Le cinque cose da sapere sulla sarcopenia

Le cinque cose da sapere sulla sarcopenia

fonte: Abiogen Pharma

I muscoli scheletrici, ancorati alle ossa attraverso i tendini, sono diffusi in tutto il corpo. Grazie alla loro capacità di contrarsi, ci permettono il movimento. Svolgono inoltre svariate altre funzioni, tra cui mantenere postura e posizione del corpo, regolare la nostra temperatura corporea, immagazzinare sostanze nutrienti, quali gli aminoacidi, e stabilizzare le articolazioni. Con l’invecchiamento i muscoli tendono a diventare meno tonici e si assiste alla diminuzione della massa muscolare scheletrica. Questo processo riguarda tutti noi, è fisiologico, ma talvolta, per esempio in caso di sedentarietà e stile di vita poco sano, la perdita di massa e di forza muscolare è tale da sfociare in una patologia, la sarcopenia. È allora necessario correre rapidamente ai ripari.

La sarcopenia è una sindrome, cioè un insieme di sintomi, che si caratterizza per la progressiva e generalizzata perdita di massa muscolare scheletrica, forza del muscolo e performance fisica: gradualmente, diminuiscono sia la quantità di tessuto muscolare che il numero e le dimensioni delle fibre del muscolo. Solitamente associata all’invecchiamento avanzato, la sarcopenia è ora riconosciuta anche prima dei 60 anni. Si stima, in media, che dopo i 50 anni si perda ogni anno circa l’1-2% della massa muscolare, arrivando a una riduzione compresa tra il 30% e il 50% quando si raggiungono gli 80 anni.
La sarcopenia aumenta il rischio di disabilità, cadute, lesioni, ospedalizzazione, limitazione dell’indipendenza e mortalità. La buona notizia è che i progressi in campo sociale, medico e tecnologico permettono oggi di contrastarla, garantendo un’aspettativa di vita simile a quella di chi non soffre di sarcopenia.

Non è moltissima la letteratura scientifica che ha esplorato i fattori di rischio associati alla sarcopenia. Le evidenze esistenti sottolineano che ci sono altre condizioni di rischio oltre all’invecchiamento: malnutrizione, obesità, inattività fisica e patologie quali osteoporosi (per l’influenza reciproca tra il sistema muscolare e quello dell’osso), diabete e sue complicazioni. L’alimentazione e l’attività fisica regolare sono dunque importantissimi fattori di prevenzione. L’attività fisica, in particolare, ha un impatto diretto sulla qualità e sulla quantità muscolare, poiché aumenta la forza e la massa anche negli anziani. Dal punto di vista dei nutrienti, si è osservato che un’assunzione insufficiente di alcune proteine comporta come conseguenza una scarsa disponibilità di aminoacidi ramificati, tra cui la leucina, fondamentale per mantenere una massa muscolare adeguata.

La diagnosi di sarcopenia avviene in pochi semplici passaggi. Il medico sottopone al paziente un questionario con cinque domande relative a forza, camminata, trasferimenti posturali, salita delle scale e cadute accidentali. Un punteggio complessivo pari o superiore a 4 è indice di una possibile sarcopenia. Nel caso, si prosegue con la valutazione della forza muscolare, attraverso la misura della forza di presa della mano o il test di alzata dalla sedia, usato come indicatore per la forza dei muscoli delle gambe. La prova di alzata dalla sedia misura il tempo necessario a un paziente per alzarsi cinque volte da una posizione seduta e senza usare le braccia. Nello step successivo, si stimano la quantità e la qualità della massa muscolare, tramite varie metodiche, per l’eventuale conferma di sarcopenia. Qualora si accerti la patologia, se ne definisce poi la severità con la misurazione della performance fisica.

Fortunatamente, è possibile contrastare la sarcopenia rallentandone il processo e così vivere una vita autonoma. Come? Con una regolare attività fisica e con il giusto apporto di nutrienti chiave. Il fabbisogno proteico per gli anziani, utile a sostenere la massa e la funzionalità muscolare, è di 1,0-1,3 g/kg/giorno. Queste quantità riducono del 40% la perdita di massa muscolare rispetto alle raccomandazioni inferiori precedenti. La prima cura per la sarcopenia è insomma assicurare ai muscoli un adeguato apporto dei giusti nutrienti, in particolare aminoacidi che compongono le proteine, come la leucina, e anche acidi grassi omega-3. Nel muscolo scheletrico, la leucina modifica il turnover proteico, migliora assorbimento e metabolismo del glucosio da parte del muscolo e gli omega-3 hanno un effetto anabolico. Inoltre, giocano un ruolo importante anche i probiotici, in grado di modificare il microbiota intestinale, il quale esercita un’influenza sul metabolismo del muscolo.

