aggiornamento tecnico 13 giugno 2025

Aggiornamento 13-06-25

FARMACO

1) DISTRIBUZIONE PER CONTO

L’aggiornamento odierno modifica i dati dei medicinali oggetto di
“distribuzione per conto” di:

  • Regione Friuli-Venezia Giulia;
  • Regione Lazio.

2) LOTTI AGGIORNATI

I primi lotti aggiornati delle seguenti confezioni sono:

040158040 NIVESTIM – ML3732 scadenza 30/4/2027
043868025 SENSHIO – PR110086 scadenza 9/2029 e PR110087 scadenza 10/2029

3) RITIRO LOTTI DULOXETINA DOC (043595040)

Doc Generici comunica il ritiro di un lotto del seguente medicinale, per
risultato fuori specifica relativo ad un’impurezza nitrosamminica:

043595040 DULOXETINA DOC*28CPS GASTR30MG
Lotto 230082 scad. 12/2025

PARAFARMACO E DISPOSITIVI MEDICI

A) KOLINPHARMA: RITIRO LOTTO XINEPA 30CPR

Kolinpharma comunica il ritiro volontario del lotto LYA19 di XINEPA 30CPR –
943606638 per colorazione delle compresse non uniforme, che non ha impatto
sulla sicurezza del prodotto.

Per richiederne la sostituzione, i Clienti possono rivolgersi a:
valeriocapuzzi@kolinpharma.com

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aggiornamento tecnico 12 giugno 2025

Aggiornamento 12-06-25

FARMACO

1) MODIFICA STAMPATI

Modifica stampati di medicinali, con obbligo di consegna del foglio
illustrativo dal 11/07/2025:

AIMAFIX (025841)
AMARKOR (035067)
DUOPERI (048517)
IXED (041799)
VALGANCICLOVIR SANDOZ (043694)
Modifica stampati di medicinali, obbligo di consegna del foglio illustrativo dal 12/7/25:

ALDACTONE (019822)
AYRINAL (040854162)
BYSABEL (041044114)
PYLERA (041527)
ROBILAS (041045168)
TOBRAMICINA OMNIVISION (035827)

Il foglio illustrativo sarà reso disponibile dal Titolare AIC secondo le
tempistiche previste dalle vigenti disposizioni normative.

2) RIDUZIONE VALIDITA’ TIROSINT

Sono oggetto di recall i lotti n. D15297, D15298, D15301 e D15302 delle
seguenti confezioni:

034368100 TIROSINTOS 30FL 1ML 100MCG/ML 034368074 TIROSINTOS 30FL 1ML 25MCG/ML
034368086 TIROSINTOS 30FL 1ML 50MCG/ML 034368098 TIROSINTOS 30FL 1ML 75MCG/ML

3) RITIRO LOTTO TOBRAL FARMED (043225073)

AIFA comunica che il seguente lotto di 043225073 TOBRAL*UNG OFT 3,5G 0,3%
unguento oftalmico Farmed srl è oggetto di ritiro volontario da parte del Titolare AIC, per non conformità tale da non garantire la sterilità del prodotto:

Lotto A16403A scad. 10/2027

4) LOTTI AGGIORNATI

I primi lotti aggiornati delle seguenti confezioni sono:

045931019 FASENRA – FZDM scadenza 31/01/2027
050003033 PREGABALIN PENSA – E1710A scadenza 11/2027
050003045 PREGABALIN PENSA – E1709E scadenza 11/2027
041063013 SILDENAFIL PENSA – 250319 scadenza 1/2028
041063076 SILDENAFIL PENSA – 244352 scadenza 1/2028
003136025 VICKS INALANTE – 5142028860 scadenza 30/4/2028

5) UCB PHARMA: COMUNICATO NEUPRO CEROTTO TRANSDERMICO

A partire dal 13 Giugno 2025 saranno disponibili, per tutti i dosaggi
autorizzati, le nuove confezioni di Neupro, 28 cerotti transdermici,
approvate dalla Commissione Europea. Il cambiamento è finalizzato a ridurre
la quantità di plastica presente nelle confezioni, favorendone il riciclo.

