da Redazione SoFarmaMorra | 19 Maggio 2017 | Mondo Farmacia
Fonte: www.farmacista33.it
Sentenza su pubblicità Sop, l’esperto: non cambia i consumi, si valorizza ruolo farmacista La legittimazione della pubblicità al pubblico dei farmaci senza obbligo di prescrizione (Sop), ma non appartenenti alla categoria dei medicinali di automedicazione e quindi Otc, definita da una sentenza del Consiglio di Stato non modificherà il mercato tanto meno i consumi fintanto che la figura del farmacista mantiene un ruolo di centralità come esperto del farmaco. Questo il commento di Carlo Ranaudo responsabile di Dipartimento Marketing Farmaceutico presso l’Università Unimeier Milano, sulla sentenza n. 2217 del 12 maggio 2017 con cui il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dal ministero della Salute contro la sentenza del Tar Lazio (n. 7539/2016) che aveva già stabilito che la tesi ministeriale secondo la quale fare pubblicità ai farmaci Sop potrebbe incentivarne l’acquisto è in «palese contrasto con il quadro normativo». (altro…)
da Redazione SoFarmaMorra | 27 Febbraio 2017 | Mondo Farmacia
Fonte: www.ilfarmacistaonline.it
Con la sentenza n. 24/2017 viene dunque riconosciuta l’equiparazione, in termini di sicurezza, tra l’attività delle farmacie ospedaliere e quella delle farmacie territoriali. “La garanzia di sterilità non può giustificarsi con la sola natura ospedaliera della farmacia incaricata del confezionamento del prodotto, ma, semmai, con la previsione delle necessarie dotazioni tecniche e metodiche da utilizzarsi”. LA SENTENZA
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 24/2017, pubblicata lo scorso 9 gennaio, accogliendo il ricorso presentato dal titolare di una farmacia territoriale, si è pronunciato sul tema dello sconfezionamento e degli allestimenti magistrali in farmacia. (altro…)
da Redazione SoFarmaMorra | 22 Luglio 2016 | Mondo Farmacia
Fonte: IlFarmacistaonline.it| 21 luglio 2016
Dopo il Tar, per la Lombardia arriva la bocciatura del Consiglio di Stato. Per i giudici “la determinazione regionale di distinguere la fecondazione omologa da quella eterologa, finanziando la prima e ponendo a carico degli assistiti la seconda, non risulta giustificata” e “realizza una disparità di trattamento lesivo del diritto alla salute”. LA SENTENZA (altro…)