Prontuario aggiornato, in Gazzetta trasferimento antidiabetici alla convenzionata. Ecco cosa cambia

Prontuario aggiornato, in Gazzetta trasferimento antidiabetici alla convenzionata. Ecco cosa cambia

fonte: www.farmacista33.it

È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la Determinazione Aifa con cui viene aggiornato il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio (Pht) e che contiene l’elenco dei medicinali oggetto di trasferimento dalla distribuzione diretta alla convenzionata

di Francesca Giani
Prontuario aggiornato, in Gazzetta trasferimento antidiabetici alla convenzionata. Ecco cosa cambia
È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la Determinazione Aifa con cui viene aggiornato il prontuario della continuità assistenziale ospedale-territorio (Pht) e che contiene l’elenco dei medicinali oggetto di trasferimento dalla distribuzione diretta alla convenzionata. A essere inclusi sono quelli afferenti alla categoria farmacologica delle gliptine. Con la determinazione sono poi state confermate le modalità di rimborso e definite le modalità di retrocessone da parte delle aziende alle Regioni del valore degli sconti confidenziali negoziati con Aifa a favore del Ssn.

Nuovo prontuario: in Gazzetta la riclassificazione delle gliptine
La determinazione del 3 maggio – GU del 10 maggio, che entrerà in vigore il 25 maggio – parte da quanto deciso dalla Commissione Scientifica ed Economica (CSE) che ha individuato come classe farmacologica oggetto di riclassificazione quella delle gliptine (N- inibitori della dipeptil-peptidasi IV; ini- bitori della DPP-4; in monoterapia e in associazione, ad eccezione di quelle in combinazione con le gliflozine), in quanto “categoria di farmaci antidiabetici, per la quale sussistono i criteri per favorirne l’accesso in termini di prossimità attraverso le farmacie territoriali”. Come si legge, tale categoria di farmaci è stata presa in considerazione “a seguito dell’accertamento della presenza dei criteri individuati, della spesa farmaceutica nell’ultimo anno mobile sulla base dei dati disponibili e della capienza del tetto del 6,8% della convenzionata per il 2024”.

Restituita centralità alla farmacia. Fondamentale monitorare l’andamento della spesa
La disposizione si inserisce all’interno delle misure contenute nella legge bilancio 2024 che hanno definito anche la nuova remunerazione per le farmacie. Con l’insieme di tali disposizioni «abbiamo voluto restituire centralità ai pazienti, garantendo prossimità e capillarità nell’accesso al farmaco, e al contempo valorizzando la farmacia e il farmacista, che tornano a essere punto di riferimento» aveva detto di recente il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. «I passaggi di farmaci dalla diretta alla convenzionata devono garantire in ogni caso tenuta economica e verranno effettuati a step». Questo primo passaggio «vale circa 130 milioni di euro». A fine febbraio, da Gemmato è infatti stato istituito, presso il Ministero della salute, il Tavolo tecnico per il monitoraggio dell’andamento della spesa connessa all’espletamento del servizio di dispensazione dei farmaci del Servizio sanitario nazionale da parte delle farmacie. «Se le previsioni saranno confermate» aveva concluso Gemmato «nel 2025, in relazione ai lavori di Aifa di aggiornamento del prontuario, si potrà procedere con un ulteriore spostamento di farmaci dalla diretta alla convenzionata – rimanendo entro un ambito di valore compreso tra i 100 e i 200 milioni di euro».

