fonte: www.farmacista33.it

In alcuni paesi europei si registra un aumento del prezzo dei farmaci legato alle carenze. In Francia e Germania comitati dedicati studiano strategie
Le cause della carenza di farmaci, che ormai sta interessando tutto il territorio europeo, sono multifattoriali ma ad incidere enormemente sono l’aumento dei costi di produzione e le carenze di materie prime e materiali secondari. Una catena che ricade anche sul paziente che in diversi paesi membri si è visto lievitare il prezzo di alcuni farmaci compresi quelli con prescrizione.

Francia: accordo per aumento mirato dei prezzi
In Italia dove l’inflazione non accenna a fermarsi, con delle percentuali che a dicembre dello scorso anno hanno superato l’8%, i prezzi al pubblico sono aumentati di circa il 10% in più sui farmaci di fascia C, circa il 5-6% per l’area di libera vendita, anche se le medie divise per panieri vanno dal +2 al +10%. Ma non è solo l’Italia ad avere criticità. Ad esempio, in Francia il ministro della Salute e della Prevenzione e il ministro responsabile dell’Industria si sono riuniti questo mese in un comitato ad hoc con l’obiettivo di fare il punto su questa preoccupante situazione. L’incontro ha portato all’attuazione di una strategia nazionale di prevenzione contro le carenze nel settore farmaceutico, che ha portato ad un accordo per un aumento mirato dei prezzi di alcuni farmaci in cambio di impegni industriali per garantire l’approvvigionamento del mercato francese. In particolare, gli aumenti di prezzo riguarderanno alcuni farmaci generici, anche se l’elenco non è stato ancora rilasciato. Nel comunicato stampa congiunto dei ministri si legge che “l’elenco dei farmaci cosiddetti ‘critici’ perché strategici per la salute dei nostri concittadini sarà stilato entro fine maggio, sulla base delle raccomandazioni delle autorità scientifiche”. Nella nota si precisa anche che, con l’elenco dei farmaci interessati dall’aumento di prezzo, verrà svelata “un’analisi dei rischi in termini di approvvigionamento e le necessarie soluzioni correttive, con l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (ANSM) incaricata di stabilire un piano per prepararsi alle epidemie invernali”.

Germania: rialzo prezzi in caso di strozzature
Anche in Germania si stanno cercando soluzioni. La BfArM (L’istituto federale tedesco per farmaci e dispositivi medici) sta cercando di mettere in atto un’analisi su tutti i farmaci a prezzo fisso per sostenere quei segmenti di mercato con pochi fornitori ed evitare non solo carenze su farmaci critici, ma anche possibili crisi d’impresa. In sintesi, si è stabilito che se sono rimasti solo pochi fornitori in un gruppo di prezzi di riferimento, un comitato consultivo analizzerà la situazione dell’offerta e, se si manifesterà una strozzatura, potrà consentire di aumentare il prezzo di 1,5 volte il prezzo base, oppure di rimodellare le medie dei prezzi dei gruppi. Verrà anche innalzato il limite dell’esenzione dalla partecipazione ai costi: i prezzi di erogazione inferiori di almeno il 20% rispetto al prezzo base potranno essere esentati. Ciò impedirà un calo dei prezzi troppo forte, con conseguenze per l’industria. Inoltre, i farmaci non coperti da brevetto (al momento antibiotici e antitumorali, ma la lista potrà essere rivista) potranno costituire un lotto a parte nelle gare, valutato non solo in base al prezzo ma anche alla “quota di produzione di principi attivi nell’UE.