Richiamo prodotto Complesso di Ashwagandha fermentato
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Aggiornamento 05/08/2025
1) LOTTI AGGIORNATI
I primi lotti aggiornati delle seguenti confezioni sono:
026138230 CLAVULIN – JB2S scadenza 3/2027
042226112 JAKAVI – PN7364 scadenza 9/2027
049429032 KESIMPTA – SMYC6 scadenza 4/2027
048440073 MAYZENT – SNAW6 scadenza 2/2027
026729018 MINOXIMEN – V250306 scadenza 30/6/2028
2) DISTRIBUZIONE PER CONTO REGIONE LAZIO
L’aggiornamento odierno modifica i dati dei medicinali oggetto di
“distribuzione per conto” della Regione Lazio.
PARAFARMACO E DISPOSITIVI MEDICI
A) CESSATA PRODUZIONE
I seguenti articoli non sono piu’ in produzione:
926039254 IRIS LANCETTE PUNGIDITO 25 PEZZI
926039266 IRIS LANCETTE PUNGIDITO 50 PEZZI
972783462 VERIFINE SAFETY
924962044 VO2 AEROBIC ARANCIA
B) RITIRO LOTTO PRODOTTO ALGASTRIL GEL 20STICK
LABORATORI ALIVEDA Srl dispone il ritiro volontario del seguente lotto di
ALIGASTRIL GEL 20STICK (983036904), le cui bustine potrebbero presentare
rigonfiamenti:
N. 25PF000086 SCAD. 01/2027
A titolo cautelativo, LABORATORI ALIVEDA Srl invita gli Utenti finali
ad astenersi dal consumare il prodotto e a restituirlo al
punto vendita presso cui e’ avvenuto l’acquisto.
C) B.BRAUN: RITIRO LOTTI CELSITE BABYPORT
B.Braun comunica il ritiro dei seguenti lotti del sistema per accesso venoso
Celsite Babyport – 917640233, che presentano la punta distale non rastremata:
37037610, 37037611, 37037616, 37037816, 37038581, 37039788, 37041041, 37042035,
37042433, 37044066.
D) DISTRIBUZIONE PRESIDI PER DIABETICI PER CONTO REGIONE LOMBARDIA
L’aggiornamento odierno modifica i dati dei presidi per diabetici oggetto di
“distribuzione per conto” della Regione Lombardia.
fonte: www.farmacianews.it
Come (e perché) ricorrere al nuovo screening rapido per misurare il TSH capillare e scovare l’ipotiroidismo subclinico
La tiroide pesa meno di venti grammi, ma dirige un’orchestra che coinvolge metabolismo, cuore, cervello, temperatura corporea. Quando rallenta, il corpo intero procede al minimo. Il problema è che il “motore al minimo” non dà subito segnali clamorosi: un po’ di stanchezza, qualche chilo di troppo, pelle più secca, umore giù di corda. Sintomi aspecifici, facili da confondere con lo stress o con il cambio di stagione.
L’ipotiroidismo subclinico - forma in cui il TSH (Thyroid‑Stimulating Hormone) è già alto ma gli ormoni tiroidei liberi FT3 e FT4 restano nei limiti - colpisce fino al 10% della popolazione adulta, nelle donne sopra i 50 anni supera il 15%.
Eppure, solo una minoranza riceve una diagnosi tempestiva. Da qui l’idea di portare il test direttamente in farmacia, con un prelievo capillare che richiede pochi minuti, un software di lettura immediata e, soprattutto, la mediazione di un professionista sanitario pronto a spiegare il risultato.
Fattori di rischio
Tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo dell’ipotiroidismo subclinico va ricordato sicuramente il sesso femminile. Secondo i dati, infatti, il rapporto donna-uomo in fatto di ipotiroidismo subclinico è di 4 a 1. A questo bisogna aggiungere l’età superiore ai 50 anni e la familiarità per tiroiditi autoimmuni.
Diete povere di iodio o ricche di gozzigeni (soia, cavoli crudi in eccesso) possono contribuire in maniera concreta ad aumentare il rischio, così come l’utilizzo di trattamenti farmacologici a base di medicinali interferenti (litio, amiodarone, interferone‑α).
