fonte: www.federfarma.it

Durante la pandemia, anche i controlli dermatologici hanno subito un decremento. Uno studio condotto in Spagna su 218 pazienti, ha però dimostrato come l’attività di teledermatologia offerta nelle farmacie di comunità, ha permesso di individuare il 30% di lesioni cutanee non benigne e di indirizzare i pazienti allo specialista.

I cittadini hanno richiesto teleconsulti presso le loro farmacie di fiducia dove i farmacisti hanno rilevato le lesioni inviando le foto scattate con l’ausilio di una speciale apparecchiatura agli specialisti. I pazienti sono stati ricontattati in un secondo momento per la comunicazione della diagnosi e delle raccomandazioni formulate dai dermatologi.
A riportare i dati è l’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) che, sulla scia dell’esperienza spagnola, sottolinea come la teledermatologia in farmacia sia stato uno strumento efficace durante la pandemia. L’IMI sottolinea che anche in Italia, nei mesi di febbraio-aprile 2020, si è osservata una sostanziale riduzione (-31,3%) nel numero delle prime visite, nel numero di biopsie (-36,5%) e di escissioni (-22,9%) rispetto al 2019. In calo sono risultate anche le diagnosi istologiche e le nuove terapie.