037152028 NEUPRO28CER 2MG/24H 037152055 NEUPRO28CER 4MG/24H
037152081 NEUPRO28CER 6MG/24H 037152117 NEUPRO28CER 8MG/24H

Le nuove confezioni da 28 cerotti sostituiranno le attuali confezioni da 28
cerotti da cui si distinguono per la grafica diversa e per le dimensioni piu’
contenute del confezionamento secondario, mentre il numero di AIC non cambia.
Anche queste nuove confezioni sono da conservare a temperatura non superiore ai
30 C e hanno validità 30 mesi.

Si potrà verificare la contemporanea presenza sul mercato delle due differenti
tipologie di confezioni, con le medesime condizioni di conservazione e validità.

PARAFARMACO

BIONATIVA SpA comunica l’immissione in commercio di nuovi dispositivi medici.

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Fisioterapisti in farmacia: firmato l’accordo

Fisioterapisti in farmacia: firmato l’accordo

Fonte: www.farmacianews.it

Siglata l’intesa tra farmacisti e fisioterapisti che consente alle farmacie della città di Roma di fornire servizi di counselling specializzato in ambito fisioterapico-riabilitativo

L’alleanza fra fisioterapisti e farmacie era nell’aria e l’accordo, strategico in un contesto di sanità di prossimità, è stato ufficializzato. La firma simbolica tra la presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio, Annamaria Servadio, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, Giuseppe Guaglianone, il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, e il coordinatore di Assofarm Lazio, Enrico Cellentani ha avuto luogo nel corso del secondo congresso regionale di OFI Lazio.

L’accordo, che ridisegna la figura del fisioterapista all’interno della rete territoriale, offre al cittadino la possibilità di ricevere all’interno dei presidi di Regione Lazio aderenti all’iniziativa counselling specializzati in ambito fisioterapico-riabilitativo.

Al via la sperimentazione
Il progetto, innovativo, che vede in sinergica collaborazione, ciascuno secondo le proprie competenze, fisioterapisti e farmacisti, prende avvio nella Città Metropolitana di Roma con prospettiva di estensione in tutta la Regione Lazio.
Prevede la presenza di un fisioterapista, professionista, in locali dedicati all’interno delle farmacie aderenti dove potrà offrire consulenze, valutazioni e un primo orientamento terapeutico, indirizzando l’utenza, a seconda dei casi e della complessità della problematica, al medico di medicina generale o allo specialista o alle strutture riabilitative indicate dall’Azienda sanitaria, come anche verso studi privati o servizi pubblici di riabilitazione.

Il protocollo ha l’obiettivo di valorizzare le competenze di gestione del fisioterapista, favorire la fase di auto-cura nei percorsi riabilitativi e abilitativi di mantenimento verificati e guidati dal fisioterapista e soprattutto di creare una rete di prossimità tra farmacia, farmacisti e fisioterapisti libero professionisti presenti sul territorio.

Non ultimo, il progetto intende promuovere, anche con altri professionisti sanitari, l’empowerment della cittadinanza attraverso interventi di educazione sanitaria, soprattutto, in ambito di stili di vita e in relazione alle patologie croniche o cronicizzanti.

Multidisciplinarietà e collaborazione
«L’accordo tra fisioterapisti e farmacisti in questo momento storico è fondamentale per il ridisegno della rete territoriale – ha spiegato all’agenzia Dire Annamaria Servadio – e nasce da una comunione di intenti coltivati dall’inizio dello scorso anno in occasione del primo convegno regionale di OFI Lazio».

Un’intesa che sottolinea l’importanza di fare rete: «Obiettivo strategico dell’accordo, profondamente condiviso da farmacisti e fisioterapisti – ha aggiunto Giuseppe Guaglianone – è quello di migliorare la sanità di prossimità. Obiettivo che può essere raggiunto solo con una collaborazione inter-professionale organica e strutturata tra le figure professionali della sanità che operano sul campo, impegnate ciascuna negli ambiti di pertinenza e con le proprie competenze, a erogare servizi di salute per il cittadino attraverso programmi e iniziative integrate con le altre professioni, con le Aziende sanitarie locali e le istituzioni».

