fonte: Pensa Pharma

Con l’estate arriva il caldo, le belle giornate, l’abbronzatura e anche la dermatite da sudore.
Ebbene sì, possiamo parlare apertamente di sudore senza che quest’ultimo diventi un tabù! Ci siamo accorti che, quando si parla di sudore, moltissime persone arricciano il naso e siamo stupiti da quanto poco si sappia sul sudore oggigiorno.
Sudare è una cosa del tutto naturale, anzi è una difesa del nostro corpo!
Il sudore
Nello strato intermedio della nostra cute ci sono circa 3-4 milioni di ghiandole sudoripare. Quando sudiamo? Quando siamo agitati, quando pratichiamo attività sportiva, quando abbiamo sbalzi ormonali (come la menopausa per le donne) e, ovviamente, quando fa caldo.
La sudorazione è una difesa del nostro corpo, che serve per abbassare la temperatura corporea facendo evaporare l’acqua contenuta nel sudore. Una seconda funziona del sudore è quella di eliminare le tossine presenti nel nostro organismo.
Sintomi della dermatite da sudore e come prevenirla
Dunque, non c’è da vergognarsi se si suda, c’è solo da fare attenzione a un piccolo dettaglio: la sudorazione può irritare la pelle.
La dermatite da sudore è un’infiammazione leggera della pelle, che provoca un’improvvisa e fastidiosa eruzione cutanea.
Un eritema che si manifesta con più frequenza d’estate e che colpisce le zone che sono più soggette a sudorazione e conseguente sfregamento. Un esempio? Le ascelle, l’interno coscia, l’inguine e anche la schiena.
I sintomi sono un prurito intenso e improvviso, pizzicore, sensazione di calore localizzato e chiazze rosse nelle zone interessate.
Il fattore positivo è che la dermatite da sudore è facile da prevenire e altrettanto facile da curare.
Per prevenirla basta sciacquarsi frequentemente, non usare saponi o bagnoschiuma aggressivi, evitare profumi e mantenere la pelle il più asciutta possibile.
Per alleviare il prurito, invece, sono particolarmente utili impacchi di camomilla o creme a base di cortisone.

Dunque, nessuna vergogna se sudiamo, ma facciamo attenzione alla dermatite da sudore.