Importante riconoscerlo
Riconoscere precocemente questa patologia è fondamentale per evitare l’aumento del colesterolo LDL e della rigidità arteriosa. Non solo: l’ipotiroidismo subclinico, infatti, può provocare un maggiore rischio di progressione a ipotiroidismo franco (≈ 4 %/anno se TSH > 7 mIU/L) e di complicanze per le donne in gravidanza (parliamo di aborto e ipertensione gestazionale).
Un grande screening
Una puntura sul dito, otto minuti di attesa, una chiacchierata competente: ecco cosa serve per intercettare un disturbo che, se ignorato, può evolvere verso malattie cardiovascolari, infertilità, fratture ossee. Il test capillare del TSH non sostituisce l’endocrinologo, ma crea un ponte fra cittadino e sistema sanitario, riducendo tempi di diagnosi e aumentando consapevolezza.
Perché la prevenzione funziona solo quando è vicina alle persone. E oggi, grazie alla farmacia, la tiroide si controlla davvero “in un dito”.
Come funziona il test capillare
Prelievo
Puntura al polpastrello con lancetta sterile.
Raccolta di 15‑20 µl di sangue su strip monouso.
Analisi rapida
La strip viene inserita in un lettore immuno‑enzimatico portatile.
Reazione antigene‑anticorpo specifica per TSH.
Risultato in 6‑8 minuti con attendibilità >95 % rispetto ai metodi di laboratorio (per range 0,1‑10 mIU/L).
Interpretazione
TSH 0,4‑4,0 mIU/L → funzione tiroidea generalmente nella norma.
TSH 4,1‑9,9 mIU/L + FT3/FT4 normali → possibile ipotiroidismo subclinico.
TSH ≥10 mIU/L o FT3/FT4 bassi → probabile ipotiroidismo conclamato.
Quanto è affidabile?
I dispositivi POCT* di ultima generazione mostrano una variabilità inter‑test <10 %. Per confermare valori sospetti si raccomanda comunque un prelievo venoso tradizionale (Point‑Of‑Care Testing).
TSH fuori range
(in pratica e non soltanto sulla carta)
Un TSH persistentemente elevato, anche senza sintomi eclatanti, si associa a:
Profilo lipidico peggiorato (+10‑15 % LDL)
Maggiore rigidità vascolare → aumento rischio ipertensione
Alterazioni del ciclo mestruale e ridotta fertilità
Riduzione della vitalità psichica (depressione subclinica, slow‑thinking)
Incremento di peso di 2‑4 kg/anno in media, per riduzione della spesa energetica basale
Correggere un iniziale deficit tiroideo evita di arrivare a questi step, come dimostrato da studi longitudinali del Framingham Offspring Study: la normalizzazione del TSH riduce del 30 % il rischio di coronaropatie nei successivi otto anni.
Prevenzione e counselling
Prossimità: nessun appuntamento, nessuna attesa in laboratorio.
Educazione: il farmacista spiega la differenza fra ipotiroidismo subclinico e conclamato, sfata miti (es. “con il TSH alto ingrassi sempre e comunque”).
Triaging: invio mirato al MMG o all’endocrinologo, riducendo visite inutili.
Follow‑up: remind automatizzati per controllo semestrale, verifica dell’aderenza alla terapia con levotiroxina (va assunta a digiuno e lontano da calcio/ferro).
Servizi complementari: misura pressione, profilo lipidico capillare, counselling nutrizionale — tutto utile per i pazienti tiroidei, che hanno maggior rischio cardiovascolare.
Integratori per la tiroide
Iodio: solo se documentata carenza (es. dieta vegana stretta senza sale iodato).
Myo‑inositolo + selenio: trial italiani mostrano lieve riduzione TSH in tiroidite di Hashimoto subclinica.
Ashwagandha: piccole evidenze, non indicato in gravidanza.
Sempre dopo parere medico: un eccesso di iodio può paradossalmente bloccare la tiroide (effetto Wolff‑Chaikoff).