Così ha commentato Andrea Cicconetti: «Grazie alla collaborazione con i fisioterapisti si apre, finalmente, la possibilità di definire linee guida chiare, potendo così regolamentare anche il rapporto tra due figure professionali centrali nel sistema sanitario. Mi auguro che l’accordo rappresenti l’inizio di una collaborazione proficua per tutti, con la salute primaria del cittadino sempre al centro».

Positiva anche la reazione di Enrico Cellentani: «Questa alleanza è un’ulteriore occasione per chi lavora sul territorio di avere dei punti, dei luoghi dove erogare i servizi sempre più di prossimità per soddisfare le esigenze di una cittadinanza che fa sempre più fatica, per ragioni di età, di patologie, a muoversi, a fare file, a dislocarsi sul territorio».

Cosa prevede l’intesa
La firma dell’accordo attribuisce all’Ordine dei Farmacisti di Roma un ruolo di supervisione sull’attuazione e la gestione operativa della collaborazione tra farmacisti e fisioterapisti nelle farmacie, garantendo il pieno rispetto del Codice deontologico e delle competenze professionali di ciascuna figura.

L’Ordine, insieme a OFI Lazio, sarà, inoltre, responsabile della progettazione e dell’organizzazione di percorsi formativi rivolti ai professionisti coinvolti nell’iniziativa, al fine di assicurare standard elevati di qualità, sicurezza e appropriatezza nelle prestazioni erogate.

Federfarma Roma e Assofarm, più operative, avranno il compito di raccogliere le adesioni delle farmacie interessate a ospitare l’attività dei fisioterapisti da svolgersi in locali dedicati, conformi ai requisiti di igiene, riservatezza e idoneità previsti per consulenze valutative e riabilitative. Cureranno, inoltre, l’aggiornamento continuo dell’elenco delle farmacie partecipanti e offriranno supporto per eventuali prenotazioni di prestazioni sanitarie pubbliche richieste dai cittadini nell’ambito del percorso avviato con il fisioterapista.

OFI Lazio selezionerà, invece, fisioterapisti operanti in regime di libera professione che saranno presenti nelle farmacie aderenti, svolgendo attività di counseling e di primo approccio terapeutico, orientando il paziente se necessario verso percorsi e servizi più ai bisogni emergenti.

Sarà, infine, definito un modello organizzativo per garantire il raccordo efficace tra le farmacie e le strutture del Servizio sanitario regionale, favorendo un percorso integrato e accessibile di presa in carico.

Modalità di partecipazione/adesione
I fisioterapisti libero-professionisti iscritti all’OFI Lazio, interessati alla partecipazione possono presentare candidatura per svolgere il ruolo di counselor presso una sola farmacia aderente al progetto e candidare esclusivamente il proprio studio professionale come sede di erogazione di prestazioni riferite a una singola farmacia, ubicata in prossimità territoriale. Le due attività non possono essere espletate nella stessa farmacia.

L’accordo sottoscritto tra Ordine dei Farmacisti di Roma, Ordine dei Fisioterapisti del Lazio, Federfarma Roma e Assofarm Lazio avrà durata di un anno.

Shock anafilattico: farmaci salvavita nelle farmacie in classe A per favorire accesso ai pazienti a rischio

Shock anafilattico: farmaci salvavita nelle farmacie in classe A per favorire accesso ai pazienti a rischio

Fonte: www.farmacista33.it

Nonostante le raccomandazioni di EMA e AIFA l’accesso agli auto-iniettori di adrenalina non è garantito in tutte le Regioni. Attualmente classificati come ospedalieri andrebbero riclassificati in Fascia A, per permettere un accesso diretto in farmacia

di Redazione Farmacista33
Shock anafilattico: farmaci salvavita nelle farmacie in classe A per favorire accesso ai pazienti a rischio
In Italia ogni anno si registrano 40 casi fatali di shock anafilattico, tra allergie alimentari e punture di imenotteri (api, vespe, calabroni) ma il numero è sottostimato in quanto manca una sorveglianza nazionale. Ma non è l’unica criticità: la classificazione dei farmaci salva-vita, gli auto-iniettori di adrenalina, in regime ospedaliero, complica l’accesso da parte del paziente. Andrebbero riclassificati in Fascia A con reperimento diretto nelle farmacie.

