Fonte: www.federfarma.it
Avete in farmacia un distributore automatico di modello recente, fornito di porta di comunicazione (già attiva o da attivare) che consente di acquisire i dati del venduto e trasmetterli con un dispositivo mobile? Se la risposta è sì, per voi oggi non è soltanto il giorno dedicato per tradizione ai “pesci d’aprile” ma anche la data dalla quale scatta l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei corrispettivi per la cessione di beni e servizi erogati tramite “vending machine”. Lo ricorda Federfarma in una circolare diffusa ieri nella quale si riferiscono gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia sull’identificazione delle macchine interessate dalla disposizione.
Per “porta di comunicazione”, in particolare, si intende la capacità dell’hardware «di connettere il dispositivo fisico presente nel distributore con un dispositivo esterno per il trasferimento dei dati». Rientrano in tale definizione la porta Usb fisicamente collegata all’unità di elaborazione, oppure il dispositivo wireless (per esempio bluetooth) che trasmette all’esterno i dati memorizzati nel dispositivo. La presenza della porta nel distributore è un elemento determinante, perché se manca o se per attivarla occorre sostituire il sistema elettronico (master) allora la macchina non rientra tra quelle – di più recente generazione – soggette all’obbligo in vigore da oggi.
Per i proprietari di tali modelli “datati”, fa invece testo il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate diramato giovedì, che rinvia al primo gennaio 2018 l’entrata in vigore degli obblighi scattati oggi per gli altri operatori. E’ una dilazione che va senz’altro nella direzione auspicata dalle organizzazioni del commercio e dalla stessa Federfarma, che in più occasioni aveva chiesto fosse tenuta in debita considerazione la realtà della farmacia italiana. L’ultima soltanto una decina di giorni fa, quando una delegazione del sindacato è stata ascoltata dalla commissione parlamentare per la Semplificazione nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulle semplificazioni fiscali: le scadenze sull’invio dei corrispettivi, aveva auspicato Federfarma, andrebbero rese «compatibili» per consentire alle farmacie di attuare «in maniera semplificata gli adempimenti» di legge. Nei prossimi giorni il sindacato diramerà una circolare anche sul provvedimento delle Entrate di giovedì.