Rimborsabilità e sconti confidenziali: le indicazioni
Per quanto riguarda i contenuti del provvedimento, dalla Cse è stato sottolineato come “la riclassificazione non richieda rinegoziazione delle condizioni di ammissione alla rimborsabilità con i titolari delle A.I.C. coinvolti, in quanto non incide modificando il place in therapy di questi medicinali, ma incide favorendo l’acceso in prossimità del paziente al trattamento”. L’indicazione a verbale è quella di “tener comunque conto dell’esaurimento dei prodotti oggetto di riclassificazione già acquistati dalle regioni per la distribuzione in nome e per conto”.
Oggetto della determina è poi la procedura di gestione della retrocessione alle Regioni del valore degli sconti confidenziali negoziati dall’AIFA con le aziende farmaceutiche, a beneficio del Servizio sanitario nazionale, le cui modalità operative sono contenute nel Disciplinare tecnico allegato.
A fine marzo, l’Aifa aveva comunque comunicato l’avvio del procedimento di riclassificazione alle aziende titolari al fine di acquisire eventuali controdeduzioni. Nello specifico, “un titolare di A.I.C. ha richiesto di accedere alla riclassificazione ad esito di una procedura di rinegoziazione e, quindi, risulta escluso dall’allegato relativo all’elenco”.

Parte a Verona il progetto “Farmacia amica dell’autismo”

Parte a Verona il progetto “Farmacia amica dell’autismo”

fonte: www.farma7.it

Federfarma Verona aderisce al progetto “Farmacia amica dell’autismo” dell’Associazione “Continuando a crescere onlus”, dedicato a ragazzi e adulti con sindrome autistica, con la partecipazione diretta delle farmacie territoriali.

Le farmacie veronesi che aderiscono al progetto “Farmacia amica dell’autismo” dell’associazione “Continuando a crescere onlus” offrono un nuovo servizio di accoglienza per agevolare la comunicazione.
Le farmacie veronesi aderenti alla campagna (riconoscibili grazie a una apposita vetrofania) hanno infatti predisposto un servizio pratico di accoglienza, esponendo sul banco particolari calendari formati da tabelle comunicative di veloce consultazione che, attraverso simboli chiari, consentono una agevole comunicazione tra utente e farmacista sulle più comuni esigenze di salute.

verona-farmacie e autismo
Commenta Monica Meda, presidente di “Continuando a crescere onlus” (più informazioni sul sito qui): “Si tratta di un progetto pilota che per la prima volta in Italia permette un dialogo attivo tra farmacie e autismo. Partiamo da Verona e, qualora dovesse avere un buon riscontro, siamo pronti a diffondere l’iniziativa anche in altri territori. Le tabelle di simboli sono ideate per le persone con autismo, ma possono essere utilizzate anche per comunicare con turisti che non conoscono l’italiano, persone sorde o ipoudenti”.

Aggiunge la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni: “Tre anni fa abbiamo cominciato la collaborazione con “Continuando a crescere” distribuendo in farmacia dépliant che informavano e sensibilizzavano la popolazione sui disturbi dello spettro autistico. Il contatto visivo, il tono di voce rilassato e sereno, un semplice sorriso sono indispensabili per un approccio empatico. E ora compiamo questo ulteriore passo in avanti che vede ancora una volta il modello sociale della farmacia al fianco di utenti speciali”.

Qualche dato sull’autismo
Secondo dati diffusi dal Ministero della Salute, oggi in Italia un bambino tra i 7 e i 9 anni su 77 ha disturbi dello spettro autistico. I non numerosi studi internazionali disponibili stimano una diffusione di questo genere di problematica in un adulto su cento.

Visione, consolidamento e integrazione della farmacia

Visione, consolidamento e integrazione della farmacia

fonte: www.farmacianews.it

In questi anni, contraddistinti da aspetti eterogenei di complessità e di emergenze, la dinamicità evolutiva del ruolo della farmacia di comunità restituisce, sia agli osservatori più attenti sia a coloro che si giovano dei suoi servizi, un’immagine di rinnovato presidio di assistenza territoriale di prima istanza, di porta di accesso al servizio di assistenza farmaceutica, come pure ai servi sociosanitari del Sistema regionale di competenza territoriale. Una domanda potrebbe sorgere spontanea: la farmacia di comunità ri-diventa un presidio sanitario di assistenza sanitaria di prima istanza… oppure lo è sempre stato? Domanda semplice e diretta, che richiederebbe risposta altrettanto semplice e puntuale.