Il dibattito su questi temi si è aperto durante l’incontro “Anafilassi: prevenzione e consapevolezza – Un impegno per la sicurezza del paziente” promosso dall’Associazione italiana allergie alimentari Food Allergy Italia APS in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare sulla malattia celiaca, allergie e AMFS, con i patrocini di AAIITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri), SIAAIC (Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia pediatrica), FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani), Federfarma e FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).

Salva vita la somministrazione, tempestiva, di adrenalina
In Italia, il quadro di accesso ai dispositivi salvavita nelle diverse Regioni italiane non è omogeneo e molti pazienti allergici e a rischio shock anafilattico, sono sprovvisti di auto-iniettori di adrenalina.

“L’unica modalità per rispondere prontamente ad uno shock anafilattico è la somministrazione, tempestiva, di adrenalina auto-iniettabile, raccomandata dall’EMA in numero di due prescrizioni. È fondamentale che ai pazienti allergici a rischio sia facilitato l’accesso agli auto-iniettori di adrenalina, per immediata autosomministrazione in caso di reazione grave – ha sottolineato Antonella Muraro, Direttore Centro Regionale Azienda Ospedale Università di Padova; Past President “European Academy of Allergy and Clinical Immunology” – EAACI e Coordinatore delle Linee Guida Europee per l’Anafilassi 2014-2021 – È essenziale che ai pazienti venga prescritta una terapia d’emergenza appropriata sia come dosi corrette sia come corretta modalità di somministrazione”.

“Ancora oggi in Italia si muore per anafilassi, a causa della mancanza di un piano di prevenzione efficace dell’anafilassi e delle difficoltà di accesso all’autoiniettore di adrenalina per le persone a rischio – ha spiegato Marcia Podestà, Presidente Food Allergy Italia APS all’apertura dei lavori. – Nonostante le raccomandazioni di EMA e AIFA, molte Regioni italiane non garantiscono ancora la corretta erogazione di due autoiniettori per ciascun paziente. Questi dispositivi salvavita dovrebbero essere forniti attraverso le farmacie più vicine ai pazienti, in modo da assicurare un accesso tempestivo in caso di emergenza”.

Riclassificazione adrenalina: dalla Fascia H alla Fascia A
È stata condivisa dagli esperti e dai rappresentati delle categorie la necessità di riclassificare l’adrenalina auto-iniettabile salvavita dalla Fascia H alla Fascia A, così da permettere SSN di rispondere alle necessità dei pazienti.
“Molti pazienti – ha aggiunto Podestà – sono costretti a spostarsi da una Regione a un’altra per ottenere il farmaco nelle farmacie ospedaliere. Ciò rappresenta non solo un costo per la famiglia, ma anche una interruzione della continuità terapeutica”.

In parallelo chiedono di introdurre una adeguata formazione per specialisti, pediatri, medici di medicina generale e di pronto soccorso e farmacisti.

Sulla disponibilità dei farmacisti è intervenuto Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio sottolineando che, se in farmacia è stato possibile somministrare i vaccini è “proprio grazie al fatto che in questi presidi si possono affrontare situazioni di anafilassi”. E ha aggiunto:

“Ci sono 20mila farmacie sul territorio collegate tra loro e sempre aperte ai cittadini, con le quali, chi ha bisogno può interfacciarsi in ogni momento, senza bussare. Credo che il ruolo nel campo della prevenzione e della sensibilizzazione sia un compito importante e all’incontro abbiamo confermato la disponibilità delle farmacie a essere a disposizione della cittadinanza e delle istituzioni in questo senso”.

L’aggiornamento dei Lea con il riconoscimento delle allergie alimentari inserendovi i percorsi diagnostici e terapeutici delle allergie e l’anafilassi, compresi i trattamenti salvavita è “il primo passo per poter garantire alle persone allergiche la tutela necessaria” ha commentato Elena Murelli, 10a Commissione Affari sociali.