Che cos’è l’ipotiroidismo subclinico
Parametri Intervallo di riferimento Stato tiroideo
TSH 0,4‑4 mIU/L + FT4 nella norma Eutiroidismo Nessuna alterazione
TSH 4‑10 mIU/L + FT4 normale Ipotiroidismo subclinico Sintomi sfumati, anticorpi spesso positivi
TSH ≥ 10 mIU/L o FT4 basso Ipotiroidismo conclamato Terapia sostitutiva indicata
Strategie concrete per chi risulta a rischio
Area di intervento Come agire Razionale scientifico
Iodio nella dieta Sale iodato, pesce 2 volte/sett, alghe con moderazione Lo iodio è substrato essenziale per la sintesi di T3/T4
Micronutrienti chiave Selenio 55‑100 µg/d (noci del Brasile)
Zinco 8‑11 mg/d (semi, legumi)
Cofattori della deiodinasi che converte T4 in T3
Gestione stress Mindfulness, yoga, sonno 7‑9 h Cortisolo cronico riduce TRH ipotalamico
Evitare eccessi di soia cruda & crucifere Consumare cotte e ben spaziate dai farmaci Goitrogeni che competono con lo iodio
Attività fisica moderata 150 min/sett cardio + 2 sessioni forza Aumenta conversione T4→T3, migliora sensibilità ai sintomi
fonte: www.farmacista33.it
Il Codice Deontologico prevede l’obbligo di indossare correttamente camice bianco, distintivo professionale e tesserino identificativo durante l’attività in farmacia e in parafarmacia. Si tratta di strumenti essenziali per garantire trasparenza verso il cittadino e tutelare la professione. Il mancato rispetto può comportare sanzioni disciplinari, penali e amministrative
Farmacista italiano
Indossare correttamente il camice bianco, il distintivo professionale e il tesserino identificativo non è una mera formalità, ma un obbligo sancito dal Codice Deontologico del Farmacista (art. 7) e un presidio fondamentale per la tutela del cittadino. Il mancato rispetto di questa norma espone i professionisti, in caso di controlli da parte dei Nas, a sanzioni disciplinari, penali e pecuniarie. A ricordarlo è una recente comunicazione dell’Ordine dei Farmacisti di Bari-Bat, in risposta a diverse segnalazioni ricevute.
Il camice bianco – sottolinea l’Ordine – è un elemento distintivo obbligatorio per i farmacisti che esercitano la professione in pubblico, insieme al distintivo professionale e a un tesserino identificativo contenente informazioni personali e di iscrizione all’Albo. Questo insieme di identificativi è una prerogativa esclusiva dei farmacisti e garantisce al cittadino la possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di equivoci il farmacista, unico professionista abilitato a fornire consigli sui medicinali.
Cosa deve indossare il farmacista in farmacia e parafarmacia
L’Ordine richiama la norma deontologica, art. 7 del Codice del farmacista, dedicata a “Distintivo professionale e camice bianco” che in primo luogo stabilisce che “nell’esercizio dell’attività professionale al pubblico, il farmacista ha l’obbligo di indossare il camice bianco unitamente al distintivo professionale e ad un tesserino identificativo con indicazione del nome, del cognome, nonché del numero di iscrizione all’Albo e dell’Ordine di appartenenza. Il distintivo può essere integrato anche nel tesserino identificativo”.
I tirocinanti sono tenuti a indossare almeno camice e tesserino con l’indicazione del loro status mentre il distintivo professionale “quello adottato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti e distribuito dall’Ordine territorialmente competente” può essere utilizzato solo dai farmacisti iscritti all’Albo che esercitano la professione nelle strutture pubbliche o private ove è prevista per legge la figura del farmacista.
Il tesserino in caso di cancellazione dall’Albo dovrà essere restituito al competente Ordine territoriale.
Il rispetto di queste regole deve essere curato dal direttore di farmacia pubblica o privata e da farmacista responsabile della parafarmacia. Se le disposizioni non vengono osservate dalla proprietà della farmacia o parafarmacia, queste due figure professionali devono segnalare l’irregolarità all’Ordine.
Il personale non farmacista: divise diverse per evitare equivoci
Il personale non farmacista (commessi/addetti alla vendita e magazzinieri) se presente in farmacia, deve invece indossare un camice di colore diverso da quello dei Farmacisti, tale che lo renda facilmente e inequivocabilmente distinguibile dai Farmacisti iscritti all’Albo. Questo perché non si crei “confusione nell’utenza” e pertanto si eviti “l’esercizio abusivo della professione da parte di personale NON abilitato” reato previsto dal Codice penale all’art. 348: “Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 10.000 a euro 50.000”)”.