In realtà, la complessità degli aspetti da considerare necessita certamente di un’analisi più approfondita. Quello che mi sento di sottolineare è che, da parte dei cittadini e di tutti coloro che ricorrono al supporto e ai servizi offerti dalla farmacia territoriale, fondamentalmente non c’è mai stato alcun dubbio sulle capacità di rispondere alle esigenze sanitarie espresse dalla popolazione, sia con il sempre elevato numero di accessi e gradimento dei servizi offerti sia attraverso gli esiti di precise analisi dedicate ad ampie indagini di ricerca rivolte alla popolazione.

Parallax invented by Equativ.com
Quanto sopra, trovo sia riconducibile alle volontà e capacità di tutta la comunità dei farmacisti territoriali di mettersi sempre in gioco alle diverse latitudini della penisola, con sacrificio e abnegazione, per rispondere ai bisogni sanitari provenienti dalla popolazione e, nel contempo, allo sforzo attuativo, su base volontaria, di accogliere e realizzare le disposizioni connesse con la legge della farmacia dei servizi.

A questo proposito, innegabile ed encomiabile lo slancio della stragrande maggioranza dei farmacisti di comunità, in parole semplici: orgoglio e senso di appartenenza professionale di categoria accompagnato da generosa disponibilità nei confronti della popolazione, per altro riconosciuti anche dalla Presidenza della Repubblica attraverso il conferimento della medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica ai farmacisti italiani, su proposta del Ministero della Salute nello scorso anno.

Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza la lungimirante visione e progettualità dei rappresentanti di categoria a tutti i livelli, in primis della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani in tempi non sospetti e nei quali si intravedevano già le nubi delle future criticità legate alla sostenibilità dell’assistenza farmaceutica e sanitaria.

In realtà, una doppia visione strategica da parte della Federazione: per un verso, indirizzata a elaborare proposte volte a fornire risposte alle esigenze di salute e di servizi sanitari per la popolazione; dall’altro, per incrementare la consapevolezza da parte delle istituzioni amministrative e politiche che una ridefinizione legislativa-normativa, in chiave attualizzata e sempre in coerenza all’ambito di competenza professionale, poteva essere l’occasione di svolta per strutturare con maggiore solidità ed efficienza la prossimità dell’assistenza sanitaria, accorciando la filiera dell’offerta di salute.

In particolare, nei confronti delle fasce di popolazione più fragili e affette da patologie croniche, attraverso l’incremento delle attività di prevenzione sanitaria a più livelli [diagnostica di prima istanza (anche prevedendo il prelievo di campioni biologici a livello nasale, salivare od orofaringeo), telemedicina, profilassi vaccinale, screening oncologici, monitorando aderenza e riconciliazione terapeutica, farmacovigilanza e recentemente test diagnostici per il contrasto all’antibiotico-resistenza a supporto del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, ai fini dell’appropriatezza prescrittiva] e allentando nel contempo il carico di prestazioni sanitarie improprie sui presidi ospedalieri.

Nel momento in cui si scrive (alla vigilia della Santa Pasqua), vicinissimi all’inaugurazione della XXVII edizione di Cosmofarma Exhibition, appare certo che grande parte del palcoscenico professionale ed istituzionale di questa edizione 2024, sarà occupato dall’analisi di alcuni temi recentemente approvati nel Consiglio dei Ministri del 26 marzo scorso con il disegno di legge recante le “Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese”, nel quale una parte non secondaria riguarda proprio il consolidamento delle attività sociosanitarie che si svolgono nella farmacia di comunità. Un percorso assolutamente rilevante sia nella sostanza sia nella forma.

Infatti, nel merito, il divenire di questo passaggio legislativo parlamentare, dopo tanti anni dibattuti alla ricerca di una assistenza territoriale meglio strutturata, sganciandosi dal contesto emergenziale, permetterebbe il reale riconoscimento alla farmacia di comunità di un posizionamento (nei fatti già recepito da tempo da parte della popolazione e degli utenti) caratterizzato da organicità strutturale e continuità di funzioni, con rilevante riduzione delle disuguaglianze nell’ambito dell’offerta di assistenza integrata nel Sistema sanitario.

Nella forma, invece, la previsione del posizionamento di un’insegna che, oltre alla “croce verde”, riporti la denominazione di “farmacia dei servizi” comunica e chiarisce formalmente tutte le prestazioni della farmacia-presidio sanitario territoriale a beneficio della popolazione, specie a quella disagiata rispetto ai presidi ospedalieri.

