’obiettivo del Piano, in particolare, è quello di collocare 140 farmacisti clinici negli ambulatori della mg entro il 2018, per poi arrivare alla totale integrazione entro il 2022.
I pazienti, si legge nel Piano sociosanitario, avranno grazie a tale programma un accesso più rapido ai trattamenti, gestiti da un team multiprofessionale composto – oltre che dal medico di famiglia – dall’infermiere, dal fisioterapista, dall’operatore sociosanitario, dallo psicologo e dal farmacista clinico. Nonostante una parte delle “Gp practice” scozzesi sia autorizzata a dispensare farmaci (il 7% delle circa cinquemila attualmente in attività), le farmacie del territorio hanno espresso il proprio sostegno al Piano per voce di Community pharmacy scotland (Cps), l’ente di rappresentanza che negozia i rinnnovi di accordi e convenzioni.