Fonte: www.federfarma.it

Sale di un altro gradino e arriva fin dentro l’Istituto Poligrafico-Zecca dello Stato l’indagine sui bollini “fallati” avviata nei mesi scorsi dalla procura di Salerno. Merito di due differenti ispezioni dei Nas, condotte tra il 5 e l’8 maggio nelle sedi del Poligrafico di Roma e Foggia per verificare qualità e caratteristiche della produzione. Sotto la lente, in particolare, sarebbero finiti i bollini freschi di stampa, che i militari avrebbero confrontato con quelli presenti sulle confezioni sequestrate ad aprile ad alcuni titolari di farmacia e distributori del salernitano, avellinese e beneventano.

Come si ricorderà la vicenda era partita dalla denuncia presentata nei mesi scorsi da un privato, insospettito dall’aspetto dei bollini presenti su alcune confezioni acquistate in una farmacia. Ai primi di aprile i Nas avevano visitato il titolare e sequestrato un paio di centinaia di scatole, in gran parte Otc, senza contestare nulla al farmacista. Quindi, nelle settimane successive, erano seguite alcune ispezioni tra i distributori, con il sequestro di più di 15mila confezioni. Tutte, a quanto aveva poi riferito la stampa, caratterizzate dalla presenza di bollini difettosi: codici facilmente cancellabili, mancanza dei tre strati adesivi e assenza del caduceo sulla filigrana.

Due, ovviamente, le ipotesi su cui lavorano gli inquirenti: i difetti nascondono un tentativo di falsificazione da parte di qualche organizzazione interessata a lucrare sul commercio di farmaci (ma allora non si capisce perché la contraffazione abbia riguardato principalmente farmaci Otc, poco costosi) oppure sono il risultato di errori produttivi del Poligrafico. Le due ispezioni nelle sedi di Roma e Foggia dovrebbero fornire elementi utili a sciogliere il dilemma, e forse qualcosa c’è già: secondo quanto riportato da alcuni giornali, infatti, i Nas avrebbero appurato che le procedure del Poligrafico non prevedono verifiche sulla qualità al termine del processo di stampa, né esiste una tracciabilità dei collaudi effettuati prima che i bollini lascino la produzione. Intanto, ieri, è stata quasi interamente dedicata al tema anche la seduta del tavolo sulle carenze coordinato dall’Aifa e partecipato da istituzioni e filiera.