Un Ddl certamente da promuovere e sostenere nel suo iter, che appare indirizzato strategicamente verso un modello di assistenza primaria più integrata a misura di cittadino e possibilmente da armonizzare in modo coerente ed equilibrato con la medicina generale (alle prese con la carenza di medici) e con le case di comunità, per ora distribuite in modo disomogeneo, in prevalenza nelle sole aree metropolitane.

aggiornamento tecnico 9-10 maggio 2024

Aggiornamento 10-05-24

FARMACO

1) MODIFICA STAMPATI

Sono pubblicati alcuni provvedimenti di modifica stampati di medicinali, come
di seguito specificato:

  • G.U. 106 del 8/5/24 (consegna foglio illustrativo dal 7/6/2024)

GESTODIOL (037684)

  • G.U. 54, Foglio delle inserzioni del 9/5/24 (consegna foglio illustrativo dal 8/6/24)

NORITREN (048433)
MOXIFLOXACINA PENSA (046817)
PRAMIPEXOLO PENSA (040056)
VICKS FLU ACTION (042499)
VASTICOR (038066)
WINCLAR (037446)
LENOSPREAD (025496)
ALOZOF (037540)
CLARITROMICINA TEVA (037559)
LEVOCETIRIZINA TEVA (039265)
KLACID (027370)
Il foglio illustrativo sarà successivamente reso disponibile dal Titolare AIC
secondo le tempistiche previste dalle vigenti disposizioni normative.

2) LOTTI AGGIORNATI

032004020 CUSIMOLOL*COLL 5ML 5MG/ML
Primo lotto aggiornato: 3XZF1E scadenza 30/4/2026

042234068 CARVEDILOLO AURO*30CPR 25MG
Primo lotto aggiornato: CMD24005B scadenza 12/2026

043154057 RELVAR ELL*INAL 184+22MCG 30D
Primo lotto aggiornato: GL5U scadenza 9/2025

043444025 LAVENTAIR ELLIPTA*30D 55+22MCG
Primo lotto aggiornato: NA33M scadenza 12/2025

035666080 XYZAL20CPR RIV 5MG Primo lotto aggiornato: 372757 scadenza 5/2027 035666205 XYZALOS GTT FL 20ML 5MG/ML
Primo lotto aggiornato: 24C19 scadenza 2/2026

029534017 PIROXICAM EG*IM 6F 20MG 1ML
Primo lotto aggiornato: G238767 scadenza 30/11/2025

029456011 DICLOFENAC EG*30CPR 50MG GASTR
Primo lotto aggiornato: M242420 scadenza 31/12/2027

046645026 RUBRACA*60CPR RIV 250MG FL
Primo lotto aggiornato: M004640 scadenza 5/2026

3) REVOCA SU RINUNCIA

Il seguente medicinale e’ stato revocato su rinuncia del titolare AIC:

048127017 VIVIDRIN OCCHICOLL6ML0,5MG/ML 041321035 ATORVASTATINA DOC30CPR 10MG
041321098 ATORVASTATINA DOC30CPR 20MG 041321151 ATORVASTATINA DOC30CPR 40MG
041321213 ATORVASTATINA DOC*30CPR 80MG
La Determinazione di revoca, che sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, prevede lo smaltimento delle scorte entro e non oltre 180 giorni dalla data di pubblicazione.

4) REMYSTICK: REVOCA SU RINUNCIA DAL 15/5/2024

Per revoca su rinuncia del medicinale REMYSTICK sono sospese le vendite dei
lotti dei seguenti medicinali a partire dal 15/5/2024:

015503016 REMYSTICK*U.EST.STICK 30G
Lotti (100293,100294,100295) scad.10/24,
(061158, 061158-1, 061158-2, 061158-3) scad. 6/25

015503028 REMYSTICK*U.EST.GEL 50G
Lotti(040118, 040118-1)scad.4/25, (011007, 011008, 011011) scad. 1/2026,
121350, 121351 scad. 12/2026

La ditta Sella informerà sulle condizioni di reso.

