Fonte: www.ilfarmacistaonline.it

Prosegue invece il boom della distribuzione diretta delle Asl con un incremento della spesa di oltre il 35%. Torna a crescere la compartecipazione alla spesa dei cittadini. Ad aumentare è la quota da pagare se si sceglie un branded invece che un generico, mentre calano i ricavi dal ticket fisso sulla ricetta. IL REPORT AIFA
17 SET – Pubblicato da Aifa il monitoraggio della spesa farmaceutica 2016 con i dati dei primi 5 mesi dell’anno. La spesa territoriale, tra farmacie e distribuzione diretta (senza pay back e senza innovativi) raggiunge i 5.778 milioni di euro e sfonda il tetto programmato di 415 milioni.

La spesa ospedaliera si assesta invece sul 2.573 milioni e sfonda il tetto di ben 821milioni di euro (si è speso in sostanza il 46% in più rispetto a quanto programmato).

Ticket. Torna a salire (+0,9% % rispetto a stesso periodo 2015) il conto per i cittadini che in ogni caso hanno compartecipato al costo dei farmaci tra gen e maggio per ben 662 milioni di cui 437 milioni per la quota di differenza di prezzo tra generico e branded e la restante parte come ticket fisso sulla ricetta.

Spesa farmaceutica convenzionata (farmacia). In continua discesa invece la spesa lorda convenzionata tramite farmacie. Nei primi 5 mesi del 2016 è stata di 4.515 milioni, in calo di 192 milioni rispetto allo stesso periodo del 2015 (-4,1%).

La netta farmacia (depurata di sconti a carico della filiera e ticket a carico dei cittadini) è stata invece di 3.495 milioni, con un decremento di 182 milioni rispetto all’anno passato (-5%).

Le ricette passate per il canale farmacia sono state 252 milioni, con una diminuzione del 2,7% rispetto all’anno precedente.

Il calo maggiore della spesa attraverso il canale farmacia si è registrato in Valle d’Aosta (-23,6%) ma è presente in tutte le Regioni.

Il ticket versato dai cittadini tra gennaio e maggio 2016 è stato di 662,7 milioni di euro, in aumento (+0,9% rispetto al 2015). Ma se si scorpora il dato si conferma che ad aumentare, in particolare, è stato l’ammontare della quota da pagare in caso si scelga un branded rispetto all’equivalente rimborsato dal Ssn che ha subito un incremento dell’2,6% rispetto al 2015. Al contrario l’ammontare del ticket fisso su ricetta è calato in percentuale quasi analoga (-2,1%).

La spesa per distribuzione diretta. Continua il boom per l’erogazione dei farmaci dal canale diretto delle Asl anche nei primi 5 mesi di quest’anno con un aumento del 35% rispetto al 2015 e un conto economico 2016 di 2.264,7 mln di euro rispetto agli 1.677,9 mln dell’anno precedente.

Per quanto riguarda il tetto programmato, che per l’insieme della spesa territoriale corrisponde all’11,35% del Fondo sanitario, l’Aifa prende a base di calcolo una spesa complessiva territoriale pari a 5.778 milioni (spesa al netto anche dei farmaci del fondo degli innovativi e dei pay-back delle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) e calcola uno sfondamento nazionale di 414,5 milioni di euro.

Nei primi tre mesi del 2016 sono 14 le Regioni a sfondare il tetto territoriale con la Sardegna che si conferma in testa a questa classifica in termini di percentuale di sfondamento.

Spesa farmaceutica ospedaliera. La spesa calcolata da Aifa ai fini della verifica del rispetto del tetto programmato del 3,5% del Fsn (e quindi al netto della spesa per distribuzione diretta dei farmaci classificati in fascia A, della spesa per vaccini e della spesa per medicinali di fascia C e C-bis e al netto dei pay-back versati dalle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) è stata di 2.573 milioni di euro e ha sfondato il tetto di ben 821 mln.

Il tetto è stato sfondato in tutte le Regioni, tranne che nella PA di Trento.

Spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera nel periodo gennaio-maggio 2016 e verifica del rispetto del tetto di spesa del 14,85%, per regione