“Stiamo lavorando ad una mozione che possa impegnare gli enti preposti ad aumentare la consapevolezza e la formazione sul tema delle allergie alimentari, prima causa di anafilassi nella comunità al difuori degli ospedali, introducendo corsi obbligatori di formazione specifica sull’utilizzo degli autoiniettori di adrenalina e garantire a tutti i pazienti a rischio un’equa accessibilità, abbattendo le diseguaglianze tra le Regioni”.

Il ciclo di vita dell’impresa

Il ciclo di vita dell’impresa

fonte:www.farmacianews.it

Ogni fase richiede sfide, opportunità, obiettivi specifici, quindi, strategie diverse per garantire la sostenibilità della stessa.

Nella fase di avvio, un’azienda innova, sviluppa prodotti e servizi da offrire al mercato,

convalida gli obiettivi di business, ottiene l’attenzione dei primi clienti. Mancano le risorse finanziarie e, quindi, il dubbio imprenditoriale riguarda la gestione del rischio.

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Nella fase di crescita l’azienda si espande. Cresce nel mercato, sviluppa le proprie capacità operative. Si incrementano gli obiettivi di vendita, di costruzione del team, si consolidano le strutture e si migliorano i processi. Gli elementi positivi si basano su:

rapida crescita;
competizione crescente.
Il dubbio imprenditoriale, invece, è inerente alla necessità di finanziamento.

La maturità
Nella fase di maturità l’azienda ha raggiunto l’apice, ha un modello di business stabile con crescita lenta e operazioni strutturate. Gli obiettivi sono il mantenimento della leadership di mercato, ottimizzare l’operatività, diversificarsi nei prodotti e mercati (scegliere l’oceano rosso o quello blu) [1]. Le sfide saranno impostate sul mantenere la competitività in mercati stabili e i dubbi imprenditoriali riguarderanno il gestire costi e profitti.

La farmacia affronta la curva del ciclo di vita come le altre aziende. In alcuni casi ci si ferma ai dubbi imprenditoriali che si focalizzano quasi esclusivamente su logiche finanziarie, trascurando le analisi strategiche e di sviluppo del business.

Invece, la fase di maturità aziendale dovrebbe essere un momento importante per riflettere sulle scelte di “criticità” aziendale da compiere, che possono portare a rendere l’azienda obsoleta oppure a farla rinascere attraverso nuovi cicli di vita. Solo dopo questa analisi “critica” andrebbe deciso quale aspetto finanziario di investimento adottare. Le opzioni potranno essere, oltre il declino:

la trasformazione;
la riconfigurazione;
il rinnovamento.
Uscire dalla fase del declino
Ripensando alla fase di decrescita che segue quella della maturità, dovremmo analizzare con spirito critico se in azienda abbiamo deciso di non adattarci ai cambiamenti o aderire all’innovazione e per quali motivazioni. Qualora queste siano state le cause, quando si passa nella fase di declino il tempo gioca il suo ruolo e si può cercare il rinnovamento attraverso la diversificazione, le strategie comunicative, quelle digitali, se esiste uno spirito di adattamento. L’obiettivo strategico diventa chiaro: innovare, ristrutturare. L’alternativa opposta è liquidare accettando di percorrere le sfide alternative di perdita di quote di mercato, difficoltà finanziarie, sempre perché è presente una resistenza al cambiamento interno.

Nella fase di declino, per mantenere soft la maturità, l’azienda può scegliere di riconfigurare il business in nuovi mercati, nuovi prodotti (per esempio e-commerce).

L’alternativa al “non reinventarsi” porta al declino finale con chiusura, fusione o acquisizione. Spesso, in questa fase limite, molte aziende hanno uno guizzo finale: riescono a trasformarsi trovando nuove modalità di crescita (oceani blu).

L’impresa familiare
Un interessante libro [2] mette in luce come le imprese familiari nel mondo siano le più longeve, con andamenti di business sani e competitivi.