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Aggiornamento 10-05-24

FARMACO

1) LOTTI AGGIORNATI

043834011 IBUPROFENE EG*30CPR RIV 600MG
Primo lotto aggiornato: 233320 scadenza 31/12/2028

044321180 NEBIVOLOLO ID EG*28CPR5+12,5MG
Primo lotto aggiornato: 233569 scadenza 30/11/2026

040388011 QUETIAPINA EG6CPR RIV 25MG Primo lotto aggiornato: 00140124C scadenza 31/12/2028 040388252 QUETIAPINA EG60CPR RIV 200MG
Primo lotto aggiornato: 00350124A scadenza 31/12/2028

028775070 ZOTON*14CPR ORODISP GASTR 15MG
Primo lotto aggiornato: LG0917 scadenza 31/7/2026

035628419 VFEND*28CPR RIV 200MG
Primo lotto aggiornato: LF2770 scadenza 31/7/2026

015148125 FARLUTAL*30CPR 500MG
Primo lotto aggiornato: HY2445 scadenza 31/10/2028

034675037 ENBREL*SC 4FL 25MG+4SIR 1ML
Primo lotto aggiornato: CMXZD1 scadenza 31/1/2028

2) ABOLIZIONE PHT PER I MEDICINALI DELLA CATEGORIAGLIPTINE

La Gazzetta Ufficiale n. 108 del 10/05/2024 pubblica la Determina AIFA 3
maggio 2024: “Aggiornamento del Prontuario della continuità assistenziale
ospedale-territorio (PHT) per il transito dal regime di classificazione <>
alla fascia <> di medicinali afferenti a specifiche classi farmacologiche”

Ai fini della revisione del Prontuario per la continuità assistenziale
ospedale-territorio (PHT) prevista dall’art. 1, comma 224 L. 30/12/2023 n. 213
(Legge di Bilancio), l’AIFA ha definito l’elenco dei medicinali che, per le loro caratteristiche farmacologiche, transitano dal regime di classificazione “A-PHT” ad “A”.
In particolare, dal 25 maggio 2024 i medicinali della categoria farmacologica
delle gliptine (inibitori della dipeptil-peptidasi IV; inibitori della DPP-4;
in monoterapia e in associazione, ad eccezione di quelle in combinazione con
le gliflozine) sono riclassificati da “A-PHT” ad “A”.

Sono confermate le condizioni negoziali di rimborsabilità attualmente vigenti.

PARAFARMACO E DISPOSITIVI MEDICI RITIRO LOTTI PRODOTTI

A) ACIDO ACETICO 99% CAELO CAESAR & LORETZ GMBH.
AIFA dispone il ritiro dei seguenti lotti di ACIDO ACETICO 99%:

910371828 ACIDO ACETICO 1L –
lotti n.20003519001 e n.20003520001 scad. 30/11/25, n.23001406001 scad. 30/3/28

910220084 ACIDO ACETICO GLAC 250ML –
lotti n.20003521001 scad. 30/11/25, n.22003038001 scad. 30/6/27
Motivo: allerta dell’Autorità tedesca concernente torbidità/precipitazione dopo diluizione in acqua.

B) TELEFLEX: RITIRO KIT CATETERI FIBEROPTIX E ULTRAFLEX

Teleflex informa che specifici lotti dei seguenti cateteri potrebbero presentare un lume centrale danneggiato, perdite di elio e/o un palloncino non in grado di gonfiarsi completamente a causa di un eccessivo attorcigliamento dello stesso:

  • Catetere Fiberoptix FR8 30 cc – 914817921;
  • Catetere Fiberoptix FR8 40 cc – 914092236;
  • Catetere Fiberoptix FR8 50 cc – 964124554;
  • Catetere Ultra 8 FR8 30 cc – 911253060;
  • Catetere Ultra 8 FR8 40 cc – 914817895;
  • Catetere Ultraflex FR7,5 30 cc – 914817958;
  • Catetere Ultraflex FR7,5 40 cc – 914608726;
  • Catetere Ultraflex FR8 50 cc – 964534743.
    Il dettaglio dei lotti interessati è elencato nell’archivio lotti invendibili della Banca Dati.

E’ possibile utilizzare i dispositivi coinvolti adottando i seguenti accorgimenti:

  • Ispezionare i cateteri verificando che il palloncino sia correttamente avvolto.
  • Mantenere disponibile un catetere IAB sostitutivo durante l’uso.
  • I cateteri coinvolti devono essere inseriti sotto guida fluoroscopica per valutare il
    completo gonfiaggio del palloncino.

Per ulteriori informazioni contattare il referente Giovanni Cordone tramite i
seguenti recapiti: E-mail: giovanni.cordone@teleflex.com
Tel: 03625890252

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