Se si analizza il successo delle imprese familiari internazionali, si scopre come il 14% circa delle aziende ha una vita media di 70 anni, quelle familiari (86%) hanno una vita di 75-90 anni.

Senza entrare in merito alle forme societarie e di impresa, che hanno la loro logica finanziaria, si comprende bene come il modello dell’impresa familiare di farmacisti ha una propria immagine secolare.

Qualche numero: su 25.000 farmacisti coinvolti in una impresa, 14.375 sono in società, di cui 2.000 circa in imprese familiari, 400 associati in partecipazione e 10.625 sono singoli farmacisti[3]. La “dedizione” al territorio, l’attenzione verso i propri pazienti sono punti di forza che qualsiasi altro modello finanziario presente nel mercato non è in grado di performare alla stessa maniera.

A questo modello manca, tuttavia, la capacità imprenditoriale nel comprendere in quale livello del ciclo di vita è la propria azienda e come amministrare le 3R per ritardare la fase di declino, che in molti casi possono far ripartire ulteriori cicli di vita aziendale:

rinnovare – aggiustare ciò che non funziona;
riconfigurare – espandersi in nuovi mercati;
rinascere – cambiare modello sperando in una nuova vita.
La focalizzazione per una scelta strategica dovrebbe essere basata sulla ricerca dei valori caratteristici tipici e personalizzati di ogni singola farmacia e chiedersi se partendo da questa base si può rivitalizzare il ciclo vitale aziendale

Proteggere il marchio
ll valore di un brand (brand equity) rappresenta l’importanza e la forza di un marchio sul mercato e nella mente dei clienti. È un concetto complesso che riflette l’insieme di percezioni, emozioni e associazioni che i clienti collegano a un brand. È il valore che l’insieme dei clienti conferisce all’azienda. Il valore di un brand può influenzare la decisione d’acquisto, la fidelizzazione dei clienti e la capacità dell’azienda di differenziarsi dai concorrenti. Componenti chiave del valore di un brand:

consapevolezza del marchio (brand awareness);
percezione della qualità (perceived quality);
lealtà al marchio (brand loyalty);
associazioni del marchio a un’immagine (brand association);
altri asset del brand (valori come, per esempio, prodotti particolari, esclusivi o di propria formulazione).
La brand identity è l’immagine allo specchio con la quale ci vogliamo presentare ai clienti.

La brand image è “lo specchio reale” in cui i clienti ci vedono[3].

Gli “ombrelli” protettivi
Una farmacia che ha costruito il proprio brand riconoscibile, sul territorio e online, ha la necessità di “rinforzare” la propria identità di brand, facendolo “risuonare” periodicamente e continuativamente, sia offline sia online. Le attività dei servizi, che caratterizzeranno l’azienda come una realtà sempre più specializzata in base alle potenzialità e alle esigenze del mercato, assumono questo ruolo. Rinforzano, espandono il brand farmacia, sempre se mantengono una coerenza strategica efficace.

Spesso, in azienda, si costruiscono alcune strutture con funzione di “ombrello” per i business. Un “ombrello servizi” viene attuato proponendo servizi classici quali, per esempio Ecg e analisi. Se valutato nel suo insieme, questo “ombrello servizi” potrebbe non essere vantaggioso dal punto di vista di un’analisi puramente economica, che analizza esclusivamente la singola voce di investimento. L’investimento in un “ombrello servizi protettivo”, invece, dovrebbe essere specifico, perché per esempio ha svolto una analisi di targeting nella microarea, valutandone il potenziale. Un “ombrello servizi protetto”, pertanto, diventa fondamentale se inquadrato nella contestualità aziendale completa perché ha come obiettivi:

dimostrare la coerenza del proprio brand riconosciuto dai clienti;
avere un effetto Economico positivo, perché permette di “spalmare” i costi dell’ “investimento sul marchio, sui differenti progetti, sempre che siano coerenti con l’immagine che il cliente ha di quella farmacia;
aumenta nella clientela la consapevolezza del marchio con messaggi coerenti con i servizi che si presentano;
migliorare la reputazione del marchio;
offrire un vantaggio competitivo rispetto ai propri concorrenti intesi in senso ampio.
I punti strategici essenziali dovrebbero essere i seguenti:

definire l’identità del proprio marchio;
coerenza con i canali comunicativi incluso web e social;
strategia di messaggio chiara sul valore del marchio e sulla missione;
sfruttare i pharma influencer specializzati attraverso gli ombrelli protettivi che sono stati scelti;
misurare i risultati degli ombrelli aziendali con ricerche e indagini ad hoc, oltre che attraverso trend di traffico web e social.
Il futuro del branding
La costruzione, il mantenimento e lo sviluppo di un branding efficace è una nuova frontiera di interesse per l’immagine della farmacia.

Con l’avvento delle tecnologie si cerca di accelerare quel processo di forte personalizzazione che in farmacia avviene con il contatto fisico tra farmacista e paziente.

La creazione di servizi su misura per “cluster di clientela” è la nuova frontiera della personalizzazione.

La realtà virtuale aumentata è un modello di comunicazione paziente/farmacista e viceversa, che potrebbe chiarire alcuni aspetti personalizzati della malattia legati alla singola cultura del paziente.

Le farmacie potrebbero migliorare i rapporti con aziende farmaceutiche e distributori. Non solo rapporti commerciali, quanto istituzionalizzare azioni congiunte di co-marketing tra brand di farmacia e mondo industriale dalla produzione alla distribuzione, attraverso la creazione di “ombrelli di servizi” a valore aggiunto, che possono ampliare il bacino di utenza. Fondamentale risulta essere la narrazione. I clienti-pazienti ricercano marchi che agiscano a livello emotivo, chiudono l’attenzione all’eccessivo “medichese”. Un recente studio ha messo in luce come anche in Usa le barriere linguistiche influiscono sulla comprensione dell’erogazione dell’assistenza medica e farmaceutica. Poiché l’equità è nei dettagli, un lavoro di sviluppo comunicativo e psicologico di formazione sul farmacista, anche attraverso l’uso dell’IA, potrebbe migliorare il servizio farmaceutico che ha già nel proprio Dna tutti gli elementi comunicativi di base, per avanzare il livello di competenza del farmacista[5].

Una recente indagine[6] dimostra una diminuzione continua di fiducia dei cittadini verso la sanità. Differentemente, i cittadini incrementano sempre di più la loro fiducia verso i farmacisti.

A questi segnali di mercato positivi, sarebbe importante rispondere con una opzione strategica efficace ed efficiente: capire in quale fase di vita è la propria azienda, posizionare in modo forte il proprio brand farmacia anche attraverso gli opportuni ombrelli di protezione del marchio.

Ombrello protettivo della Farmacia

Programmi di fidelizzazione

Pacchetti personalizzati
Comunicazione personalizzata
Risultato atteso

Incremento del 10-15% deii clienti raggiungibile se i pacchetti sono percepiti come rilevanti e convenienti
Marketing multicanale

Face to face
Social digital
Materiale informativo in store
Risultato atteso

Aumento del 15-20% dei clienti raggiungibile se i canali online e offline sono ben integrati
Acquisizione nuovi clienti

Promozioni mirate
Campagne educative
Eventi e open day tematici
Feedback
Risultato atteso

Incremento del 10-12% del fatturato raggiungibile se le campagne sono ben targettizzate e seguite da azioni di follow up
Personalizzazione dell’offerta

Sportivi
Anziani
Gravodanza
Post parto
Servizi pediatrici
Risultato atteso

Incremento del 12-18% dei clienti raggiungibile se i servizi sono adeguati alle esigenze del target e promossi in modo chiaro
Fonti

Adrower, Gestione agile di prodotti e servizi, Tema Farmacia – Tecniche Nuove n. 11/2023
Aswath Damodaran,The Corporate Life Cycle: Business, Investment, and Management Implications, Penguin Putnam Inc, 2024
Federfarma, La farmacia italiana 2023, https://www.federfarma.it/Documenti/farmacia_italiana2023.aspx
Adrower, Valore aziendale, Tema Farmacia – Tecniche Nuove n. 5/2023
Casey, Jama Sept 12, 2024
Stada Health Report, 2024